In anteprima dalla fanzine: PARMA - Inter (BOYS) PDF Stampa E-mail
Venerdì 15 Aprile 2011 20:26

Guarda dove siamo finiti, oltretutto dopo l’entusiasmo acceso dopo la vittoria di Genova. Giocatori senza palle che non si sentono la maglia addosso, errori grossolani di dirigenti convinti di aver in mano chissà cosa, tutte componenti che sommate ci hanno portato a questa situazione.

Eppure tra queste righe parecchio tempo fa ci avevamo scritto che questa squadra aveva molte analogie con quella retrocessa, parole dette con il cuore da gente che per fare l’Ultras fa mille sacrifici, di fronte a bambini viziati con la scusa sempre pronta, che per di più ora fanno gli offesi e se attaccati si mettono pure a piagnucolare. Forse perché nessuno di loro conosce la parola sacrificio, un turno di vero e duro lavoro,  dovere conciliare la vita con quella “malattia” che si chiama tifo. Fregarsene tanto a fine anno si ritorna nella squadra proprietaria del cartellino e intanto il Parma retrocede e gli unici che non lo lasciano solo, sono gli Ultras. Qualcuno o forse tutti, dopo Genova, hanno sentito il dovere di mollare, di tirare i remi in barca, perché tutto sembrava così semplice e scontato, ma si è sbagliato di grosso, ed ora la classifica è li impietosa a ricordarci che per salvarci serve un’impresa di quelle per uomini veri, con le palle, con dignità e voglia che sinceramente quest’anno abbiamo visto proprio poco! A questo punto ci aspettiamo una risposta sul campo, consoni che sarà molto dura, senza appelli particolari ma d’accordo col presidente che se avesse potuto avrebbe mandato via tutti quanto oltre all’allenatore. Poi ci vogliamo rivolgere alla nostra gente, quella in Curva che viene e canta con noi, ci segue in ogni nostra iniziativa e nutre profondo rispetto verso i Boys, perché da oggi fino alla fine anche di fronte alla retrocessione, continui a cantare e sostenere il Parma, e la maglia in particolare. Se poi questo segnale fosse recepito anche dal resto della gente che frequenta la Nord, sarebbe tutto oro colato, perché piuttosto che uscire in anticipo è meglio star li per fargli sentire la pressione di chi a questa serie A è veramente legato e che vuole mantenere ad ogni costo. Noi ci stiamo provando con tutte le nostre forze e l’abbiamo dimostrato anche domenica all’Olimpico, con passione ed entusiasmo, fieri di ciò che siamo e rappresentiamo, con la volontà di difendere questa serie A con i denti, pronti però a retrocedere a testa alta come veri Ultras. Consapevoli che comunque vada a finire, a fine stagione faremo sentire le nostre ragioni e non staremo zitti come abbiamo fatto negli ultimi tempi, retrocessione compresa! Adesso però è il nostro momento, Davide contro Golia, sei finali da giocare con il cuore, quello che fino ad ora è mancato, con umiltà e senza presunzione, con il Parma nel cuore! Viva i Boys, Viva il Parma!