La deriva del calcio schiavo della tv PDF Stampa E-mail
Mercoledì 11 Dicembre 2013 18:58

Si gioca di notte, il 5 gennaio, a Torino, con le lame d’acciaio al posto dei tacchetti. Già, ma Juve- Roma mica puoi pensare di venderla di pomeriggio come una partita normale. E poi tanto lo Juventus Stadium si riempie lo stesso. Funziona tutto così, da anni, da quando il calcio ha venduto anche le mutande (i mutandoni, viste le temperature) alle tv. Di notte a Bologna per Bologna-Lazio l’11 gennaio, a Reggio Emilia il giorno dopo per Sassuolo-Milan, a Milano ancora il giorno dopo per Inter-Chievo di nuovo a Torino il 18 per Juve-Sampdoria, a Milano il 19 per Milan-Verona.

 

 


In questa lunga, assurda e gelida scia di partite notturne possiamo metterci anche l’ottavo di finale di Coppa Italia, Juve-Avellino del 18 dicembre (ore 21, un quarto d’ora in più così la tv può imbottirla con altra pubblicità): nel folle dicembre-gennaio che ci aspettiamo a vivere questa partita è il simbolo dell’incapacità di programmazione che appartiene ai vertici del calcio italiano. L’Avellino è una squadra di Serie B, in piena corsa per la promozione, a cui la Lega sta cercando di rovinare la stagione. Il suo programma di dicembre prevede: il 15 trasferta a Trapani, il 17 ad Avellino la partita della Under 21 di B con tre difensori irpini già convocati, il 18 Juve-Avellino (non alle 15, orario che a qualche tifoso campano poteva pure andare bene, ma alle 21), il 21 Avellino-Modena, il 26 Reggina-Avellino, il 29 Avellino-Padova. Ma in Lega scherzano? E scherzano pure quando spalmano a gennaio, unico mese senza le coppe europee, tutta la Coppa Italia? Dal 5 al 29 gennaio, si giocherà 15 giorni su 24. Dentro c’è anche la possibilità che le due squadre più forti della stagione, Juve e Roma, si incontrino due volte, fra campionato e Coppa Italia, in 16 giorni. 

Non sono stati ancora annunciati tutti gli orari degli ottavi e dei quarti di Coppa Italia, ma si fatica a pensare che la Rai (col beneplacito della Lega) non decida di mettere almeno una gara (quando se ne giocano due al giorno) di notte. Storie già viste da quando la Lega è diventata la sede ufficiale di Sky, Mediaset e Rai.

[FONTE: Corriere dello Sport]