Giovedì sera c’è stata la riunione generale, alla vigilia della prima sfida casalinga per il nostro Parma. Tutte le generazioni dei Boys si sono confrontate, da chi ha creato lo striscione a chi oggi lo porta in giro per gli stadi d’Italia e d’Europa.

I 38 anni di storia Boys, sono stati caratterizzati da forti discontinuità tra i vari direttivi, e solo nell’anno del nostro trentacinquesimo compleanno siamo riusciti a compattarci tutti, dal primo all’ultimo, dal vecchio fondatore alla nuova leva, creando a Parma una situazione senza precedenti. Sono stati anni molto duri, anni anche di faide interne, dove per dieci anni addirittura sono coesistiti due gruppi in Curva Nord. Adesso, si concretizza quel percorso che è iniziato tre anni fa, mettendo una pietra sul passato, mettendo da parte i rancori ed i dissapori, per dare un “nuovo inizio” e una giusta educazione ai più giovani, basata sul rispetto reciproco generazionale. Ci siam confrontati sul come gestire la Curva ed il tifo per il Parma, in questo che probabilmente sarà il campionato più difficile della nostra storia. Inutile fischiare durante la partita, sosteniamo tutti il Parma dall’inizio alla fine e poi se sarà il caso si contesterà. Soprattutto, la presenza. La presenza in casa ed in trasferta sul pullman dei Boys, adesso che la squadra ha più bisogno di noi e soprattutto per creare quel clima da gruppo che solo una trasferta in pullman può generare. I Boys sono economicamente ed ideologicamente indipendenti: questo è un altro tema affrontato e chiarito davanti a tutta la collettività. I Boys non rendono conto a nessuno, non sono schiavi di nessuno se non della propria testa, ragionano ultras 7 giorni su 7 lontano da qualsiasi ideologia che possa traviare la naturale crescita del gruppo. Da vent’anni a questa parte è stata inaugurata la sede, in via Calestani 10, che ha sancito una svolta, dando un nuovo luogo di ritrovo ai ragazzi della città, che non era né politico né di nessun’altra matrice. I Boys sono indipendenti al cento per cento. Non credere alle voci che senti, ma ascolta le persone di cui ti fidi. Le uniche attività che mantengono il gruppo sono il materiale, la riffa ed il tesseramento. Il tesseramento per la stagione è ufficialmente aperto, la quota è di 30 € per tutti, e di 10 per gli under 18. Tesserarsi significa supportare il gruppo in tutte le attività di Curva, e anche dare una mano ai diffidati, ragazzi che stanno pagando un conto molto più salato di quanto si pagava 30 anni fa solo per essere Ultras, perché i tempi sono cambiati e ora te la fanno pagare davvero. Adesso, è il momento di mettere da parte gli individualismi e di fare il bene dei Boys, anche e soprattutto per quei ragazzi che non ci sono più e che per quello striscione hanno dato la vita. Da oggi, siamo NOI. Noi, di tutte le età e generazioni, senza distinzioni ma con un unico grande fattor comune: l’essere Ultras per il Parma!

CHI SIAMO NOI? DA 38 ANNI...I BOYS!!!