La nostra voce dopo...Venezia-PARMA PDF Stampa E-mail
Martedì 31 Gennaio 2017 10:14

Domenica 29 gennaio 2017, per tutti i tifosi del Parma, vuol dire una sola cosa: l'attesa è finita, si va tutti a Venezia. Dopo il derby, questa è sicuramente la partita più attesa da noi e da tutti i sostenitori gialloblu, tant'è che il settore ospiti ha fatto registrare il sold out con netto anticipo e molti tifosi hanno dovuto acquistare il biglietto di tribuna. Anche le adesioni sui nostri pullman sono ottime, più di 200 persone, infatti, saliranno sui pullman Boys Parma per raggiungere la laguna.

 

 

Il grande entusiasmo creatosi durante tutta la settimana, si nota nel viaggio, sia sui pullman, sia sui battelli che ci porteranno direttamente nel settore ospiti. Entrando al Pier Luigi Penzo è impossibile non notare come entrambe le tifoserie abbiano risposto presente a questo incontro di cartello. Stadio completamente esaurito e tanta voglia di tifare la fanno da padrone in una domenica che, comunque vada la partita, sarà certamente da ricordare. All'ingresso delle squadre in campo, le curve prendono colore e, nel nostro settore, srotoliamo uno striscione che recita "MONTI, MARI E FIUMI ATTRAVERSERÒ" accompagnato dallo sventolio di tante bandierine e bandieroni che daranno un ottimo colpo d'occhio. In campo dimostriamo sin da subito il piglio giusto e i crociati sono i padroni delle operazioni con l'undici veneto costretto a subire la veemenza del nostro gioco. Anche sugli spalti, i 1500 tifosi giunti da Parma si fanno sentire eccome, belli sia i cori a ripetere che i battimani con cui la Curva Nord Matteo Bagnaresi si presenta nel capoluogo veneto. La supremazia in campo e sugli spalti viene presto ripagata, infatti, con un uno-due di Baraye e Nocciolini, al ventesimo ci troviamo gia in vantaggio di due reti. Grandissima, ovviamente, la gioia e l'esultanza del popolo crociato che, neanche alla metà del primo tempo, sogna già l'aggancio alla vetta che si materializzerebbe con questi tre punti fondamentali. Nei restanti venticinque minuti i padroni di casa provano a dimezzare lo svantaggio ma senza ottenere alcun risultato, finché, ormai alla fine dei primi quarantacinque di gioco, l'arbitro sventola in faccia al nostro Canini il secondo giallo che ci lascerà in dieci per tutto il secondo tempo. La squadra va negli spogliatoi e tutti noi siamo consapevoli che, se è vero che nel primo tempo abbiamo dominato in lungo e in largo, nel secondo sarà difficile resistere agli assalti avversari con l'uomo in meno. Purtroppo tutte le nostre paure si materializzano con l'inizio dei secondi quarantacinque minuti. I lagunari sono più carichi e noi facciamo fatica a giocarcela alla pari sia sul campo, ma anche sugli spalti. Netto infatti è il calo che subiamo anche in gradinata quando, dopo appena quattro minuti, il risultato cambia e va sul 2-1. Da questo momento comincia una sofferenza infinita che pregiudica anche il nostro tifo, che risulterà molto meno incisivo. Seguendo i lanciacori e provando a dare tutto noi stessi, riusciamo comunque a riprendere in mano la curva e a ottenere un buon tifo. Purtroppo in campo la sofferenza continua, gli avversari pressano molto alto e i nostri fanno sempre più fatica a uscire dalla nostra metà campo. Siamo completamente schiacciati in quaranta metri di campo e, praticamente, si gioca a una porta sola. I ragazzi nel primo tempo hanno speso tanto e si nota proprio in questo momento di difficoltà. Purtroppo,  a quattro minuti dalla fine, un fallo di mano nella nostra area porta a un rigore che verrà trasformato, portando così il risultato sul 2-2. Nei restanti minuti non succede molto e così torniamo a casa con un punto. Per come si era messa la partita nel primo tempo è chiaro che siano tanti i rimpianti, li avevamo completamente in pugno e avremmo potuto dilagare raggiungendo i veneti al primo posto in classifica a quarantacinque punti. Per come si era messa invece nel secondo tempo, poteva anche finire diversamente con un venezia in fuga solitaria. Sicuramente avremmo potuto gestire meglio questa partita nei suoi momenti cruciali ma noi vorremmo ripartire da un'altra cosa: questa squadra e la sua gente. Questa squadra che ha saputo rialzarsi dopo un inizio di campionato non facile, che è venuta allo stadio Penzo a testa alta dominando una delle compagini più forti di questo campionato in lungo e in largo a casa loro, almeno fino all'inferiorità numerica. La gente di Parma che, prima ha letteralmente fatto fuori i 1350 biglietti a disposizione, finendone altri 200 e presentandosi in massa, e poi ha dimostrato a tutti quanto è bello sostenere quei colori, nonostante tutto. Le immagini del battello festante al ritorno dallo stadio sono l'emblema di tutto questo: la gente di Parma non ha mollato in momenti molto peggiori e non mollerà certo adesso. L'abbiamo già detto alla squadra e adesso lo ripetiamo a tutti quei tifosi che hanno il Parma nel cuore: la strada tracciata è quella giusta. Adesso il nostro compito è di non mollare un centimetro, perchè questa trasferta non può e non deve essere un punto di arrivo. Siamo stati molto belli, ci siamo divertiti, ci siamo mossi in tanti, abbiamo cominciato a festeggiare a Parma da ben prima del fischio d'inizio e abbiamo smesso sempre a Parma quando ormai la partita era finita da parecchie ore. Dobbiamo ripartire da qua, tutti insieme. Perché se saremo uniti nessuno potrà mettersi fra noi e il nostro sogno.

LA STRADA SARÀ LUNGA, DA SOFFRIRE CI SARÀ...

 

 

Venezia-PARMA Stagione 2016/17