Sampdoria News: intervista ai Boys Parma e agli Ultras Tito PDF Stampa E-mail
Lunedì 19 Gennaio 2015 11:49

Riportiamo da sito “Sampdorianews” l’intervista ai Boys Parma e agli Ultras Tito prima della partita di ieri.

 

 

Domani in campo Parma e Sampdoria andranno a caccia di punti pesanti rispettivamente in ottica salvezza ed europea, ma sugli spalti e in città sarà una giornata di festa a prescindere, rinnovando lo storico gemellaggio che unisce i tifosi gialloblu e blucerchiati. In vista della festa in programma domani in Piazza Ghiaia e per approfondire meglio gli aspetti di un rapporto di amicizia, l'argomento tessera del tifoso e l'atmosfera che si respira in città dopo il cambio societario,Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva i Boys Parma:

“Domani proseguirà la vendita dei biglietti della Riffa Boys giunta alla 10° edizione, quest'anno a favore ancora dell'Associazione Casa Azzurra di Corcagnano impegnata in materia di incidenti stradali, negli 8 anni precedenti fornivamo il nostro contributo all'Ospedale di Parma per la ricerca sulla fibrosi cistica. Ci attendiamo tantissima gente come l'anno scorso, il gemellaggio era nato tra i gruppi Boys e Utc, ma con il passare del tempo si è esteso alle intere tifoserie, nelle curve e negli altri settori sarà meraviglioso vedere sciarpe gialloblucerchiate. Siamo giunti al 25° anno, è un gemellaggio molto sentito, oggi ci vedremo per la consueta partita a calcetto poi andremo a cena insieme, si tratta di un rapporto di amicizia che va ben oltre lo stadio, viviamo lo spirito ultras allo stesso modo, viviamo la sede del club tutta la settimana, ci fa piacere constatare la nostra stessa passione lontano da Parma. L'anno scorso eravamo presenti per Samp – Atalanta e anche in occasione del derby, i più giovani del nostro gruppo sono rimasti folgorati dal tifo e l'amore blucerchiati, il nostro derby è con la Reggiana e non capita da 15 anni, ma vivere il derby nella stessa città ci ha lasciati a bocca aperta. Nel corso degli anni ricordiamo le coreografie Boys – Utc come 3 generazioni, 2 striscioni, oppure nel 2009 – 2010 quando gli UTC ci dedicarono uno striscione sull'amicizia come il vino... Ricordiamo tutte le gare con la Sampdoria, come del resto le tradizioni come il giro per il campo con le rispettive bandiere, cose che fanno bene al calcio.

Tessera del tifoso e trasferte libere: “Fino a metà dell'anno scorso siamo sempre andati in trasferta cercando di entrare in qualche modo anche in altri settori, o restando fuori, fino alle diffide subite dai tifosi blucerchiati a Livorno. Abbiamo poi aderito all'Away Card Parma Cento che ricarica le partite in casa e comprende la possibilità di andare in trasferta, quindi anche l'abbonamento per le gare casalinghe in sostituzione del carnet di biglietti. Abbiamo preso atto del pericolo diffide, abbiamo voluto dare continuità al nostro gruppo, dando la possibilità ai membri più giovani di andare in trasferta. Molte volte andavamo in trasferta ma restavamo fuori, o andavamo in altri settori, come a Firenze nella Curva Ferrovia. Genova è una città molto più grossa, noi abbiamo dovuto ad un certo punto pensare al bene del gruppo, della curva e non far mancare il nostro tifo al Parma. La nostra lotta alla tessera del tifoso non finirà mai, abbiamo cercato di sostenere il Parma andando in giro senza tessera, senza però perdere di vista il futuro dei più giovani e del gruppo come unica realtà, l'obiettivo era e resta tuttora entrare e sostenere il Parma. Dopo le diffide ai fratelli doriani abbiamo deciso di 'regolarizzare' la posizione, l'ultima trasferta senza tessera è stata all'Olimpico in Coppa Italia contro la Lazio, una settimana circa dopo gli episodi di Livorno, ma nel gruppo girava questa idea già da un po', così non si poteva più andare avanti.

Non entriamo nel merito di cosa sia giusto, o sbagliato fare, ogni curva vive tale problematica a proprio modo, noi rispettiamo le decisioni di tutti, tesserati e non, del resto i veronesi ad esempio si sono tesserati da subito e non possiamo certo dire che non siano ultras, sono i primi ad esserlo. Altrove tante tifoserie hanno subito detto 'no' alla tessera, poi l'hanno fatta. Noi abbiamo provato a lottare con tutti i mezzi possibili per contrastarla, ma non dipende solo da noi. Ci auguriamo venga tolta un giorno, anche se temiamo sia dura, trasferte libere come quella dei tifosi sampdoriani non tesserati di domani dimostrano che la tessera non serve a niente, il fallimento dello strumento tessera. Speriamo di sbagliarci, ma potrebbe anche essere soltanto un modo per alleggerire la pressione sull'argomento, altrimenti avrebbero dovuto già toglierla. Domani sarà una grande festa al Tardini, saranno presenti due comunità, senza le quali non avremo potuto vivere un'altra giornata di allegria come l'anno scorso”.

Solidarietà: “Abbiamo intrapreso numerose iniziative di solidarietà, ad esempio abbiamo donato un'ambulanza all'Ospedale di Parma con il nostro simbolo, non abbiamo esitato ad aiutare gli alluvionati, una tragedia che abbiamo vissuto anche noi in prima persona, c'eravamo anche noi a spalare con gli altri ragazzi, aiutando l'Associazione Montanari Insieme, toccando con mano un grande dolore”.

Il cambio societario e il rapporto con Antonio Cassano: “Come tutti i tifosi abbiamo cercato di capire chi fosse realmente il Presidente, il Proprietario del Parma, negli ultimi sei mesi di gestione Ghirardi non è stato presente, quanto è avvenuto in merito all'esclusione dall'Europa League è sotto gli occhi di tutti, ma poi non si è più fatto vedere. Alla nuova proprietà abbiamo chiesto rispetto e chiarezza, finora sono circolate voci su presunte cordate, ma finora nulla di ufficiale. In campionato ci troviamo in una posizione disperata, ultimi in classifica con una squadra allo sbando, prima della sfida con la Lazio siamo andati a Collecchio stringendo un patto con squadra e tecnico ribadendo il nostro obiettivo: sostenere sempre il Parma in ogni occasione, resteremo uniti per tentare l'impresa salvezza. Da oltre un decennio in curva non parte più un coro per un singolo giocatore, la maglia viene prima di chi la indossa. Abbiamo avuto modo di parlare di persona a Collecchio con Cassano, il quale ha finora mantenuto un atteggiamento che non ci saremmo aspettati, in 2 anni a Parma si è rivelato impeccabile dal punto di vista del comportamento impegnandosi in ogni occasione, non possiamo assolutamente dirgli nulla contro, in campo speriamo che i suoi goal possano aiutarci a raggiungere l'obiettivo salvezza. Il nostro ultimo idolo è stato Crespo, al quale è stato dedicato recentemente uno striscione testimoniando il nostro grande rapporto, ma non siamo più abituati da tempo a lanciare cori per un giocatore”.

[FONTE: Sampdoria News]


Domani in campo Parma eSampdoria andranno a caccia di punti pesanti rispettivamente in ottica salvezza ed europea, ma sugli spalti e in città sarà una giornata di festa a prescindere, rinnovando lo storico gemellaggio che unisce i tifosi gialloblu e blucerchiati. In vista della festa in programma domani in Piazza Ghiaia, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva gli Ultras Tito Cucchiaroni, con i quali abbiamo trattato numerosi argomenti, tra i quali la lotta alla tessera del tifoso, la solidarietà nel mondo ultras e la recente assoluzione relativa ai daspo di Livorno:

“Domani avremo il piacere di ritrovarci in Piazza Ghiaia, come l'anno scorso in occasione di una trasferta libera, una possibilità che non sempre ci è stata data a causa delle trasferte vietate. Ha prevalso un po' di buon senso come avvenuto per Cesena, Verona e Roma con la Lazio. Sarà una festa fantastica per un gemellaggio in vita da 25 anni, tutti quanti saranno presenti in quanto stavolta sono state applicate le regole contrariamente al passato, quelle regole che consentono anche ai non tesserati di poter andare in trasferta, va evidenziato l'impegno della società in tal senso affinchè venissero messe in atto tali regole. Saranno presenti ultras, tifosi 'normali', famiglie, sarà uno spettacolo vedere il settore ospiti pieno. Ci ritroveremo grazie alle vecchie generazioni brave a passare il testimone in modo perfetto ai più giovani e alle generazioni successive che hanno avuto la bravura e la volontà di portar avanti il gemellaggio, iniziato all'epoca tra i gruppi ultras, poi con il passare degli anni esteso alle intere tifoserie, andando in crescendo ha coinvolto le rispettive città. Spesso e volentieri gli organi di stampa non raccontano l'altra faccia della medaglia, grazie al cielo esiste un sito come il vostro sempre pronto a dare spazio non soltanto alle nostre feste, ma anche a tutti quei lati del mondo ultras ignorati da coloro che associano il termine 'Ultras' esclusivamente a fatti di cronaca. Anche in riferimento alle nostre iniziative benefiche date la possibilità di conoscere aspetti che altrimenti non verrebbero raccontati, cogliamo l'occasione per ringraziare Sampdorianews.net”.

Tessera del tifoso e trasferte libere: “La tessera del tifoso è già morta, è già fallita in termini di progetto, non ha portato i risultati sperati da chi l'ha creata, si tratta di un fallimento clamoroso, con il passar del tempo è emersa per quella che è sempre stata, ovvero un prodotto di marketing, commerciale, uno strumento di repressione, ha represso quello che poteva reprimere, ha causato più danni che la grandine. Le trasferte libere ai non tesserati anche di altre tifoserie ha consentito di riempire di più gli stadi, ci auguriamo si tratti di un punto di partenza, il sistema calcio dovrebbe capire che se si vuole davvero riportare la gente allo stadio bisogna seguire la strada delle trasferte libere per tutti senza più cavilli burocratici in termini di striscioni, coreografie, ecc ponendo fine all'impalcatura burocratica da loro montata. Nei confronti della tessera sono arrivate critiche non soltanto dal mondo ultras, ma poi da tutti coloro, come i padri di famiglia, che hanno toccato con mano il labirinto burocratico inteso come imposizione nei confronti della gente. I numeri reali evidenziano un decremento di spettatori allo stadio molto più elevato di quanto ci sia stato raccontato, un conto è soffermarsi su abbonati e biglietti venduti, un altro su chi varca il tornello, allora si renderebbero conto di un calo ulteriore del 20-30%. Bisogna levare i percorsi burocratici e adottare prezzi popolari, soltanto in questo modo si dimostra di rivolere davvero gli stadi pieni”.

L'assoluzione sui daspo di Livorno e il recente mancato accesso degli striscioni in gradinata: “Livorno è probabilmente la città con più daspo emessi dopo Varese, nel nostro caso furono 93, è arrivata una sentenza giusta, sia il Tar che il Consiglio di Stato, dopo il ricorso della Questura di Livorno, ci hanno dato ragione, evidenziando come fosse priva di alcuna logica la decisione di diffidarci. E' vero, abbiamo vinto, ma si tratta di una vittoria dinanzi ad un precedente provvedimento assolutamente assurdo, come avvenuto in altri casi in giro per l'Italia ad altri gruppi Ultras. L'attuale sistema prevede il daspo di gruppo non tenendo in considerazione la responsabilità personale di ogni individuo, sembra quasi che quando una persona si metta la sciarpa della propria squadra attorno al collo entri in una zona franca nella quale possano essere applicate leggi speciali, come il daspo di gruppo, quando invece emergono incapacità nella gestione dell'ordine pubblico e il mancato rispetto dei principi costituzionali. Di quanto avvenuto in occasione della gara casalinga contro il Milan, ne hanno parlato tutti i giornali nazionali ed è già qualcosa di rilevante, è accaduto qualcosa fuori dal mondo, tutti si sono resi conto che si era verificato un episodio indecente, quel giorno a Genova è accaduto qualcosa che si pensava non potesse mai avvenire”.

Iniziative di solidarietà: “Cogliamo l'occasione per ringraziare l'intera tifoseria per il supporto nei confronti di Montoggio e dell'intera popolazione vittima dell'alluvione, purtroppo si è ripetuto quanto avvenuto nel 2011. Rientra nelle nostre corde, fa parte del nostro dna dare una mano a chi ha più bisogno. Un gruppo, essendo un punto di aggregazione, ha la capacità di raccogliere maggiori fondi rispetto al singolo cittadino, tanti individui si riconoscono in un gruppo. Andiamo allo stadio per sostenere sempre la Sampdoria e dare una mano agli altri, siamo sempre attivi nel sociale, come dimostrato anni fa già dalla solidarietà dimostrata nei confronti della Bosnia”.

[FONTE: Sampdoria News]

 

 

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