Al fianco del Parma da Ultras PDF Stampa E-mail
Lunedì 04 Luglio 2011 19:17

Giovedì 30 giugno il Parma Calcio ha presentato la Campagna Abbonamenti per la stagione 2011/2012, e per l’occasione avevamo preparato un comunicato da distribuire, nel quale ribadivamo la nostra scelta di non sottoscrivere la Tessera del Tifoso, così come fatto quest’anno, e dunque di non abbonarci, in quanto impossibile senza la “card maroniana”.

Il comunicato, in realtà, non l’abbiamo poi utilizzato in quanto sintetizzava quanto scritto in un articolo pubblicato sul nostro sito qualche giorno prima, ripreso e messo in primo piano da tutti i media locali e dallo stesso Ghirardi durante la presentazione.
Pur non dicendo cose molto diverse dalla passata stagione, anzi la linea che abbiam deciso di tenere è la stessa, l’articolo ha fatto molto rumore. Non tanto per la nostra scelta di non tesserarci-abbonarci, quanto per il nostro invito ai tifosi a non farlo. Neanche questa è una novità, l’abbiamo già fatto e abbiamo anche spiegato le nostre ragioni, semplicemente crediamo che un’ulteriore diminuzione di abbonati e un numero limitato di nuove Tessere del Tifoso andrebbero ad influire sui numeri che a Maroni piace tanto sventolare, dopo averli “gonfiati”, per dimostrare un inesistente successo.
In diversi, non sappiamo se per aver mal interpretato o per malafede nei nostri confronti, ci hanno subito attaccato e criticato, dicendo che non potevamo abbandonare la squadra e che fare l’abbonamento è un “atto d’amore” verso il Parma.
Sarebbe inutile replicare, ma ci sembra giusto mettere i puntini sulle “i”.
Noi l’abbonamento l’abbiamo sempre fatto, non lo facciamo esclusivamente in quanto non possiamo, da quando è obbligatoria la Tessera del Tifoso che, per libera scelta, non vogliamo sottoscrivere. L’abbiamo sempre fatto senza comunque mai sponsorizzarlo, senza mai invitare i tifosi ad abbonarsi: da sempre ci “limitiamo” a chiamare a raccolta i sostenitori crociati, chiedendo presenza e sostegno, questo con l’abbonamento, col biglietto, scavalcando: con qualsiasi modalità! Abbiam sempre rispettato qualsiasi scelta, e non abbiam nemmeno fatto “guerre” ai tesserati come accaduto in altre piazze, ma appunto per questo: noi non siamo liberi di prendere le nostre decisioni senza essere continuamente attaccati?
Sul fatto di non essere tifosi, beh, è paradossale. Basta l’abbonamento per essere tifosi? Ovviamente no! L’abbonamento non serve né per fare il tifo, né per seguire la propria squadra in trasferta, e se non deve essere usato quanto fa freddo, quando piove, quando la squadra va male, tanto vale non farlo.
Non essendo interessati ad abbonarci non abbiamo seguito i particolari della Campagna Abbonamenti, ma abbiamo ascoltato con attenzione le dichiarazioni del Presidente Ghirardi che, come scritto all’inizio, ha parlato anche delle nostre scelte.
Ghirardi si è detto dispiaciuto della nostra decisione e del nostro invito a non abbonarsi, esprimendo la sua stima nei nostri confronti e riconoscendoci di essere stati sempre al fianco della squadra. Per queste parole ci sentiamo di ringraziarlo, era la presentazione della Campagna Abbonamenti e poteva limitarsi a pubblicizzare e sponsorizzare la cosa, senza parlare di chi, in anticipo, ha deciso di non aderire. Ci è piaciuto anche il discorso, sempre riferendosi a chi non si abbonerà, sull’intenzione della Società di, citiamo, “fare in modo di avere la domenica sempre il maggior numero di biglietterie, il maggior numero di servizi, cercando di offrire appunto un servizio a quella che riteniamo essere una risorsa importante, cioè i nostri tifosi.”. Ci auguriamo venga fatto veramente, e che lo stesso interesse venga posto per le trasferte…sperando di riuscirne a fare!
Ghirardi si è soffermato anche sul discorso “Tessera del Tifoso” affermando che a lui della Tessera non interessa nulla, ammettendo che ha creato solamente disagi, e che il Parma deve attenersi alle regole. Risposte molto diplomatiche, che abbiam sentito fare da tutte, o quasi, le Società. Però un dubbio ci viene spontaneo: ovviamente il Parma non può permettersi di puntare i piedi e andare contro la Tessera del Tifoso, ma se molte altre Società sono contrarie, allora forse qualcosa di concreto avrebbero potuto fare. Così come si mettono di traverso per i diritti televisivi…
Dalla presentazione degli abbonamenti, comunque, non ci aspettavamo né di più, né di meno, sicuramente non pretendevamo che parallelamente alla Campagna venissero presentate prelazioni o altre cose.
Concludiamo con un pensiero nostalgico.
Bene o male, tranne rare eccezioni, tutti abbiamo mosso i primi passi allo stadio da bambini, da ragazzini. Ci siamo innamorati della squadra, dei giocatori, della maglia e dei colori, siamo diventati tifosi del Parma come lo erano i nostri padri e i nostri nonni. C’è chi si è fermato li e chi invece teneva un occhio sul campo e uno verso la Nord, che andava a scuola cantando i cori, che per il compleanno si faceva regalare il cappellino dei Boys che poi non si toglieva più. La vita fa il suo corso, ma per chi ha poi continuato ad andare al Tardini l’amore per il Parma è stato affiancato all’amore per la Curva, per i suoi gradoni scivolosi, per l’odore dei fumogeni, i cori, la bandiere, le offese alle tifoserie rivali, allo stare fianco a fianco con i propri amici, magari il proprio Gruppo. Andare allo stadio era così.
Ora a colpi di business ci han fatto disinnamorare dallo “sport” che ci ha portato allo stadio, ora a colpi di repressione ci han tolto tutte o quasi le nostre passioni. Quando le avran tolte tutte, cosa continuerà a legarci ad un ambiente dove noi tifosi contiamo meno di zero? Gli stimoli che già stanno svanendo, spariranno. Tasto off, game over, fine dei giochi.
Noi come i nostri padri e i nostri nonni: ma i nostri figli?