Una decina di Boys si da appuntamento alle 12.30 del 26 gennaio 2010 in sede in un sabato pomeriggio apparentemente qualunque, ma non per i nostri fratelli empolesi. L’occasione del ritrovo è infatti la partita Piacenza-Empoli di serie B, ed è quasi obbligatoria, specie in territorio emiliano, una presenza di sostenitori parmigiani a dar man forte ai nostri gemellati. Aspettiamo il pullman degli empolesi al parcheggio scambiatore, dove una trentina di sostenitori ci caricano alla volta del Garilli. Il viaggio scorre tranquillo, tra i rispettivi racconti delle ultime trasferte e dei futuri incontri delle due fazioni. Una volta arrivati nei pressi dello stadio, smontiamo ad un centinaio di metri prima dei cancelli dell’ingresso, per poi recarci a piedi dentro il settore ospiti, dove riceviamo una scrupolosa perquisizione. Una volta dentro, la vista globale dello stadio era abbastanza desolante: assenze molto più numerose delle presenze, forse per la posizione in classifica… ma certamente l’orario dell’incontro non aiuta i tifosi (15.00). Il settore ospiti accoglie così 50 – 60 unità, dove  cantiamo discretamente, anche se non in modo del tutto continuo, aiutati da bandiere che ci colorano e invogliano a fare di più. Soprattutto quando dall’altra parte, che a differenza nostra risultano in pochi per essere un mach casalingo e poco colorati, si leva il coro “Siete uno di meno”. La rivalità tra tifoserie è accettata e anzi, è sacrosanta soprattutto tra squadre territorialmente così vicine. Ben vengano gli insulti ai miei colori, al mio stemma, alla mia città: mi spronano solo a dimostrarti che io valgo in ogni modo più di te. Ma insultare così gratuitamente chi non ha la possibilità di difendersi, infangare la memoria di un ragazzo per sentirsi moralmente superiori non è che non sia una cosa accettabile “ultras” parlando, non è proprio UMANAMENTE accettabile. Le nostre prevedibili repliche ai contadini e l’incitamento per l’Empoli ci fanno cantare fino alla fine dell’incontro, nonostante sia una partita non entusiasmante come poi rivela il risultato di 0 a 0. Senza problemi ritorniamo verso il pullman, che ci riporterà sulla via di casa tranquillamente, e verso le 20:00 avvistiamo il cartello “Parma”: è tempo di salutare i nostri fratelli e ringraziarli dell’ospitalità, dandoci appuntamento alla prossima occasione…

EMPOLI E PARMA ALE’!!