Da soffrire ci sarà ma se restiamo uniti... PDF Stampa E-mail
Martedì 03 Aprile 2018 18:51

In questi ultimi dieci giorni abbiamo visto di tutto: da martedì scorso, quando i Boys e una parte della tifoseria hanno incontrato in Sede la squadra, su richiesta della stessa, al pareggio sofferto in casa contro il Venezia e i suoi ultras moderni, a una trasferta affrontata in condizioni climatiche a dir poco avverse di lunedì sera a Salerno, in cui un ragazzo di ventisei anni ha fatto il nador, facendo passare in secondo piano l'importante vittoria sul campo e i conseguenti 3 punti.

 

 

Nessuno ha mai detto che la serie B sarebbe stata facile o una passeggiata, che sarebbe stata come la D quando incontravamo squadre di cui c'era da controllare la locazione sulla cartina geografica. In tutto ciò, nonostante i colpi di scena che il calcio sa offrire, nonostante il fallimento societario e la retrocessione in una categoria che francamente in pochi di noi avrebbe mai pensato di fare, una cosa è rimasta inalterata: la Curva Nord. La curva ha saputo dimostrare un forte senso di appartenenza e una capacità di riuscire nei momenti di difficoltà a compattarsi e rimanere unita, facendo quadrato intorno al Parma e a Parma, intorno alla sua gente e a ciò che Parma è e sarà, dal caval pist al Tardini. Tutto ciò poi è stato affrontato con dignità, dignità ed orgoglio, quando per esempio al Marassi per l'ultima di campionato con la Samp già retrocessi si cantava 'la mammona' col cuore in mano, con la consapevolezza di chi sa dove è il suo posto, quando a Valdagno contro l'Altovicentino eravamo una bolgia e abbiamo fatto tacere chi parla sempre di tifo sudamericano, quando a reggio si è fatto tacere i dirimpettai con una sciarpata che probabilmente verrà ricordata come una di quelle sciarpate stile Sparta Praga in casa nel 93, quando di lunedì sera sono stati fatti 1400 km col burian o, per meglio dire, con un freddo da ufo. Dignità ed orgoglio che acquistano ancora maggiore valore perché espressione di unione di Parma e la sua gente, espressione di compattezza, espressione di non arrendersi, di voglia, di dimostrare cosa e quanto valiamo insieme e uniti intorno alla Curva Nord Matteo Bagnaresi. Dignità ed orgoglio che hanno cementato e cementano quotidianamente i rapporti ed i legami tra Parma e la sua gente, tra i tifosi della curva, tra gli stessi Boys e che rendono ancora più stabile e duraturo il rapporto tra Parma e la sua gente. In questi ultimi dieci giorni abbiamo visto di tutto: da martedì scorso, quando i Boys e una parte della tifoseria hanno incontrato in Sede la squadra, su richiesta della stessa, al pareggio sofferto in casa contro il Venezia e i suoi ultras moderni, a una trasferta affrontata in condizioni climatiche a dir poco avverse di lunedì sera a Salerno, in cui un ragazzo di ventisei anni ha fatto il nador, facendo passare in secondo piano l'importante vittoria sul campo e i conseguenti 3 punti.


Ripartire non è mai facile, ma solo stando uniti è possibile.

Ora e sempre... CURVA NORD MATTEO BAGNARESI!

Altovicentino - PARMA 2015/16