Presunta aggressione ai giocatori del Genoa a Pegli, tutti assolti i tifosi PDF Stampa E-mail
Domenica 01 Giugno 2014 09:48

Per la presunta aggressione ai giocatori del Genoa nello spogliatoio di Pegli nel gennaio 2012, nonostante il pm avesse chiesto di condannare a 1 anno e 6 mesi i tifosi accusati, il giudice ha assolto tutti gli imputati.

 

 

S. A. e P. P. sono stati assolti perché non ci sono elementi di prova sul fatto che si trovassero effettivamente a Pegli quel giorno. Per F. F., N. C. e P. T., invece, l’accusa è stata derubricata da violenza privata a violazione di domicilio. Reato quest’ultimo per il quale non si può procedere d’ufficio ma per querela, e non essendo stata presentata nessuna denuncia, il giudice ha deciso per il non luogo a procedere.

In aula tutti i giocatori e dirigenti ascoltati hanno smentito di aver subito l’aggressione. Anche se alcuni di loro in precedenza avevano fornito una versione differente.

Fra questi l’ex difensore rossoblù, oggi al Chievo, Dario Dainelli che agli uomini della Digos aveva raccontato l’aggressione di una quarantina di ultrà nei confronti dei rossoblù: «Fecero irruzione nello spogliatoio e ci chiusero dentro uno stanzino. Eravamo venticinque,ci minacciarono e ci offesero».

Il fatto sarebbe avvenuto alla presenza, tra gli altri, del ds Stefano Capozucca. Dainelli ha spiegato pure che una parte della tifoseria rossoblù non lo amava particolarmente perché era un ex della Fiorentina, ma soprattutto perché aveva avuto espressioni positive nei confronti della Sampdoria.

Tanto che prima di un derby decisivo per la possibile salvezza dei rivali, secondo Dainelli, i tifosi intimarono a lui e ad altri giocatori di «fare il proprio dovere» per «spedire “quelli” (della Sampdoria) in serie B. A Genova infatti circolava la leggenda metropolitana di come noi volessimo aiutare la Samp durante il derby per non farla retrocedere. Non era vero niente e il risultato sul campo lo ha dimostrato». Il Genoa vinse 2-1 con un gol di Boselli nei minuti di recupero.

[FONTE: Il Secolo XIX]