Boys Giovani crescono PDF Stampa E-mail
Martedì 08 Aprile 2014 09:56

Sono Davide, e volevo parlare di come vivo le trasferte al fianco dei BOYS 1977. Seguo il Parma da quando ho sei anni, da piccolo andavo sempre in tribuna o nei distinti, ma non riuscivo a togliere gli occhi dalla curva nord, e mio padre spesso mi diceva "cosa stai guardando Davide? stanno giocando, guarda la partita", ma era più forte di me, ero sempre più affascinato dai cori, dai fumogeni, dalle coreografie.

 

 

All'età di undici anni decisi assieme a mio padre di fare l'abbonamento in curva nord, e l'anno scorso feci la mia prima trasferta assieme ai Boys, era un Sampdoria-Parma, unica partita della stagione in cui fu concesso anche ai tifosi non dotati di tessera del tifoso (provvedimento assurdo) di approdare nel settore ospiti, anche a causa del fatto che la nostra tifoseria è gemellata con quella blucerchiata. Quest'anno i Boys sono tornati a colorare i settori ospiti di gialloblù (con l'adesione all'away card), ed io, assieme a mio padre, ho seguito il parma a Bergamo, al Mapei Stadium, a San Siro e allo Juventus Stadium, sempre in pullman (a parte a Reggio, dove siamo andati in treno). Quella di Reggio Emilia è stata la trasferta più bella, lasciando da parte il risultato. Ci siamo radunati in massa in stazione alle 10:00/10:30, il treno è arrivato verso le 11.30, e il tempo è volato, in un batter d'occhio eravamo già in stazione a Reggio, ad aspettarci c'erano i pullman, diretti verso il Mapei Stadium, durante il tragitto cori fino a perder la voce, ancora prima di entrare nel settore ospiti, approdati all'interno dello stadio sono subito iniziati gli sfottò ai cugini teste quadre, la partita è finita nel migliore dei modi, 1 -0 per noi (gol di Parolo), e durante il ritorno, festa e goduria. Prima di partire per ogni trasferta già dal ritrovo in sede, si può percepire la voglia di partire e di far festa. Certa gente potrebbe pensare che nel pullman si faccia qualche coro e stop, ma non è affatto così, nel pullman coi Boys è una continua baldoria. Durante il viaggio, mi diverto sempre molto con loro: inni, fermate in autogrill, cori inventati sul momento, birre e fumo (anche se io non bevo e non fumo). Ho sempre desiderato vivere trasferte insieme al gruppo Ultras di Parma, e sin dalla prima volta in cui son salito su quel pullman ho capito quanto sia unito questo gruppo, si conoscono tutti, e tra di loro si scherza molto. La cosa che più mi ha colpito, è il modo con cui il gruppo mi faccia sentire ogni volta uno di loro, ho fatto amicizia con alcuni ragazzi, mi sono sembrati simpaticissimi, parlare con loro senza ridere per una battuta o per una frase ironica è quasi impossibile. Ad un certo punto del ritorno dalla trasferta di Milano un ragazzo del gruppo mi ha chiamato per andare a suonare la samba con loro, impresa difficilissima, io sono andato ed ho cercato di suonarla al mio meglio, usando un tavolino come tamburo, ma dato che dovrei fare ancora un po' di pratica ho lasciato proseguire il sambaiolo. Poi, una ragazza mi ha proposto di lanciare un coro a mia scelta, io ero emozionatissimo, ho preso fiato . . . . "Chi siamo noi?" e il pullman "I Boys! ", mi sono sentito al settimo cielo, ero carichissimo, dopo di che abbiamo proseguito a intonare cori dopo una vittoria schiacciante sui rossoneri. Questi dei ragazzi del gruppo, sono piccoli ma grandi gesti, ti fanno sentire uno di loro a tutti gli effetti. La prossima trasferta sarà quella di Bologna in treno, ed ho già la testa a quel derby, senza nulla togliere alla partita casalinga contro il Napoli. Da quando vado in curva nord (da quattro anni, mancando solo tre partite), il mio modo di svegliarmi la domenica mattina è totalmente diverso da prima, mi sveglio pensando già ai cori e ai tamburi della nord, alle avventure che passerò con i miei due "compagni di tifo", Simone e Alessandro, allo sfottò con la tifoseria avversaria. quando entro in curva, mi sento un leone, niente mi può fermare, 90 minuti a cantare per la squadra della mia città al fianco dei miei compagni tifosi gialloblù non me li toglie nessuno, perchè il Parma Calcio è la mia unica fede. Chiudo invitando la gente di Parma a seguire i crociati (quando si può) anche fuori casa, perchè i ragazzi han bisogno del nostro tifo, avanti gente di Parma, tutti in trasferta! AVANTI BOYS, AVANTI CURVA NORD!

 

Parma-Catania 24-02-2013