Gli ultrà dello Spezia nel fango a Carrara: vanghe e stivali per aiutare i cugini PDF Stampa E-mail
Mercoledì 12 Novembre 2014 10:06

Nel fango di Marina di Carrara la rivalità sportiva lascia il posto alla solidarietà, spontanea e quindi ancor più sincera: gruppi di ultras dello Spezia, alcuni con sciarpe e felpe bianconere - si sono portati ieri mattina nelle zone più colpite dall’esondazione del torrente Carriona, passando la giornata a vuotare secchi e spalare melma in negozi, bar, magazzini e case private.

 

 

Arrivati alla spicciolata, qualcuno nei giorni precedenti aveva avuto contatti e richieste da parenti e amici apuani, i fedelissimi ma anche generosissimi si sono sparpagliati nelle vie attorno alla centrale piazza Menconi, cercando di dare una mano concreta agli abitanti della zona, rimasti fino a l’altro ieri senza luce.

E, di fatto, impediti a riprendere la vita normale, al lavoro come a scuola, non tanto per il mantenimento dell’Allerta 2 ma per l’impossibilità di accedere ai garage dove sono custodite le auto, o di raggiungere i mezzi pubblici a causa dell’acqua ancora troppo alta nelle strade, soprattuto nella zona alle spalle del porto mercantile. Fatti, non parole: con secchi, badili e pale “spingiacqua” i tifosi spezzini si sono meritati i ringraziamenti degli abitanti, e l’apprezzamento di un gruppo di ultras carraresi, che più volte hanno offerto da bere ai “nemici” di mille derby. Di un drappello di spalatori facevano parte Liviana Ratti, anima dell’Orgoglio Spezzino, insieme a lei altri ultras della Curva Ferrovia, tra cui Federico Figoli, Matteo Micheli, Claudio Rotola e Roberta Lucchi.

«Ci siamo dati appuntamento su FB – commenta Liviana – e siamo tornati via che faceva già buio. Come al solito ci siamo messi a disposizione di chi aveva più urgente necessità, ad esempio appena arrivati abbiamo ripulito dal fango un’oreficeria in piazza Menconi, poi abbiamo liberato dal fango una stanza in un’appartamento, dopodiché ci siamo spostati a Marina vecchia, dove in un magazzino di una lavanderia abbiamo trovato l’acqua talmente alta da doverla estrarre a secchiate. Nel negozio attiguo non che la situazione fosse tanto meglio: i capi di abbigliamento erano zuppi e la titolare della lavanderia era ovviamente disperata, perché era tutta roba dei clienti».

Altri tifosi di Spezia sono andati a dare una mano nella chiesa di piazza Menconi, per Andrea Albericci, insieme all’amico Marco Rossi non è certo una novità: «Preciso che tifo Spezia ma sarei venuto a Carrara in ogni caso, così come sono stato in Val di Vara nelle Cinque Terre dopo l’ultima devastante alluvione. A Carrara ho trovato tanta solidarietà tra la gente del posto, e penso che se le condizioni meteo miglioreranno, già dai prossimi giorni la situazione potrebbe rientrare nella normalità».

È probabile che oggi altre squadre di volontari si porteranno sul territorio apuano per continuare l’opera di bonifica, magari sotto il coordinamento della Protezione civile che ha la sua base a Carrara fiere. «Abbiamo lavorato sodo in via Dante, Carrara la situazione è grave ma per fortuna non distruttiva come nell’alluvione che aveva devastato Pignone, Borghetto, Brugnato o Vernazza».

[FONTE: Il Secolo XIX]