PARMA-Delta Rovigo (17-04-2016): Resoconto più foto del Gruppo PDF Stampa E-mail
Martedì 19 Aprile 2016 14:00

PARMA-Delta Rovigo (2-1) H.15:00

Domenica 17 aprile non è un giorno qualunque per noi e per tutta la città: se quest’oggi il Parma riuscirà a portare a casa i tre punti contro il Delta Rovigo, infatti, sarà Lega Pro.

 

 

Tutta la settimana ha fatto da preludio ai festeggiamenti per un traguardo che ci siamo meritati partita dopo partita, sia noi ma anche chi è sceso in campo onorando sempre la nostra maglia. Nei giorni precedenti la gara abbiamo chiamato a raccolta tutti i tifosi, chiedendo anche di presentarsi allo stadio in anticipo vista la coreografia che avevamo preparato con le bandierine per l’occasione e tutto è riuscito al meglio visto il notevole colpo d’occhio della Nord e, più in generale, di tutto il Tardini vestito a festa per accogliere gli undici in campo. Già prima del fischio d’inizio notiamo tutti come l’atmosfera che si respira è quella delle grandi occasioni, sono più di quindicimila i tifosi presenti arrivati a Parma da ogni dove per assistere a questa promozione, molti sono arrivati da tutta Italia, altri addirittura dall’estero prendendo l’aereo per non mancare e poter festeggiare la propria squadra del cuore. Come già detto, quando le squadre entrano in campo, sono settemila le bandierine sparse in ogni settore dello stadio che sventoleranno sopra le nostre teste offrendo un ottimo spettacolo visivo e dando la giusta spinta ai giocatori per portarli alla vittoria. Purtroppo, come spesso accade in queste occasioni, capiamo da subito che sarà difficile coinvolgere tutti i presenti ma l’ottimo lavoro dei ragazzi sul palchetto fa si che il risultato sia davvero buono. A inizio partita i cori sono davvero ottimi e molto partecipati, finché non arriva il primo gol di Guazzo dopo un quarto d’ora di gara, che fa esultare di gioia tutti i presenti. Il tifo si mantiene su ottimi livelli fino alla fine del primo tempo che chiuderemo sull’1-0. Questa domenica è prevista l’ultima giornata della gara delle bandiere e quindi la premiazione dei tre vincitori secondo le categorie passione, estetica e goliardia. Quest’anno la gara è stata veramente molto partecipata e i risultati si sono visti notevolmente, sono state davvero tante infatti le bandiere di ogni misura che hanno sventolato in Nord confermando l’ottima riuscita dell’iniziativa. Dopo aver comunicato i nomi dei vincitori ricominciamo a cantare per gli ultimi 45 di gioco che ci dividono dalla promozione ma, appena cominciato il secondo tempo, subiamo il gol del pareggio che ci fa tremare per quasi tutto il secondo tempo quando, a cinque minuti dalla fine, l’arbitro ci fischia un rigore a favore. I momenti successivi sono storia, il delirio dopo il gol e il boato assordante di tutto lo stadio che accoglie il tiro di Corapi quando finisce nel sacco, è 2-1. Anche se mancano almeno cinque minuti più recupero, la festa può già cominciare con cori assordanti e una ola che i più giovani non avevano mai visto al Tardini, una ola che coinvolge tutti i settori dello stadio e ci accompagna quasi fino al fischio finale quando l’urlo liberatorio di tutti i presenti vuol dire una sola cosa: PROMOZIONE! Poi ci sono tutti i festeggiamenti, prima in curva con Lucarelli a lanciare i cori, poi con il corteo per arrivare in piazza dove tante persone si sono unite a noi per salutare questa maledetta serie D che non faceva proprio per noi. Quando i giocatori arrivano in piazza ad accoglierli c’è un vero e proprio bagno di folla e i festeggiamenti durano davvero a lungo. Quando tutta la gente comincia a prendere la via di casa, noi non abbiamo proprio voglia di smettere di festeggiare e ci troviamo tutti in sede dove la festa continua ancora per parecchie ore. Quando tutto finisce ed è giunta anche per noi l’ora di andare a casa, ci rendiamo conto solo allora di tutto quello che è successo, di tutte le emozioni che abbiamo provato e la stanchezza per la giornata sembra nulla in confronto alla felicità nei nostri occhi. Come sempre però, questa annata va dedicata a chi non è potuto stare al nostro fianco, il nostro pensiero va a tutti i ragazzi che ci hanno lasciato e che senza ombra di dubbio sarebbero stati in mezzo a noi in prima fila a festeggiare, poi ovviamente ci sono i diffidati, è passato un altro anno senza di loro allo stadio insieme a noi ma noi non li dimentichiamo e continuiamo a combattere anche per loro.