Se domenica avessimo portato a casa anche solo un punto sarebbe stata la giornata perfetta. Purtroppo non è andata così, abbiamo perso, e la strada verso la retrocessione è spianata.

Abbiamo una presidenza silenziosa (e da qui lo striscione…”Parma perché Taci?”), che si muove sott’acqua (se si muove), che per ora sembra essere l’esatto contrario della situazione precedente, tante parole  confusionarie che ci hanno messo in difficoltà in più di un’occasione. Ancora non abbiamo elementi a sufficienza per giudicare l’operato di Taci, solo una cosa ci sentiamo di dire: vogliamo ricordare che il tempo stringe, e che non c’è più tempo per perdere ancora. Bisogna che adesso ci si giochi tutte le carte, persa per persa e che ognuno sputi l’anima, sia in campo che in Curva che in società! Non possiamo più permetterci di regalare punti in giro! Ci viene da dire “menomale” solo quando pensiamo alla splendida giornata passata con i fratelli Doriani, che festeggiano con noi il 25esimo anno di gemellaggio! Proprio per questo alla domenica prima della partita durante il giro di campo con le bandiere dei due Gruppi in Nord abbiamo esposto lo striscione “Da 25 anni gli stessi ideali in curva, nel fango e nella vita” per rimarcare il fatto come la nostra amicizia vada ben oltre i novanta minuti di partita.  Al sabato sera si è disputata la “classica”, Boys Vs Ultras Tito, che ha visto i Boys vittoriosi per 2 a 1 (….finalmente!). Tutti al ristorante e poi la mattina successiva abbiamo riempito la Ghiaia di gialloblu cerchiato come l’anno scorso, alla presenza di tante famiglie e bambini, di brindisi e tanti cori di amicizia reciproca. Il corteo che si è snodato attraverso via della Repubblica fino allo stadio come al solito è stato fantastico, veramente una bella giornata all’insegna del rispetto, del tifo, e di noi, gli Ultras, unica certezza e parte sana in questo calcio malato! Ultras Tito e Boys Parma!

Foto prima della partita tra Boys Parma e Ultras Tito

Il corteo prima della partita tra Parma e Samp

Lo striscione esposto in Nord durante il giro di campo con le bandiere tra Boys e Ultras