“Ultras ascolano fu aggredito da Questore e si difese”: assolto per il reato di resistenza a p.u. PDF Stampa E-mail
Sabato 08 Febbraio 2014 11:58

Una sentenza che apre le porte alla versione degli ultras piceni e di Giorgio Ferretti, difeso dal combattivo avvocato Felice Franchi, che ha sempre sostenuto di essere stato aggredito dagli agenti di polizia.

 

 

Sentenza clamorosa nel processo a carico del ventisettenne ultras marchigiano Giorgio Ferretti, che doveva rispondere dei reati di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale in seguito ai fatti del 22 Aprile 2011 quando fu arrestato per aver sferrato, secondo l’accusa, un pugno all’allora Questore di Varese Marcello Cardona, oggi a Livorno.
Il Giudice Rossella Ferrazzi ha assolto l’ascolano per il reato più grave di resistenza a pubblico Ufficiale e ha derubricato il secondo capo d’accusa ad “eccesso colposo di legittima difesa” con multa di 200 Euro, pena sospesa e non menzione. Il Pubblico Ministero, Arianna Cremona, aveva chiesto 8 mesi di condanna.

Una sentenza che apre le porte alla versione degli ultras piceni e di Giorgio Ferretti, difeso dal combattivo avvocato Felice Franchi, che ha sempre sostenuto di essere stato aggredito dagli agenti di polizia. In effetti la sentenza del giudice, nell’utilizzare la legittima difesa, implica giuridicamente che ci sia stata un’aggressione nei confronti di Ferretti, che sferrò il pugno per difendersi.

La sentenza ha del clamoroso se si considerano le parti in oggetto. Con coraggio il Giudice ha fatto intendere che la massima autorità cittadina di ordine pubblico avrebbe aggredito un tifoso dell’Ascoli senza averne diritto. In effetti Ferretti aveva denunciato a sua volta il Questore di Varese, in un processo parallelo, tutt’ora in corso, riferendo percosse, insulti e sputi ricevuti da Marcello Cardona. La procura ha chiesto due volte l’archiviazione, ma i Gup, per due volte hanno accolto le opposizioni, intimando di proseguire nelle indagini. E la sentenza di ieri pare dare credito a Ferretti e ai giudici delle udienze preliminari ribaltando totalmente la versione dei fatti raccontata fino ad oggi.

Una piccola rivincita per il tifoso Piceno, costretto a stare lontano dagli stadi da un DASPO di 5 anni.

[FONTE: Vivere Ascoli]