Se non ora...quando? PDF Stampa E-mail
Lunedì 24 Marzo 2014 11:09

Mentre scriviamo queste parole, siamo ancora inebriati da una giornata tanto incredibile quanto indimenticabile, e ci chiediamo: sogniamo o siam desti? E la risposta non può essere che una: quello che è successo e sta succedendo è tutto vero, ed il Parma è il vero protagonista!

 

 

Espugnare San Siro, nel muso a Galliani (anche se per poco tempo perché alla fine del primo tempo, a onor del vero, è battuto in ritirata) è una di quelle soddisfazioni che non capitano tutti i giorni! Bravo Adriano, questo è ciò che merita la tua squadra di fenomeni di marketing buoni solo a vivere di glorie passate! Non è tanto questa comunque la vera essenza di quello che sta accadendo, quanto piuttosto che al momento siamo quinti in classifica, soli, con sedici risultati positivi consecutivi, con un organico che fa impallidire (è proprio il caso di dirlo) il ricordo del Parma di Prandelli! Davvero, un ottimo team…basterebbe poco tuttavia per fare quel passo in più che potrebbe scrivere un pezzo di storia del Parma: trasformarsi da semplice “pedina” di una società a vera e propria bandiera cittadina. Nei giorni scorsi si sono lette alcune dichiarazioni del presidente Ghirardi relative al Mister Donadoni: ” "Spero resti con noi, ma se arriva una proposta importante. . . ", e ancora “Ghirardi esalta Donadoni: " Gli auguro di andare in una grande squadra, ma tra un anno". Per quello che abbiamo vissuto noi, in questi 36 anni di Parma Calcio, siamo pronti a scommettere che se il mister decidesse di sedere dieci anni sulla panchina crociata, invece che spegnersi come un fuoco di paglia allenando una “Big”…beh, al posto di Garbialdi in piazza ci sarebbe la sua di statue! Scherzi a parte, basti guardare oltre manica l’esempio lampante di Sir Fergusson o Wenger, vero lato positivo del modello Inglese, troppo spesso esaltato per altri aspetti che sono tutt’altro che degni di lode. Stessa cosa vale per i giocatori in campo e perché no, per gli elementi societari. Se per esempio Cerri giocasse sempre nel Parma? Chi lo sa, magari ne esce un nuovo Sandro Melli, o Fausto Pizzi! Questo è quanto un tifoso dovrebbe trasmettere giorno dopo giorno alla squadra che ama, passione, sacrificio e amore per la maglia che si indossa! E per farlo, il primo passo è quello senz’altro di seguire e sostenere la compagine crociata anche in trasferta. In campo ce la stanno mettendo tutta, sta ora a noi fare il resto se vogliamo tornare ad avere una squadra di campioni “parmigiani”. Siamo onesti, quant’è che non si godeva così? D’accordo che il passato ci ha insegnato a non peccare di superbia, poiché la delusione è dietro l’angolo, però è anche vero che con la stessa veemenza con la quale la Curva è abile a contestare, dovrebbe anche essere in grado di sostenere la squadra quando vince! Vogliamo mantenere le distanze da sterili polemiche, poiché in un momento come questo serve a molto poco farsi la guerra, ma occorre piuttosto remare tutti, dal primo all’ultimo, nella stessa direzione. In quest’ottica, per chi non l’avesse ancora notato, stiamo per affrontare la parte più difficile del campionato, ovvero nell’ordine: il Genoa in casa, la Juve a Torino, La Lazio e la Roma all’Olimpico (tre trasferte consecutive! ), infine il Napoli e poi il Bologna fuori casa! Dobbiamo stringere i denti, e zaino in spalla salire sul pullman a sostenere i nostri cominciando dalle tre trasferte successive a questa domenica. . .Si gioca, si lotta, ci si diverte e si vince, cosa stiamo aspettando? Più bello che vedere la squadra del cuore suonarle a mezzo campionato, cosa c’è? Andiamo in trasferta, tutti uniti, dev’essere una marea gialloblu! Del resto…SE NON ADESSO, QUANDO? CARICA CURVA NORD

 

Milan-PARMA stagione 2013-2014