Pay-Tv, divieti e repressione hanno rovinato il giuoco del pallone (Comunicato Gruppi A.Costa BO) PDF Stampa E-mail
Lunedì 20 Giugno 2011 21:02

Di seguito pubblichiamo un comunicato diffuso dai bolognesi: la repressione fa male a tutti, senza distinzione di colori e città.

 

Lettera aperta alla Federazione, alla Lega, ai membri dell’Osservatorio, al Ministro dell’Interno Roberto Maroni, alle Televisioni a pagamento; a tutti quelli che, in questi anni, hanno rovinato il nostro calcio.

 

 

Cari Padroni del Pallone,

avete vietato l'ingresso di striscioni, tamburi, megafoni, costruito tornelli, vi siete resi protagonisti di una repressione costante e sempre più asfissiante avente come unico scopo quello di uccidere il tifo, così come lo conosciamo e come lo abbiamo sempre vissuto.

Il risultato?

Gli stadi si sono svuotati quest'anno grazie all'introduzione della tessera del tifoso, mentre partite venivano manipolate da svariati personaggi protagonisti del sistema.

Mentre Vi preoccupavate di schedare tutti i tifosi d'Italia, era in corso l’ennesimo caso di calcio-scommesse ad avvelenare il Nostro sport.

Le famiglie allo stadio non vengono perchè non esistono più settori a prezzi popolari, perchè mille peripezie sono da affrontare per avere un biglietto, oggi sono anche consapevoli di assistere ad uno spettacolo già scritto su un copione, come nei grandi show di wrestling americani. Per non parlare di un padre che dovrebbe far sottoscrivere la tessera al proprio figlio e farlo così registrare dalla Questura, in via preventiva!!!

Avete vietato trasferte lasciando settori ospiti vuoti, impedendo a cittadini italiani la libera circolazione sul territorio come sancito dalla Costituzione.

Noi a tutto questo ci siamo sempre opposti e continueremo a farlo poichè crediamo che un altro calcio sia possibile, il Nostro calcio, in nome di un ideale e uno stile di vita che ci permetta ancora di essere uomini liberi.
Chiediamo a tutti gli organi competenti l’immediato ritiro del Programma Tessera del Tifoso, che le fidelizzazioni appartengano e vengano gestite solo dalle società sportive, senza alcuna imposizione, con la facoltà di aderire o meno senza essere discriminati sull’accessibilità agli impianti.

Chiediamo prezzi sostenibili come soluzione per riavvicinare le persone a salvaguardia di quel patrimonio culturale che è il Calcio.

In attesa di una celere risposta e NON di una risposta della Celere.


I gruppi della Curva A. Costa