NO AL CARO BIGLIETTI! Serie D? 10 euro possono bastare! PDF Stampa E-mail
Martedì 26 Gennaio 2016 12:35

Domenica è stata una trasferta bellissima, forse abbiamo toccato l’apice per quest’anno, eravamo tanti, con grinta e voglia di vincere e di tifare. Bello, anzi bellissimo… anche se viene a riproporsi una questione che da tanto tempo non ci toccava più di tanto, ossia il problema biglietti. Negli ultimi 10 anni questo è sempre stato un problema secondario, più che altro perché le trasferte di massa si sono sempre contate sulle dita di una mano.

 

 

Ora che in città è tornato un certo entusiasmo, a volte diventa difficile accaparrarsi il titolo d’accesso per la trasferta desiderata. Noi, i Boys, come gruppo organizzato abbiamo affrontato le trasferte da più 38 anni a questa parte e abbiamo il diritto e il dovere morale di esserci sempre, al di là dei sold out dichiarati, perché su di noi grava la responsabilità di organizzare il tifo tutte le domeniche. Chi viaggia con noi può avere diritto al tagliando in prevendita, e non lo facciamo certo per guadagnarci…anche perché siamo una associazione senza fini di lucro e tutto quello che incameriamo viene speso nell’organizzazione del tifo, nelle bandiere, nelle coreografie, nelle feste. Tuttavia, ci siamo accorti che sempre più spesso accadono fatti molto strani relativamente alla questione biglietti ed in particolare al prezzo a noi riservato quando si va in trasferta. Agli occhi dei più attenti non può certo essere sfuggito che all’ingresso del settore a noi riservato campeggiava un cartello che recitava: “COSTO BIGLIETTI: INTERI 10 €, RIDOTTI 5€”. Tutti noi sappiamo bene che il biglietto a noi è stato battuto a 15€, senza nemmeno prendersi l’accortezza di nascondere questo foglio A4 recante i prezzi. Ancora una volta ci hanno usato come bancomat, ma stavolta a differenza delle altre ne abbiamo la prova perché disponiamo del tariffario originale. Ci piacerebbe capire perché quando arriva il Parma, magicamente i prezzi si gonfiano anche di 7/8 € così come ridere. Come faceva quel motto sbandierato ai quattro venti dalla Lega Calcio & Company? Riportiamo le famiglie allo stadio? E in che modo? Proprio come hanno fatto a Valdagno, facendo pagare il doppio al papà e mettendo a disposizione solo 50 tagliandi ridotti per i bambini, e i figli degli altri restano fuori? E guai a fare i capricci, se no a letto senza cena e niente Parma! Scherzi a parte, vogliamo che questa situazione si sistemi alla svelta, perché non siamo bancomat ambulanti ma tifosi che REGALANO alla squadra la propria passione senza nulla chiedere in cambio. Chiediamo che la società Parma 1913 in vista delle prossime trasferte a Carpi contro la Correggese, a Forlì e per quelle a venire ci tuteli da questo punto di vista, impedendo a quelle ridicole società un furto dichiarato come quello di Valdagno! SIAMO TIFOSI, NON CLIENTI!