Dicono di noi...Radici, tifosi e territorio: Virtus Castelfranco-Parma, Serie D (Sportpeople) PDF Stampa E-mail
Giovedì 12 Novembre 2015 19:01

Pubblichiamo dal sito Sportpeople il resoconto della partita Virtus Castelfranco-PARMA che si è disputata a Carpi l'8 novembre 2015.

 

Per quest’oggi il sottoscritto e la fida fotocamera si trovano in quel di Carpi, per assistere alla dodicesima giornata del girone D di serie D tra la Virtus Castelfranco ed il Parma.
Già dalla scorsa estate ero spinto dalla curiosità di vedere all’opera dal vivo gli ultras parmigiani, dopo il recente fallimento, oggi sono alla seconda occasione, dopo averli già incrociati in quel di Brescello per la sfida col Lentigione.
Vista l’occasione, e la capienza limitata, la Virtus Castelfranco sposta la sede di gioco dallo stadio Ferrarini di Castelfranco Emilia al più capiente stadio Cabassi di Carpi. Agli ospiti vengono concessi in totale circa 1.700 biglietti suddivisi tra 1.300 biglietti di gradinata e circa 400 in tribuna laterale; al termine delle prevendite, risultano venduti circa 650 biglietti di gradinata ed una cinquantina di tribuna laterale.
Ritirato l’accredito ed il pass, faccio ingresso nel terreno di gioco con circa mezz’ora di anticipo sull’inizio della partita. Noto già parecchi striscioni appesi nella gradinata riservata agli ospiti, nella parte alta lo striscione dei Boys, la pezza dedicata ai diffidati, ed il classico CURVA NORD MATTEO BAGNARESI, mentre nella parte bassa del settore, si notano i drappi dei vari paesi della provincia di Parma al seguito dei ducali.
Come coreografia iniziale di inizio partita, vengono riproposte le bandierine viste a Brescello, mosse all’unisono sul coro “tutti avanti, tutti indietro”, unite allo sventolio dei bandieroni e l’accensione di qualche fumogeno, creando così un bel biglietto da visita per gli ultras parmigiani.

L’apertura dell’intera gradinata del Cabassi, non aiuta la tifoseria ospite a compattarsi in pieno, infatti i club di tifosi più “tranquilli” preferiscono posizionarsi nella parte sinistra della stessa gradinata, non aiutando il resto della tifoseria a fare quadrato, sia a livello visivo, sia a livello vocale.
Altre note di riferimento, gli ultras parmigiani sono dotati di un tamburo e di un megafono, strumenti che in una qualsiasi categoria professionistica sarebbero giudicati fuorilegge, mentre (per fortuna, aggiungerei) nelle categorie dilettantistiche non esistono restrizioni in tal senso. Grazie ai due strumenti sopracitati, il tifo degli ultras ospiti sarà ben coordinato, il livello vocale non sarà lo stesso che ho apprezzato in quel di Brescello (3.500 tifosi ospiti quel giorno), ma comunque raggiunge spesso e volentieri dei picchi altissimi, tanto nei classici cori per la squadra che in quelli offensivi verso modenesi, reggiani e contro l’ex presidente Ghirardi.
Bella anche la loro versione rivisitata del celebre “Un giorno all’improvviso”, così come non male i vari treni e battimani in cui il tamburo li aiuta tantissimo.
In più si segnalano dei cori per gli ultras parmigiani scomparsi (Como e Bagnaresi), ragazzi che verranno anche omaggiati con gli striscioni esposti lungo tutto l’arco della partita, mentre si segnala anche uno striscione dei Boys a sostegno degli IngrifatiPerugia.
Nel finale di gara, parecchi ragazzi li vedrò arrampicati sulla cancellata che separa campo e spalti, la causa maggiore è contestare nei confronti dell’arbitro odierno.
Comunque e sicuramente l’entusiasmo in casa Parma è ritornato, dopo il fallimento della scorsa estate, segno tangibile i quasi10.000 abbonati (un record per la serie D) che evidenziano la virtuosa scelta del nuovo sodalizio parmigiano di legare il più possibile la squadra ai propri tifosi ed al proprio territorio.
Sulla sponda Castelfranco Emilia (cittadina celebre per essere la patria del tortellino) poco da segnalare, con una città letteralmente spaccata in due in termini di tifo (suddivisa tra chi segue il Modena e chi segue il Bologna); le sorti della squadra locale hanno poco seguito, si segnala un centinaio di tifosi in tribuna, ma senza un minimo di sostegno per la loro squadra.

Francesco Passarelli.

[FONTE: Sport People]