Parma Fc, ecco chi è Eugenio De Paolini, il consulente di Ponte Caprazzucca. PDF Stampa E-mail
Giovedì 12 Marzo 2015 12:53

Ha suscitato un bel polverone, l'articolo della Gazzetta di Parma. Qui di seguito ve lo proponiamo.

 

 


IL SEDATIVO DI PONTE CAPRAZZUCCA: E' Eugenio De Paolini Del Vecchio il nome dell' "intermediario" coinvolto nel filone d'inchiesta che dal Parma Fc investe la Guardia di Finanza: è sua la voce dell'intercettazione in cui al vicecomandante delle Fiamme Gialle Luca Albanese vengono promessi dei favori. In altre intercettazioni lo stesso De Paolini promette a Pietro Leonardi, ormai ex Direttore Generale del Parma, di frenare le indagini della GdF. Ora, a voler fare 2 più 2...
Per inciso va detto che sempre De Paolini è stato il protagonista dell'ormai famosa cena di Federico Pizzarotti con Rezart Taci al ristorante dell'Hotel Maria Luigia. Quell'incontro al termine del quale Pizzarotti dichiarò che il petroliere albanese "volesse fare il bene del Parma".


Ma chi è De Paolini? E cosa significa questo tirare fuori nomi del genere? Beh, innanzitutto che a Parma c'è un Procuratore capo che tante pressioni da ponte Caprazzucca non le riceve: De Paolini infatti non è solo un tizio con due sentenze d'ergastolo per tre omicidi compiuti tra il 1974 ed il 79, ma anche il consulente che i poteri forti hanno in passato piazzato nei punti nevralgici quando c'è stato da fare "da ombrello" ad uno di loro. Viene universalmente considerato uomo molto vicino a Guareschi, con ciò che significa riferendosi ad Upi e vecchia gestione della Banca Monte. Il "consulente" lo hanno conosciuto versando calde lacrime tutti i lavoratori Greci di Parma, avendo prestato la propria opera sia in Greci Geremia che nella Greci di Gaione. Entrambe fallite in un momento di grande distrazione della politica e dell'economia locale. Il doppio senso è voluto.
Cosa significa questo emergere, ci chiedavamo? L'apertura dei cassetti su vecchi "affarucci" della Parma da bere ( Banca Monte inclusa ) da parte della "nuova" Procura di Parma? Difficile, quantomeno per i tempi che la Giustizia prevede rispetto a taluni reati. Pare più un segnale per il futuro, del tipo " non so se ci avete fatto caso ma il direttore d' Orchestra è cambiato ".


MEGLIO TARDINI CHE MAI: è piuttosto interessante il comunicato del Comune di Parma relativo alla concessione d'uso del Tardini. Ed è altrettanto interessante che a prendere la parola sulla questione sia l'assessore allo Sport Giovanni Marani. Questo perché, a detta di Marco Ferretti in Consiglio martedì scorso, il Comune di Parma non vanta un euro che sia uno da Parma Fc, e quindi non ha titolo per dichiararsi insolvente.
Ne consegue che non ha titolo nemmeno per firmare assieme a Parmainfrastrutture. Nessun rappresentante politico può mettere lingua su questa parte della faccenda. E volendo ironizzare sulle cene fatte nel recente passato anche solo perché è da maleducati parlare con la bocca piena. Restando poi completamente inevase delle questioni tecniche che se capita qualcosa normalmente si va in galera: chi è il responsabile della sicurezza? E' stato nominato? Ed il responsabile della gestione? Ok, facciamola più chiara: se Dio non voglia capita un altro " caso Bortolon " o se c'è un'aggressione ai danni di un giocatore del Parma chi ha la responsabilità della situazione? Ci pare che ci si sia scordati per strada alcune leggi italiane o di dare comunicazione di alcuni passaggi di delega. Rivedibili.


PARMA ODIA LA LEGA ( PURE L'ALTRA ): sul fronte societario si sta cercando, riuscendoci, di mettere assieme un "cartello dei virtuosi". Nessuna credibilità viene data dagli ambienti dell'imprenditoria sportiva ducale al fondo americano estratto dal cilindro da Tavecchio: il presidente della Figc sta semplicemente cercando di salvare la poltrona, e che del Parma non gli freghi poi molto è chiaro ai più. Dei dialoghi che sta intrattenendo Giampietro Manenti ormai non vi raccontiamo da giorni, perché non valgono neanche la fatica di sedersi alla tastiera. Interessante il terzo percorso,quello che conduce alla cordata cittadina, che non intendiamo bruciare rivelando particolari inopportuni. Diciamo solo che sarebbe splendido ripartire dalla D con una società sana guidata da gente già del mondo del calcio, un progetto giovane e "valoriale" , stipendi pagati ( perché cazzarola c'è gente che non vede un piolo da mesi ), e alcune persone facoltose che mettono un po' di soldi a disposizione del vecchio e scalcinato Parma. I particolari ve li raccontiamo dopo il 19: ci sono interessi della collettività che valgono un tantinello più che lo "sguuub" personale.

PROLOGO DI PRIMA MATTINA: C'è sempre un perché nei fatti che ti lasciano perplesso. E quindi ce ne dev'essere uno anche nella formale inerzia della Guardia di Finanza parmigiana rispetto al buco nei conti del Parma FC. Gazzetta di Parma rivela che al Comandante Luca Albanese, ora "in ferie" assieme al vice Danilo Petruccelli, è stata contestato anche il reato di corruzione. In pratica il tenente colonnello, ipotesi contestata con forza dall'avvocatessa del militare, avrebbe ricevuto favori da un consulente aziendale, peraltro pregiudicato, legato al Parma Fc: pernottamenti in hotel, e altre forme di interesse personale, puntualmente accolte dal consulente della società ducale.

Il militare smentisce categorie, classificando l'uomo come "informatore". Un'ennesima pagina oscura della triste vicenda del Parma calcio: giri di soldi sporchi, politici a cena con dirigenti o potenziali dirigenti, finanzieri corrotti. Pensare che dal Comando di via Torelli allo Stadio si e no che ci saranno 200 metri.
Neanche il parmigiano Valerio Varesi avrebbe potuto ideare una trama così orripilante. Forse perché lo scrittore di casa compone per serie tv di grande successo, e non per B movie di dubbio gusto.

[FONTE: Rossoparma]