Lucchese-PARMA (1-2) H.20:30

La trasferta di Lucca, gara di ritorno di questo quarto di finale, è in programma quattro giorni dopo rispetto alla prima partita contro i rossoneri toscani. L’andata, conclusasi 2-1 a nostro favore, ha dimostrato la superiorità dei nostri undici, adesso però è giunta l’ora della verità, da adesso cominciano le partite che non si possono sbagliare, quelle da cuore in gola e nervi tesi per novanta minuti.

Ci presentiamo allo stadio Porta Elisa in circa 1300 unità e, nei minuti precedenti al fischio d’inizio, prepariamo tutto il necessario per la buona riuscita della coreografia, ideata per l’ingresso delle squadre in campo. Lo striscione con le due stelle è sempre lì, davanti a noi, a rappresentarci e a rappresentare ogni singolo tifoso del Parma presente stasera, ma anche chi purtroppo non può esserci e chi tifa insieme a noi dai gradoni del paradiso. Qualche minuto prima dell’inizio dell’incontro, srotoliamo i due copricurva che abbiamo portato con noi, uno giallo e l’altro blu, due simboli molto importanti per il gruppo e per chiunque voglia bene ai Boys: lo scudo 1977 e Curva Nord Matteo Bagnaresi. A fare da contorno ai due bandieroni sventoleranno le bandiere giallo blu mentre, ai lati, sono presenti anche le bandierine bianche. Buono l’impatto a inizio partita che darà a tutti la carica giusta per affrontare quei novanta minuti che potrebbero portarci a Firenze per giocare la semifinale. Nonostante il settore ospiti sia praticamente diviso in due parti è l’assenza di megafoni a rendere ancora più difficile il compito dei lancia cori, il seguito a ogni coro è molto buono e quasi tutti i crociati in trasferta daranno un ottimo segno di attaccamento alla maglia cantando per tutto l’arco della partita. A gratificare i nostri sforzi canori ci pensa un giocatore che, piano piano, è entrato nel cuore di tutti i tifosi con la sua semplicità e spontaneità: Baraye. L’1-0 è accolto da tutto il settore con un bel boato nonostante sia arrivato abbastanza presto. Purtroppo il nostro vantaggio dura davvero poco, infatti, qualche minuto dopo, arriva il pareggio dei padroni di casa che rimette in discussione il passaggio del turno. Fino alla fine del primo tempo sono davvero poche le occasioni e i giocatori tornano negli spogliatoi sul risultato di parità. Nel secondo tempo il nostro tifo torna a essere costante come nel primo. Ottima la prova anche dei rossoneri di fronte a noi che, nel corso della ripresa, srotolano un ridicolo striscione rivolto ai nostri fratelli empolesi presenti in una trentina con noi quest’oggi. Prontamente rispondiamo inneggiando all’Empoli e rimarcando questa amicizia di cui andiamo sempre più fieri. Tornando alla partita, un gol del giovane Edera ci mette il cuore in pace e ci fa vivere il secondo tempo un po’ più in tranquillità, pensando già alla semifinale di Firenze contro il Pordenone fra dieci giorni esatti. A fine partita la squadra viene sotto al settore per esultare insieme a noi e per ringraziarci del sostegno incessante per tutti i novanta minuti, ovviamente sappiamo tutti che è troppo presto per gridare vittoria. Siamo arrivati fino a qua tutti insieme e tutti insieme dobbiamo spingere il Parma fino in finale per continuare a sognare. Usciamo dallo stadio e risaliamo sui pullman, non prima però di aver salutato i nostri fratelli empolesi, dandoci appuntamento con loro il 13 giugno a Firenze.

EMPOLI E PARMA ALÈ! DIFFIDATI CON NOI!