Dicono di noi..Parma-Brescia, serie b: la causa del male, l’oggetto dell’odio PDF Stampa E-mail
Lunedì 18 Settembre 2017 10:41

Pubblichiamo da Sport People il resoconto relativo alla partita casalinga contro il Brescia.

 

 

Dopo la partita inaugurale con la neopromossa Cremonese allo stadio “Ennio Tardini” è di scena un’altra formazione lombarda, questa volta tocca al Brescia. Ha fatto molto discutere la recente comparsa di Tommaso Ghirardi al fianco del neo-presidente bresciano Cellino avvistato ultimamente a una partita della Leonessa, oltre alle dichiarazioni di Cellino in sua difesa che lasciavano campo aperto alle ipotesi di un ingresso in società del ex patron ducale all’epoca del fallimento.

In settimana anche il capitano crociato Alessandro Lucarelli ha scritto una lettera aperta a Ghirardi, invitandolo provocatoriamente a Parma ad assistere alla sfida, anche se ovviamente l’offerta non è poi stata accolta.

“Madonnina dai riccioli d’oro…” si presentano così, fin da subito, i 1.185 tifosi biancoazzurri arrivati a Parma con ogni mezzo. Oltre alla Curva Nord presenti anche, dopo sette lunghi anni di astinenza, i Brescia1911 visto che la trasferta è aperta anche ai non tesserati, in ottemperanza al nuovo protocollo del 4 agosto. Poi, subito dopo, si susseguono tanti sfottò, da un “Portali in Europa, Ghirardi portali in Europa”“E Manenti dov’è?”.

Quando scoccano le 17:30, orario dell’inizio del match, in concomitanza inizia anche una fastidiosa pioggia a far compagnia agli 11.541 spettatori presenti. La Curva Nord di casa, in questo frangente iniziale, confeziona e mostra uno striscione con la scritta: “MAI PIU’ GHIRARDI E LEONARDI NEL CALCIO”, mentre gli ospiti ripropongono la sciarpata con qualche torcia.

Buon inizio da entrambe le parti con bei battimani con cori a ripetere e tutto quello che accompagna solitamente una partita di calcio, ma l’acqua comincia pian piano ma pesantemente a condizionare la performance delle due tifoserie: le bandiere ormai zuppe vengono riposte e chi cerca di innalzarle, oltre allo sforzo fisico, provoca ulteriori bagni d’acqua al vicino.

Sul finale del primo tempo la Curva Nord espone un’altro striscione, sempre rivolto all’ex presidente, con la scritta: “NON TI VOGLIAMO IN GALERA MA IN PENULTIMA PAGINA E SULLA CRONACA NERA”, che avrà sicuramente causato fischi d’orecchie e scongiuri.

Veramente tanta la pioggia e nell’intervallo le due Curve si svuotano completamente: le persone rimaste sugli spalti si contano su una mano e guardando il terreno di gioco non ci si può che interrogare sul proseguimento della gara, visto che il manto erboso è coperto da uno strato d’acqua non indifferente.

Inizia ugualmente il secondo tempo, la Curva Nord rende omaggio ad alcuni diffidati che ritornano, esponendo il messaggio: “IN UN MONDO CHE PRIGIoNIERO È CAMMINIAMO LIBERI IO E TE” completato dallo striscione: “LA FEDE NON SI DIFFIDA”; in mattinata era stata organizzata perfino una grigliata presso la loro sede per festeggiare il ritorno.

Fino alla fine della partita si imporrà il silenzio, saranno soltanto i Bresciani a cantare e festeggiare, con il gol del vantaggio ospite che aggiunge una simbolica doccia gelata al pubblico parmigiano, oltre quella reale che ha infiacchito le ugole, mentre gli ospiti cominciano a credere seriamene nella vittoria e cantano fino alla fine, ricevendo in regalo i 3 punti e tutta la formazione a saltare e festeggiare sotto il settore.

Se sul campo vince il Brescia, i vincitori morali indiscutibilmente sono tutti coloro che nell’arco dei 90 minuti non hanno mollato le rispettive curve, seppur non abbiano potuto dare il meglio di sé, nonostante la tantissima pioggia caduta sul Tardini: semplicente un applauso.

[FONTE: Sport People]