A volte (purtroppo) ritornano: Franco Carraro (articoli tratti da dodicesimouomo e spazionapoli) PDF Stampa E-mail
Mercoledì 09 Marzo 2011 19:58

E' molto più facile appassionarsi a notizie di mercato piuttosto che a un rigore dato o non dato. Però il calcio è figlio delle scelte fatte da chi lo comanda e certe notizie dovrebbero avere maggiore risalto, come il probabile ritorno di monsieur Carraro (classe 1939). Sarebbe ben la quarta volta che l'ex commissario del Coni, della FIGC, ministro del turismo, sindaco di Roma, diventa presidente della Lega di Serie A. Lo vogliono fortemente Inter, Milan, Juve (le finte rivali). Quanti danni abbia fatto al calcio Carraro lo sanno tutti, lui uomo per ogni stagione, esce “indenne” da ogni scandalo e accusa e lo ritrovi sempre a comandare. Serve ricordare solo questo per noi viola:

 

La figura di Franco Carraro è legata a molti aspetti controversi, a causa del suo doppio ruolo di banchiere e dirigente sportivo, per il fatto di essere molto vicino ai gruppi bancari che controllano alcune società calcistiche, come ad esempio Capitalia (che, mediante Italpetroli controlla la Roma, ed è anche creditrice del Parma) e Mediocredito, di cui era ed è tutt'ora presidente. Mediocredito è la società del Gruppo Capitalia ed è stata uno dei maggiori azionisti di alcune società di Serie A e B, come Roma, Napoli, Perugia e Lazio, consentendo al club biancoceleste di iscriversi al campionato 2002-2003 nonostante un debito di 110 milioni di euro: al mattino Carraro, nelle vesti di presidente di Mediocredito, garantì la ricapitalizzazione, mentre la sera stessa, nelle vesti di presidente federale, ne certificò l'iscrizione. L'economista Victor Uckmar affermò che la situazione finanziaria del calcio italiano, durante la gestione Carraro, era peggiorata; Carraro in un primo momento lo smentì, affermando che il calcio italiano non era messo malissimo, salvo poi affermare che molte società avrebbero dovuto fallire, ma che non era il caso di prendere provvedimenti per le eventuali reazioni degli ultrà. A tale proposito Carraro fu contestato dagli ultrà della Fiorentina, per il presunto diverso trattamento riservato alla squadra dei viola rispetto alla Lazio nel 2002, alla Roma e al Napoli nel 2003. (fonte wikipedia)

L'attuale presidente della Lega di Serie A Beretta lascia per andare in Unicredit, Unicredit è la banca di Carraro.... Carraro è nemico di Abete, non vuole la legge sugli stadi. Non si tratta di un ritorno al passato. Perchè il nostro calcio tra Carraro, Matarrese, Abete, Galliani non ha mai avuto un presente meno che mai un futuro. Si continua a navigare a vista, con i soliti nomi di sempre, fino a quando non avranno distrutto completamente il calcio. Vediamo se gli altri 17 presidenti di A (anzi 16...) sapranno dire no, oppure se pur di spartirsi le briciole dei diritti TV, diranno si al ritorno di Carraro. Probabile che tuoneranno contro sui giornali e poi voteranno con le Big, Zamparini ce lo insegna.

 

tratto da www.dodicesimouomo.net

 

 

 

Il ritorno di Carraro, il calcio italiano è alla frutta

A volte i produttori di film campioni di incasso propongono un sequel che possa riaccendere gli entusiasmi dei fans.

Il ritorno di Franco Carraro nel calcio non ci sembra poter seguire questa stessa scia: un uomo che ha sempre nascosto la testa nella sabbia senza mai prendere posizioni in qualsiasi ruolo abbia ricoperto non può essere il futuro del calcio italiano, ancora peggio considerando il momento storico che ci vede lontani anni luce dagli altri campionati.

Si parla fortemente di un suo interessamento nel ricoprire l’incarico di presidente di Lega A, attualmente ricoperto da Maurizio Beretta.

Anche il suo ultimo ruolo ricoperto è stato un fallimento totale: Carraro avrebbe dovuto riportare i campionati europei in Italia nel 2012 ma, come si sa, sono stati assegnati a Polonia e Ucraina, avversarie non temibilissime  se si pensa allo stato in cui sono tutt’oggi le strutture che ospiteranno la competizione. In molti hanno accusato Carraro di aver fatto tutto il possibile affinché non fossero assegnati all’Italia, remando contro una macchina economica che avrebbe potuto portare solo visibilità e danaro nelle casse italiane.

Non c’è che dire: se Carraro dovesse risalire sul carro ci sarebbe solo da scendere tutti…


tratto da www.spazionapoli.it