Juventus-PARMA (09-11-2014): Resoconto più foto del Gruppo PDF Stampa E-mail
Lunedì 10 Novembre 2014 10:07

Juventus-PARMA (7-0) H.15:00

Juventus-Parma è una partita che non ha bisogno di presentazioni, perché come tutti sanno (a partire dagli anni ’90) dopo la Reggiana il nostro primo nemico è la Vecchia Signora; status che si contende con il Bologna, ma in questa stagione i rossoblu sono in B per cui al momento non fanno testo più dell’odio che già esiste.

 

 

Si gioca alla domenica alle 15 quindi si parte in mattinata per raggiungere Torino facendo una doverosa sosta all’autogrill Crocetta (dove sono presenti anche i Danè con il Centro Di Coordinamento) per ricordare un nostro fratello, il Bagna, tragicamente scomparso nella stessa trasferta di sei anni fa; c’erano anche degli ospiti non invitati, chissà cosa avremmo potuto combinare! Sui due pullman l’aria è di festa, siamo carichi, si canta e si beve, speriamo che sia una partita combattuta, non ci illudiamo di vincere in maniera secca, ma vogliamo che il Parma lotti su ogni pallone. Al casello di Torino veniamo incolonnati dalle forze dell’ordine che ci scortano fin dentro al parcheggio del settore ospiti, l’aria è tesa quanto basta nel tragitto cittadino e soprattutto nelle vicinanze del nostro settore dove sono presenti i normali tifosi juventini che fanno gesti ed abbaiano mentre i pullman fanno manovra. Sul posto troviamo anche la compagine milanese e quella dei tifosi crociati del sud, che chiaramente non si sono fatti mancare quest’importante trasferta. Quando entriamo, durante la perquisizione ci vietano l’ingresso degli scotch e dei due-aste, i primi perché potremmo lanciarli (?!) e dato il loro peso potrebbero ferire qualche malcapitato, i secondi proprio perché ci sono le “aste” (tuttavia le bandierine entrano), siamo purtroppo abituati da anni a sentirci dire queste cose, ma ci proviamo lo stesso anche se pensare che il buonsenso sia presente o aumenti nella testa di questi cani da guardia è cosa vana. Nel settore ci disponiamo tenendo gli stendardi in mano nella prima fila ed alziamo le bandierine per creare colore mentre la nostra voce si leva alta a sostegno degli undici in campo e ricordando quanto disprezziamo i bianconeri. In totale nel costosissimo (30 euro alla faccia di riportare le famiglie allo stadio!) settore ospiti dello Juventus Stadium siamo in 300. Tra noi è presente un Boys che in settimana ha finito di scontare la diffida e che non ha voluto mancare a questa trasferta: bentornato Simone! Guardando gli altri settori notiamo che la Curva Sud è abbastanza piena (sono presenti tutti gli striscioni dei Gruppi nelle vetrate inferiori e superiori, fatta eccezione per quello dei Drughi), ci sono dei vuoti nelle tribune, tuttavia il popolo della Juve assiepa numeroso la propria casa, apparendo però a tratti (anche durante la partita) come un automa che segue alla lettera ciò che dice lo speaker, alzandosi e sedendosi a comando. Il nostro sostegno verso i giocatori e la maglia che indossano è forte e vivo, cantiamo scandendo i battimani, abbracciati e saltando, ma la prima delusione arriva presto, al 24’ è Llorente a bucare la nostra porta seguito poco dopo da Lichtsteiner e poi ancora da Llorente; così si chiude il primo tempo. Siamo a metà della gara e già perdiamo per 3-0, ma lo spirito disfattista non ci appartiene,  quindi all’inizio del secondo tempo la nostra voce riprende a farsi sentire, ma Tevez ci castiga ancora al 5’ e 13’ minuto ed ora sono cinque i gol che gravano sulle nostre possibilità di ottenere un risultato positivo. Sfoghiamo la nostra rabbia contro i bianconeri e cantiamo a squarciagola la nuova canzone “Granata che bruci sul divano…” per tutto il tempo seguente, abbracciandoci e sventolando le bandierine, perché anche se non riusciremo a vincere vogliamo dare un’ottima prova del nostro apporto, sugli spalti vogliamo vincere noi, soprattutto vedendo che la Curva di casa nonostante vinca non si sgola e gioisce. Il nostro entusiasmo viene però smorzato da un fattaccio che si verifica nell’ultimo quarto d’ora quando uno dei nostri scivola accidentalmente da uno scalino e rovina in terra di faccia, subito viene soccorso, prima da noi e poi dalla Croce Rossa che valutata la situazione decide di portarlo fuori e successivamente all’ospedale; in tutto questo il Parma subisce altri due gol ad opera di Morata (31’ e 43’) e la sua sconfitta è completa. I giocatori vengono spontaneamente sotto il settore, ma non ricevono altro che un tenue saluto al limite dell’indifferenza (da parte nostra) e qualche insulto da alcuni tifosi esasperati; atteggiamenti di questo tipo non sono mai stati nel nostro stile, ma dopo tutto quello che ci si è detto e successo come dargli, al momento, torto? Defluiamo verso i pullman e poi ripartiamo alla volta di casa (viaggio che scorre tranquillo dall’inizio alla fine), con l’amaro in bocca e la mente al nostro fratello trattenuto in ospedale per gli accertamenti medici del caso (fortunatamente non risulterà essersi ferito in maniera gravissima). Al termine di una giornata come questa l’unico pensiero è riassumibile in uno dei nostri motti: “Con il Parma nel bene e nel male”, la nostra posizione è come sempre chiara ed a supporto della squadra, tuttavia ora non abbiamo più niente da dirci, servono i fatti ed alla svelta, i crociati devono riacquistare il rispetto dei tifosi, perché a Torino la maglia non è stata onorata in quanto un sconfitta così non se la meritava nessuno.

 

BOYS PARMA 1977! CURVA NORD MATTEO BAGNARESI!