Festa 20 anni Tornados Rapid Vienna PDF Stampa E-mail
Giovedì 17 Novembre 2016 11:21

Qualche tempo fa trovammo con piacevole stupore tra la nostra corrispondenza cartacea un invito, rigorosamente in lingua italiana, che ci invitava a partecipare al ventesimo compleanno dei Tornados Rapid. Ovviamente non potevamo mancare, anche perché l’amicizia che ci lega ai ragazzi di Vienna cresce solidamente di giorno in giorno ed il rispetto è reciproco. Così, ci troviamo in quattro per partire di venerdì mattina alla volta della capitale austriaca.

 

 

La strada non è difficile, si tratta per lo più di autostrade che abbiamo già percorso, così in circa nove ore raggiungiamo la meta che il navigatore dava come luogo della festa. Ci avevano parlato di questo luogo come una sorta di locale ricavato all’interno di una fabbrica ristrutturata, tant’è che fatichiamo a trovarne l’ingresso, un po’ nascosto dalle strade principali, del resto l’appariscenza non fa parte del loro stile, ed i loro luoghi di ritrovo sono generalmente difficili da trovare e sconosciuti ai più (anche alla polizia). Dopo una breve telefonata, ci vengono a prendere proprio davanti all’ingresso e rimaniamo letteralmente a bocca aperta per lo spettacolo che ci si para d’innanzi. Una fabbrica in vecchio stile viennese, tutta di mattoni con grandi camini sul tetto dai quali garriscono al vento le bandiere dei Tornados, e i finestroni enormi che proiettano luci bianco verde e blucerchiato…veramente suggestivo! Facciamo un giro all’interno, dove ci mostrano al piano superiore il museo che hanno allestito, completo di vetrine ed espositori che raccolgono un po’ tutta la loro storia dal 1996 a oggi, compresa anche una parte dedicata noi Boys Parma con le loro foto in città ed il materiale. Nel frattempo, la gente comincia ad arrivare, compresi i gemellati di Budapest, i Green Monsters Ferencvaros, che ormai possiamo dire di averli già conosciuti, dato che li abbiamo incontrati per Rapid – Chelsea e anche a Reggio Emilia. Il loro gemellaggio è molto solido, e lo testimonia il fatto che diversi ragazzi del gruppo vivono stabilmente con tutta la famiglia a Vienna e parlano fluentemente Tedesco. Stavolta, per la prima volta nella storia dei Boys e dei Tornados, decidiamo di appendere la nostra pezza “Curva Nord Matteo Bagnaresi”, è un passo importante che ci siamo sentiti di fare… I ragazzi di Vienna ce l’avevano espressamente richiesto dopo la partita col Sassuolo e così abbiamo deciso di andare in questa direzione, perché crediamo che ci siano i presupposti e la volontà di portare avanti questa splendida amicizia che ci accomuna. Inizia dunque il vero cuore della festa, ossia il discorso.  Ci spiegano che verranno presentati i sei ragazzi del direttivo dei Tornados a tutto il pubblico presente, in modo che tutta la curva adesso possa associare i volti ai rispettivi ruoli. Questo direttivo poi farà da “cicerone” per tutta la durata del discorso, dove verranno chiamati sul palco a turno tutti i gruppi della curva ed i gemellati. Noi veniamo chiamati per primi, a rompere gli indugi, ed in cinque minuti siamo sul palco con un microfono in mano davanti a seicento persone, pronti via. Va detto che prima di questo, un ragazzo del direttivo ha fatto un discorso di presentazione su di noi, raccontando un po’ come sia nata questa amicizia e come sia stata portata avanti nel corso del tempo, così da mettere tutta la curva a conoscenza di questo fatto. Decidiamo dunque di porgere il nostro regalo al direttivo, una foto – targa recante l’immagine dello striscione che preparammo per i ragazzi in occasione della partita con il Gubbio, bordata dai rispettivi simboli e colori sociali. Innanzi tutto ringraziamo tutti i presenti e iniziamo a spiegare lo striscione in inglese, e ci teniamo anche a precisare che il nostro augurio è quello che l’amicizia duri negli anni, e ovviamente ribadiamo il concetto che ogni tifoso del Rapid a Parma sarà il benvenuto. Veniamo colti alla sprovvista, per noi c’è un regalo: una targa in legno con i due simboli Boys e Tornados, un gesto che ci ha veramente sorpresi e che non ci aspettavamo! Tanti applausi, strette di mano e abbracci anche con i membri più vecchi del gruppo, i quali sono ben felici delle nostre parole. Addirittura, appena scesi dal palco, veniamo fermati da uno dei fondatori che ci fa sapere in inglese che le nostre parole erano azzeccate, e che è proprio quello che spera anche lui: che l’amicizia duri negli anni e cresca. Dopo di noi, a rotazione tutti i gruppi in ordine di importanza sono chiamati sul palco, e li osserviamo attentamente: SPIRITS, GLADIATORI, HOOLIGANS, GREEN LIONS, ULTRAS RAPID, LORDS, alcuni dei quali abbiamo avuto il piacere di incontrare anche a Parma dopo la partita con il Sassuolo, segno che il rispetto che ci portano i Tornados sta via via estendendosi anche al di fuori del loro gruppo. Il resto della serata scorre in modo più o meno tranquillo nel senso che le birre si fanno sentire, e in poco tempo avremmo dovuto rimetterci in viaggio perché alcuni di noi sarebbero partiti per Macerata poche ore dopo…è il momento dei saluti, ovviamente tutti ci auguriamo di vederci ancora e presto, e dopo pochi minuti siamo già in autostrada, ad affrontare una improvvisa tempesta di neve che ci accompagna per qualche kilometro. Fortunatamente arriviamo a casa per tempo, pronti per l’avventura successiva che di li a poco ci avrebbe condotto a Macerata.