Modello Inglese: tre condanne dopo gli scontri di Shrewsbury PDF Stampa E-mail
Venerdì 14 Febbraio 2014 17:50

Visto che i nostri giornalisti hanno il riflesso condizionato di mettersi a 90 gradi ogni qual volta si parli del cosiddetto “modello inglese”, prontamente vi proponiamo notizie che arrivano da Oltre Manica che ne sbugiardano i servilismi intellettuali.

 

 

Dallo “Shropshire Star”, quotidiano locale appunto dello Shropshire e del Galles, apprendiamo della condanna di tre uomini coinvolti in alcuni scontri con la tifoseria rivale avvenuti nel centro di Shrewsbury nell’ottobre 2012. Potremmo star qui a contro-zampognarvi la pazienza sul falso mito della lentezza della nostra giustizia e della celerità di quella altrui, ancor più spietatamente veloce quando deve colpire i “teppisti da stadio”, ma ci limitiamo solo ad aggiungere che le tre condanne sono tutte con il beneficio della pena sospesa.

I tre, un uomo di 51 anni, suo figlio di 28 ed un altro di 26, sono stati immortalati dalle telecamere a circuito chiuso mentre prendevano inequivocabilmente parte agli scontri.  I tre condannati, tutti provenienti da Walsall, sono stati visti tirare pugni, provocare gestualmente e colpire ripetutamente i tifosi rivali durante gli scontri tra gruppi di sostenitori dello Shrewsbury Town e del Walsall, appunto.

Il giudice della Corte della Corona di Shrewsbury ha definito questi incidenti di “una gravità inaudita”.

Il 26enne è stato condannato a 30 settimane di detenzione con pena sospesa per due anni e dovrà completare 200 ore di lavoro sociale non retribuito, osservando una sorta di coprifuoco monitorato per 12 settimane. Dovrà pagare 800 £ per le spese processuali e per cinque anni ha il divieto di assistere a partite di calcio.

I due padre e figlio sono stati condannati a 20 settimane di detenzione con pena sospesa per 12 mesi con ordine di assolvimento di 200 ore di lavoro sociale non retribuito. Entrambi dovranno pagare 500 £ per le spese legali ed avranno divieto per quattro anni dallo stadio.

La Corte ha affermato che i tre erano tra le 30 persone accusate in relazione alle violenze di cui in 26 erano già stati condannati, mentre un uomo resta ancora in attesa di giudizio. Dalle ricostruzioni processuali si è stabilito che gli scontri avvenirono in prossimità dello “Shrewsbury Hotel” e del pub “The Kings Head” in Mardol e Smithfield Street intorno alle 13:00 del 14 ottobre 2012.

I tre condannati, sentiti dalla corte, si erano dichiarati tifosi occasionali di calcio che non seguivano assiduamente e che per l’occasione si erano recati in trasferta con un pullman organizzato, finendo coinvolti loro malgrado negli scontri solo per aver bevuto un po’. Il “terzo”, pur avendo alle spalle una lunga storia di violenza ed aggressioni, ha dichiarato di essere stato aggredito da un tifoso rivale e di essersi semplicemente difeso, mentre il “figlio” ha sostenuto semplicemente di essere intervenuto a protezione del padre trovatosi di fronte ai tifosi dello Shrewsbury Town.

Matteo Falcone

[FONTE: Sport People]