Amarcord Forlì-PARMA 1980/81, serie c1 PDF Stampa E-mail
Lunedì 19 Ottobre 2015 11:00

Il campionato 1980/81 rappresentava per il Gruppo un’occasione per confermare la propria compattezza dopo l’esperienza della serie B, che ci aveva visto in contrapposizione con tifoserie più mature ed organizzate come Brescia, Cesena, Verona, Sambenedettese, Ternana, Genoa, Atalanta, ecc…


Già la prima trasferta a Novara ci vedeva molto uniti e carichi e in quell’occasione tornammo con lo striscione FOREVER ULTRAS (che i reggiani si fecero rubare dai novaresi) barattandolo con VENCEREMOS conquistato ai comaschi.


La seconda trasferta era in quel di Forlì. I referenti dei Parma Clubs avevano riferito che anni prima i tifosi locali avevano infierito contro i parmigiani, anche quelli di Tribuna.


Dissero che, addirittura, picchiarono una persona handicappata di Parma.


Aizzati da quell’informazione, si preparò un assalto alla città romagnola e alla sua tifoseria.


L’ordine che partì dal Bar Polisportivo era quello di presentarsi alla domenica tutti vestiti in mimetica. Giunti a Forlì, dopo aver posteggiato il pullman, si iniziò subito a riempire i muri esterni dello stadio con scritte a caratteri cubitali del tipo ‘Forlivesi cani bastardi’.


Poi, una volta in centro città continuammo le nostre azioni.


Allo stadio entrammo nella loro curva in modo irruente.


I forlivesi furono costretti a buttare in campo i loro striscioni e i loro tamburi e a rifugiarsi in un angolo dei Distinti.


Durante la partita ci furono numerose cariche nei loro confronti.


Al termine, fuori dallo stadio, prima di risalire sul pullman seguirono incidenti con i poliziotti.


In quegli attimi comparve anche una pistola lanciarazzi.


Dopo Forlì la Gazzetta di Parma titolò ‘I nostri cari Boys’.


In serie C, allora, non avvenivano fatti del genere.


Quanto accadde quella domenica fu oggetto di una delle prime inchieste sugli ultras.