Si te stesso e si moderno.... ma lascia che la tradizione del tifo viva in eterno!!! PDF Stampa E-mail
Giovedì 18 Aprile 2019 22:12

La strada che abbiamo deciso di intraprendere può sembrare ad alcuni priva di significati ma vogliamo con tutte le nostre forze portarla a termine perché tremendamente attuale e per chi ne sottovaluta le insidie è può diventare pericolosa!

 

 

Il 12 Gennaio di quest'anno abbiamo tenuto presso la casa di Matteo in via Saragat a Parma la prima conferenza su Ultras-tifo e Social alla presenza di numerosi “addetti ai lavori” che hanno ognuno dato la propria versione dello stato attuale delle cose ampliando ed arricchendo così le nostre vedute che diciamoci la verità non sono tutte rose e fiori. Alla presenza di alcuni gruppi Ultras come i Brescia 1911 ex Curva Nord, Gradinata sud Albenga, 1898 Pesaro e Fossa dei Leoni Fortitudo Bologna. Il sunto finale che ne è emerso, dopo aver sentito i lustri pareri di Diego di Ultras Brescia 1911 ex Curva Nord, Milva Cerveni Ultras e conduttrice di 12esimo in campo, Daniele Caroleo giornalista di dallapartedeltorto.tk e scrittore, Pier Luigi Spagnolo giornalista della Gazzetta dello Sport e scrittore, Gabriele Viganò giornalista Sportpeople, Giuseppe Squarcia SLO del Parma Calcio e Giusy storica esponente dei Forever Ultras Bologna e di Movimento Ultras, è quello di una situazione che analizzata fino in fondo vede a suo modo colpevoli un po' tutti compresi noi Ultras ed è per questo che è nostro dovere tentare di porvi soluzione. La tecnologia e tutto ciò che ne deriva, i suoi mille strumenti non possono essere visti come un male a prescindere, dato che ne usufruiamo anche noi ogni giorno, inutile dire che ha migliorato e non di poco alcuni aspetti della vita anche a noi e sopratutto ci ha dato la possibilità, tramite il web prima ed i Social ora, di esprimere le nostre idee in modo chiaro e senza filtri, così come successo in passato nelle poche occasioni in cui abbiamo avuto la possibilità di raccontare le nostre esperienze sulla carta stampata, dove esiste comunque una direzione che decide cosa deve essere pubblicato e cosa no, mandando di fatto a puttane tutto il concetto che hai voluto esprimere, facendoti quindi perdere di credibilità a chi legge determinati articoli e non ha esattamente il tuo stesso punto di vista sul mondo Ultras. Ora diventa sicuramente più facile per tutti noi far sapere alla gente la verità su fatti che accadono ancora oggi, e che altrimenti travisati dai giornali e telegiornali, senza contare che grazie proprio ai Social queste ingiustizie possono essere rese pubbliche dopo pochissimi minuti dall'accaduto. Non parliamo solo di fatti gravi come scontri o assurde ed ingiustificate cariche dei reparti celere, ma anche di episodi dove difficile capire se dettati da vere quanto incomprensibili norme, oppure dall'intento di provocarne una reazione che aprirebbe le porte a facili Daspo. E' quindi nell'interesse di tutti che le cose restino così come sono e che la gente sappia e capisca come e dove è opportuno usarne ed abusarne di tali tecnologie, è opportuno che si “impari” a conviverci senza snaturare le fondamenta vere del tifo, che sono tutt'altra cosa rispetto a ciò che ultimamente si vede nelle curve. Basta farsi un giro sui motori di ricerca per capirne la portata o guardarsi qualche foto recente di curve in festa dove iniziano a comparire troppi telefonini al posto delle sciarpe!!! Molto più grave invece il discorso riguardante noi Ultras con gesta troppo spesso raccontate e mistificate fino a tal punto da far risultare più eroico un corteo filmato nelle vie adiacenti allo stadio a pochi minuti dall'inizio della partita, che un vero e proprio scontro leale tra 2 gruppi Ultras. Durante la conferenza sono stati toccati tutti questi argomenti ed è chiaro a tutti che senza i social non avremmo potuto portare alla luce nel giro di poche ore anche fatti gravissimi come il pestaggio di Luca Fanesi, che per un opinione pubblica troppo incline ad accettare solo le prime versioni dei telegiornali è ancora chiaro si sia trattato di caduta accidentale!!! Siano quindi benedetti tutti quei filmati che ci permetteranno di mettere in parte fine agli abusi in divisa tanto in voga negli anni 80 e 90 proprio perchè impossibili da svelare e raccontare, ora sia fatta quindi giustizia nei confronti di chi per troppi anni ci ha trattato come pezza da piedi e magari fatto carriera su arresti costruiti ad arte e violenze gratuite su innocenti! Sia fatta giustizia su episodi come quello più recente dei Bergamaschi a Firenze o dei Livornesi a Spezia..che grazie al web, video girati in diretta ed i social, sono diventati subito di pubblico dominio e gettati in faccia a tutti in modo da mettere subito in chiaro come stanno spesso le cose!. D'altro canto poi emerge anche la parte dolente del meccanismo Ultras e Social ovvero quell'impulso che spinge non solo tifosotti da tastiera che si elevano ad Ultras di alto rango lasciandosi andare a cadute di stile spaventose. Ma anche a personaggi di un certo spessore nelle rispettive curve che continuano ad utilizzarli per parlare di argomenti molto delicati e che spesso lo fanno in un contesto molto fuori luogo, mettendosi troppe volte allo stesso livello di quella categoria di persone che non vive il proprio Gruppo 7 giorni su 7, ne lo stadio, men che meno le trasferte. E' quindi chiaro che sia arrivato il momento di muoversi in una direzione ben precisa, di portare avanti una linea chiara e che valga per tutti al punto da renderla credibile e concreta per chiunque. E' arrivato il momento come Ultras e come tifosi di accettare questi nuovi sistemi di comunicazione, ed è necessario fin da subito imparare ad utilizzarli con la stessa mentalità che contraddistingue il nostro mondo da oltre mezzo secolo, vale a dire stare al passo coi tempi senza però buttare nel cesso anni di storia ed anni di episodi, battaglie nelle strade, errori, vittorie, riunioni, manifestazioni, cortei e prese di posizione, risultate tutte necessarie per poter negli anni superare i mille ostacoli che si sono posti davanti a noi e che hanno costretto tantissimi gruppi a sciogliersi o a cedere il passo a nuovi modi di vivere la curva. Portiamo avanti la nostra storia come sempre perchè cambiano i tempi le mode e le tecnologie ma noi no!!! noi siamo sempre quelli che in Curva ci vanno da ribelli, per cantare, sventolare e battere le mani, ed incazzarsi quando serve, andiamo allo stadio per essere noi stessi e non per essere come che gestisce il calcio di oggi vorrebbe che fossimo...muti seduti e burattini nelle loro mani!. Ribadiamo infine a chi frequenta la Curva, anche senza appartenere ad alcun gruppo, ma che si diverte a fare l'Ultras da tastiera e lo “spirito” libero allo stadio, che esistono nuove norme come il codice di gradimento che ognuno di noi ha firmato al momento della sottoscrizione dell'abbonamento e ha di fatto accettato in tutti i suoi punti che “tecnicamente” non sarebbe possibile assistere alla partita in posti che non siano quello assegnato, non sarebbe possibile cantare certi cori che solitamente l'intera curva canta...non sarebbe possibile, ovviamente a scapito della stessa società di calcio, insultare sui social o denigrare reiterate volte giocatori staff e dirigenza, la quale potrebbe riservarsi di eliminare il soggetto dai graditi , annullandogli di fatto la possibilità di entrare nuovamente nell'impianto. Questo per chiarire che non serve essere Ultras per pagare le conseguenze anche pesanti di questa nuova repressione ma basta essere un tifoso scomodo..forse non per l'attuale società ok..ma in futuro???. Svegliatevi quindi!!! è ora di ricompattarci e continuare sulla nostra strada e se servirà o sarà necessaria la modernità non saremo di certo noi a dire no... ma dentro la Curva, tempio da sempre del tifo, chiunque sappia che non sarà mai accettata o tollerata la scelta di avere di fronte a noi 200 lobotomizzati e che faremo qualsiasi cosa per restare così..come siamo nati!


AVANTI ULTRAS AVANTI BOYS!!..