Piove, ma l'Ultras non si muove. E l'ombrello del tifoso non entra! PDF Stampa E-mail
Martedì 02 Novembre 2010 17:40

Ormai noi, che giriamo gli stadi da anni, siamo abituati a tutto o quasi. Ne abbiam viste e subite talmente tante che se non ci spingesse un’irrazionale passione per i gradoni delle curve, per la maglia del Parma Calcio, e il senso di appartenenza al nostro Gruppo avremmo già appeso la sciarpa al chiodo da anni.

Con tutte le imposizioni, i divieti, i doveri senza diritti, stanno facendo perdere la pazienza, ma soprattutto la voglia anche al più romantico dei tifosi.Un papà con i suoi figli: ma l'ombrello resterà fuori Così arriva il turno di Parma-Chievo nel bel mezzo del “ponte dei morti”, il meteo non è clemente, e già sai che ci sarà poca gente allo stadio, anche in Nord (ma Maroni dirà il contrario…). Niente di nuovo, è stato così anche l’anno scorso, e certo anche se c’era chi predicava che doveva fare la Tessera a tutti i costi perché “senza il Parma non posso stare”, bastano due gocce, una brutta classifica e una partita così così che la gente si dilegua. Così, noi pochi, ci mettiamo due impermeabili e andiamo al Tardini, sperando di vedere almeno una vittoria. Ci beviamo una birra e facciamo due chiacchiere prima di entrare, quando sentiamo gente urlare e lamentarsi. Diamo un’occhiata e non c’è la fila (ovviamente), allora ci avviciniamo alle grate della zona pre-filtraggio e notiamo che gli steward sono agitati e bloccano gli ingressi, e capiamo da dove arrivano le urla. C’è un signore distinto, sui 45 anni, che a gran voce insiste per poter entrare con l’ombrello, per non far bagnare i suoi due bambini piccoli, portati a vedere il Parma da Busto Arsizio. Hanno l’abbonamento, hanno la Tessera del Tifoso, ma non c’è niente da fare: gli ombrelli con la punta (?!?) non entrano. Gli steward e la raccolta di ombrelli.E’ allora che notiamo decine di ombrelli sequestrati, appesi alla finestra. Qualcuno di noi rimane a vedere e la scena si ripete con gente di una certa età, più che altro, che non si vuole bagnare, che si mette ai lati della curva. Il culmine dell’assurdo arriva quando a un ragazzo diversamente abile, un ragazzo spesso presente al seguito dei Crociati, viene sequestrato l’ombrello. Più che rabbia c’è incredulità, ma due funzionari sono marmorei: con l’ombrello non entra nessuno. La gente si lamenta, noi facciamo un paio di cori, chiedendo più che altro a cosa sia servita la Tessera del Tifoso che doveva combattere la violenza, riservare ingressi agevolati e meno controlli a chi la sottoscriveva, “fidelizzare” i tifosi e riportare le famiglie allo stadio. Vorremmo chiedere a quel papà coi due bambini quanta voglia ha di riportarli allo stadio… Arrivano le Forze dell’Ordine, si schierano con caschi e manganelli (Perché? Per chi? Per cosa?), arriva Stefano Perrone, responsabile della sicurezza del Parma, che dice che le norme prevedono questo ecc ecc. Norme, leggi, bla bla bla…e il buonsenso? Dov’è finito??? Tutte queste prepotenze, condite con un buon e sano “preparato” di arroganza, da parte degli steward, non fanno altro che allontanare la gente dagli stadi! Siamo ultimi in classifica e dobbiamo dire, che si impegnano parecchio per far stare a casa i tifosi! Più che buonsenso, controsenso: decine di tifosi del Chievo, nel Settore Ospiti, guarderanno la partita con il loro bell’ombrello, così come i tifosi degli altri settori dello stadio! Fateci capire: siamo tifosi differenti e perciò abbiamo il diritto e il dovere di bagnarci quando piove? Ormai è ora di entrare, finiscono anche i nostri cori. Tre cori non sono una protesta: fondamentalmente, per cosa dovevamo protestare? Noi gli ombrelli non li avevamo, al massimo qualche bandiera, noi siam entrati tranquillamente, col biglietto, senza Tessera.Settore ospiti: ombrelli in vista! Ma non per questo accettiamo e stiamo zitti su queste cose, anche quando non toccano noi in prima persona. Qui si parla soprattutto di mancanza di rispetto, da parte di steward che fanno i leoni (o almeno ci provano…) i duri, verso persone diversamente abili e anziani. A noi queste cose non piacciono, ci hanno sempre dato fastidio, per noi lo stadio è di tutti! E tutti devono avere il diritto e la libertà di entrare, anche quando piove… anche con il proprio ombrello! Invitiamo però chi ha subito questi disagi, chi si è sentito raccontare delle palle e ha sottoscritto una Tessera inutile, a farsi sentire, ad alzare la voce una buona volta. Anche con chi cerca di raccontare storie e sviare la verità, chi preferisce inventarsi domeniche di tensione invece che parlare di questi piccoli, ma gravi, disagi.

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Dalla parte del tifo e dei tifosi tutti.

Gli ombrelli sequestrati

...Ma il capo steward potrà ripararsi dalla pioggia...

Cosa ci vieteranno la prossima volta?