Queste poche righe non sono dedicate alla squadra per l’insperato pareggio a Roma, la ringrazieremo se e quando raggiungeremo la salvezza, ma sono per tutti quei ragazzi che indossano, non la maglia in campo, ma la sciarpa sugli spalti e lo fanno arrivando da tutte le parti d’Italia.

Dal Piemonte alla Lombardia, da Trieste a Roma (passando da Faenza) e fino a Reggio Calabria, ognuno alla sua maniera, ma sempre al seguito della squadra crociata. In trasferta quando giochiamo in casa, in doppia trasferta quando giriamo per l’Italia.

Ragazzi e ragazze che fanno enormi sacrifici, che vengono magari fino a Roma, qualcuno col Gruppo molti altri autonomamente, per poi magari farsi ore e ore di treno per tornare a casa una volta arrivati a Parma.

Ci sentiamo di ringraziarli di cuore, perché ci hanno sempre dato un mano, soprattutto quando la città non risponde, cosa che ultimamente accade spesso. Per ridere facciamo spesso questo paragone, ma Parma città è sempre in minoranza rispetto alla Provincia, per esempio!

La squadra va male anche per loro, la classifica è la stessa, Marino è sempre allenatore, le scelte sbagliate del Parma ci sono anche per loro, e spesso sono i primi a subire disagi per biglietti e divieti per i non residenti a Parma quando si gioca al Tardini.

Però non mollano e ci sono, sempre: da imitare!