Legnago-PARMA (20-03-2016): Resoconto più foto del Gruppo PDF Stampa E-mail
Domenica 20 Marzo 2016 21:12

Legnago-PARMA (0-2) H.14:30

La partita contro il Romagna Centro (giocata a Cesena) ci aveva visto compiere un altro esodo (l'ultimo era stato tre settimane prima a Forlì) al seguito della maglia crociata e sarebbe stato fin troppo facile pensare che dopo due trasferte (relativamente vicine nel tempo) così partecipate in molti optassero per saltare quella a Legnago, ma i fatti hanno dimostrato il contrario.

 

 

Dalla nostra sede un pullman, oltremodo carico, parte alla volta della cittadina nel veronese per congiungersi agli oltre trecentocinquanta tifosi arrivati con mezzi propri o con i pullman organizzati dal CCPC-Danè (giunge addirittura un pulmino di ragazze che stanno partecipando ad un addio al nubilato). Il viaggio scorre nel più tradizionale dei modi, tra cori, birre e chiacchiere, la volontà è sempre quella di dare il massimo, perchè il nostro apporto è quantomeno fondamentale per la buona riuscita della partita (che ci deve, passo dopo passo, portare a quel +10 sull'Altovicentino); da segnalare che in settimana i giocatori avevano fatto un appello a tutta la tifoseria crociata affinchè partecipasse in gran numero e rumorosa al seguente match. Arrivati all'impianto sportivo cominciamo, da subito, ad entrare nel settore dedicato per appendere striscioni e stendardi, il filtraggio procede bene e per una volta possiamo dire che non abbiamo dovuto assistere a patetiche sceneggiate volte al non far entrare determinati nostri simboli o materiale come aste per bandiere e scotch, pertanto, a ridosso del fischio d'inizio, tutto è pronto in modo tale che il nostro apporto si possa concretizzare ed avviene con un exploit ad hoc pensato in settimana. Al centro del settore srotoliamo lo striscione “CI SIAMO SCELTI LA VITA PIU' BELLA CHE CI SIA” (frase pronunciata dal Bocia, leader storico della tifoseria atalantina, all'ultima riunione ultras, su questioni di repressione, ad Arezzo) ed apriamo appena sotto il nostro “ULTRAS LIBERI”, entrambi accompagnati da una fumogenata multicolore (a rappresentanza di tutte le tifoserie colpite da severi procedimenti restrittivi) nonché dal primo coro rivolto a Matteo, alcuni a sostegno degli ultras e poi per i nostri ragazzi sul prato; l'atmosfera ancora una volta ricorda quella che poteva essere una partita (sugli spalti) a metà degli anni '80, sensazione estremamente piacevole. I bandieroni sventolano così come i “leoni” ed in certi momenti garriscono fieramente grazie al vento che spira sulle nostre facce. La partita comincia a procedere e scorre combattuta fino allo scadere dei primi tre quarti di gioco, ma a reti inviolate. Il secondo tempo si apre con un gol di Longobardi che fa esplodere la nostra voce e rinforza il nostro vigore che è espletato con ancor più carica ad alta voce. Apriamo un altro striscione, “LA NORD E' VICINA AL SUO ARTISTA”, rivolto ad un nostro fratello (responsabile della progettazione e realizzazione di molte coreografie e disegni sulle insegne nel corso degli anni) che è stato recentemente colpito da un grave lutto familiare nonché vessato da altri problemi personali. Verso metà tempo l'aria continua sempre più a surriscaldarsi nella parte di settore che occupiamo con molte persone che ci seguono partecipi, al limite dell'euforia, mentre vediamo una certa “timidezza” verso gli altri tifosi gialloblu presenti nella parte più ai margini della tribuna ospiti, ancora una volta ribadiamo quanto è importante il nostro ruolo ed invitiamo tutti a partecipare alla concretizzazione della vittoria crociata. Al '79 Mazzocchi segna un altro gol, ma la partita rimane su ritmi sostenuti fino alla fine che tuttavia ci vedrà trionfare; i giocatori, dopo vari abbracci reciproci, corrono verso di noi e partecipano (come già successo altre volte) al coro “Questo è il Parma che non hai visto mai...” saltando con noi dal campo.  Tutto è bene quel che finisce bene dice il detto e così è stato per noi nell'ennesima domenica di stadio, momento più alto della nostra espressione di ultras, di uomini e donne. Il ritorno è condito da un'estrema goliardia, il pullman è una bolgia, molti cori e tanto divertimento che vede coinvolti tutti, dai vecchi ai più giovani, situazione che accresce ancora di più il legame che può avere un Gruppo e che (lasciatecelo dire) non è mai stato così alto (considerando gli ultimi mesi) nel corso della sua storia.


“...se saremo uniti torneremo in serie A!”

BOYS PARMA 1977

CURVA NORD MATTEO BAGNARESI