Empoli e Parma per sempre amici! PDF Stampa E-mail
Martedì 25 Novembre 2014 10:23

Sono passati trent’anni da quella domenica di novembre in cui si suggellò quella che sarebbe diventato il nostro gemellaggio più longevo.

 

 

All’epoca, i gemellaggi nascevano per i motivi più disparati, dall’odio comune verso una terza tifoseria piuttosto che da un’esperienza condivisa come un viaggio in treno o un incontro casuale durante una trasferta, e la maggior parte di queste amicizie erano spesso “riservate” ai direttivi dei rispettivi gruppi. Col passare degli anni, il concetto di gemellaggio si è evoluto nella storia Ultras, fino ad assumere le sembianze di quello che oggi vediamo nella maggior parte delle curve italiane e non. Tuttavia è sbagliato considerare l’evoluzione del nostro rapporto con i fratelli empolesi esclusivamente un fatto fisiologico, dovuto al cambiamento dei tempi e dei modi di vivere le amicizie. C’è sempre stato qualcosa in più, qualcosa che non si può spiegare in quattro righe e che dev’essere vissuto per poterlo comprendere. Tante, tantissime, sono le somiglianze tra il nostro modo di vivere ed il loro, dall’organizzazione della Sede e delle trasferte al modo di tifare e di andare allo stadio. Casa nostra è casa loro e viceversa, nel vero senso della parola. Quante volte siamo stati ospiti a Empoli, non solo presso la loro sede, e quante volte qui a Parma abbiamo passato assieme i momenti più belli della nostra storia Ultras. Se si pensa poi a quanto i ragazzi che non ci sono più tenevano a questo gemellaggio, il Bagna, Emiliano, ci sarebbe da scrivere un libro a parte. Essere ultras è per noi anche questo e lo si vede soprattutto nei momenti più tristi. Per noi l’appuntamento a Empoli per il Torneo di fine anno in onore di Emiliano è un motivo di orgoglio a cui il Gruppo non rinuncerebbe mai. Nessuno può dimenticare al funerale del Bagna, dove erano presenti ultras di tutta Italia i ragazzi di Empoli che raggiunsero Parma in pullman, o la prima trasferta dopo Torino di quel maledetto 2008 dove presenziammo in Maratona al fianco dei nostri fratelli. Gesti come questi non verranno dimenticati e sicuramente sono stati fondamentali per rendere questo gemellaggio stabile e duraturo nel tempo. L’ospitalità dei fratelli Empolesi è sempre stato il loro forte, permettendo anche ai ragazzi più giovani di sentirsi a proprio agio anche alla prima trasferta con i gemellati. A proposito dei più giovani, una grande esperienza vissuta al loro fianco in tempi recenti è stata nella stagione 2011/2012 quando andavamo a Siena, senza tessera. Siamo stati ospiti da loro per il week end, mentre si faceva la spola in macchina da Siena a Empoli per cercare di recuperare i biglietti nei modi più disparati, attraverso strade scoscese della campagna toscana, tra salite e discese affrontate anche su due ruote con relativo rischio di ribaltamento! Per l’onore di cronaca nei ragazzi più giovani del Gruppo il gemellaggio è stato vissuto nel primo periodo con i Rangers prima del loro scioglimento, con i quali avevamo in comune l’età che sicuramente è un aspetto non di poco conto; al contrario per i più vecchi del Gruppo l’amicizia è nata e si è consolidata con i Desperados in passato. Per tutti quelli che hanno vissuto la Curva a Parma, questa amicizia è stata ed è tutt’ora una pietra miliare, una certezza, un motivo di vanto che neanche il tempo potrà mai cancellare. Dopo sei anni di loro immeritata militanza nella categorie minori, finalmente abbiamo l’onore di incontrarci in una partita di cartello, per vivere quella che dev’essere la NOSTRA giornata. Oggi, in Curva, dobbiamo dare il massimo, dobbiamo gridare a tutti il nostro orgoglio, anche per chi ci guarda da lassù, perché sicuramente avrebbero voluto così.

Empoli e Parma, per sempre amici!

 

Partita tra Boys e Desperados per festeggiare i 30 anni di gemellaggio