Noi diciamo quello che vogliamo ! PDF Stampa E-mail
Giovedì 24 Marzo 2011 19:58

Lunedì sera durante la locale trasmissione sportiva Calcio e Calcio, in onda su Teleducato, si è discusso fra le altre cose del nostro articolo “Progetto Parma? Che finisca al più presto!”, e cogliamo l’occasione per ringraziare Michele Angella per averci contattato e invitato in trasmissione. Durante tale discussione l’”opinionista” Enrico Boni, ci dicono reggiano, ci ha criticato dicendo che noi Boys non possiamo permetterci di criticare Ghirardi in quanto da lui pagati, ed altre accuse tipo che facciamo il male del Parma (forse seguendolo e sostenendolo sempre ed ovunque?) e che non siamo andati in trasmissione perché evitiamo i confronti (in effetti ci terrorizzano, o al contrario di lui, non cerchiamo visibilità).

 

Tutti gli altri presenti si sono dissociati, noi non perdiamo nemmeno il tempo per rispondere a queste fantasie. Si può fare di meglio. Perché criticare, appunto, se fossimo pagati? Come abbiam scritto mille volte, e non ci stanchiamo, noi le nostre opinioni ci teniamo a farle sapere, non le mandiamo certo a dire, critichiamo quando qualcosa non ci piace, al contrario rendiamo merito. Ogni lunedì facciamo un articolo per la Voce di Parma, che poi va anche sul sito, che fa l’analisi della situazione a caldo rispetto agli ultimi risultati. L’articolo citato su Teleducato è stato scritto subito dopo Parma-Napoli e l’umore non era certo dei migliori. Noi accettiamo le critiche, ci sta che una persona possa non essere d’accordo col nostro pensiero e le nostre idee, ma che vengano dette delle fantasie (per essere buoni) da chi non sa nemmeno chi siamo e cosa facciamo, è inaccettabile. Il nostro Gruppo non è a fini di lucro, tutte le attività che hanno degli incassi (materiale, feste, riffa) servono esclusivamente per auto-finanziarsi. La Riffa in corso, per esempio, che terminerà fra poco in occasione di Parma-Bari, ha un duplice scopo come abbiam sempre detto: la beneficienza e l’autofinanziamento. Dell’incasso, che dipende dal numero di biglietti che riusciamo a vendere (intorno ai 5 – 6.000), circa la metà viene donata, il restante serve per pagare premi e spese della riffa stessa non coperti dagli sponsor (1.500 euro circa), e il restante per le attività dei Boys. Quali? Principalmente le trasferte più lontane, per permettere chiunque voglia partecipare (Boys o non) di pagare un prezzo non proibitivo. Solamente quest’anno, per fare degli esempi, dalla nostra cassa sono usciti 2.500 euro per Napoli (oltre al viaggio, abbiam dovuto prendere biglietti da 70 euro l’uno…), più di 2.000 per Palermo (Campionato e Coppa Italia), ed altrettanti fra Catania, Lecce, Bari. Fate pure i conti…. E nonostante questi aiuti di cassa comune, calendario alla mano, un Boys sempre presente o quasi quest’anno ha sborsato all’incirca 900 euro per viaggi e biglietti. Soldi di gente che ha il Parma e Parma nel cuore, guadagnati durante la settimana al lavoro, non regalati.

 

BOYS PARMA 1977