In anteprima dalla fanzine: PARMA - Cesena (BOYS) PDF Stampa E-mail
Domenica 20 Febbraio 2011 07:00

Qualche anno fa le finali si giocavano contro grandi squadre in grandi stadi, davanti a migliaia di spettatori; oggi invece, da qui alla fine, giocheremo una finale dopo l’altra, contro squadre meno blasonate ma senz’altro motivate, davanti a pochi spettatori, che amano la squadra oltre ogni prestazione o delusione.

Questo Parma senza gambe, senza gioco, senza anima che domenica dopo domenica mostra la propria fragilità, le proprie debolezze è la conferma di quanto detto in precedenza, cioè le tante e troppo analogie con la squadra che retrocesse. Sabato a Milano in campo c’era una squadra senza gambe, che girava ad un ritmo ridotto, schierata in maniera suicida da quello che oramai è diventato il vero e proprio oggetto misterioso della stagione. E’ chiaro che l’impostazione della squadra non è idonea alle caratteristiche dei singoli giocatori e quella utilizzata a Milano ha portato il Parma all’umiliazione, oltretutto adeguandosi alla loro velocità e facendo di fatto il loro gioco. C’è chi dice (Marino!!!) che il Parma alterna prestazioni buone con altre disarmanti, che lui e i suoi collaboratori (che sono tantissimi quanti non ne avevamo mai visti a Parma e probabilmente anche inutili!) sono attenti sia all’aspetto tecnico sia a quello psicologico, ma onestamente quest’anno a Parma non si è mai visto calcio, quello vero, fatto di cuore e umiltà, di sudore e sacrificio. Qualcuno ha perso di vista la realtà, ha perso l’umiltà da cui eravamo rinati dalle ceneri della retrocessione e ha voluto vendere un prodotto di prim’ordine fallendo miseramente e la classifica è li a dimostrarlo. Mancano tre mesi alla fine e oggi siamo sul baratro dell’inferno, con un calendario che tutto può essere tranne che favorevole, con una squadra priva di gioco e personalità, ma con la consapevolezza che i Boys e speriamo tutta la Nord, vogliono lottare fino all’ultimo minuto dell’ultima partita. Quei ragazzi che sabato scorso si sono ritrovati davanti ad un bar ad ascoltare la radio come negli anni ’70, perché gli è stato vietato di seguire la squadra a Milano, perché ogni maledetta domenica si devono adeguare ad ingiuste restrizioni, contro un sistema che fa acqua da tutte le parti e danneggia solo chi ama i propri colori e vorrebbe sempre essere presente. Gli stadi sono sempre più vuoti, gli unici che ancora vanno in trasferta nonostante mille divieti sono gli ultras, per cui gente, stateci vicino nella nostra lotta e soprattutto stateci vicino oggi contro il Cesena, un vero e proprio spareggio per novanta minuti, per il Parma, la sua storia, il suo futuro…

FUORI LE PALLE… ORGOGLIOSAMENTE PARMIGIANI!!! VIVA I BOYS, VIVA IL PARMA!