Stadio negato, 70 tifosi rimborsati PDF Stampa E-mail
Lunedì 25 Novembre 2013 16:45

Causa dal giudice di pace: furono lasciati fuori dai cancelli pur avendo il biglietto Il caso si è chiuso con una transazione per danni materiali e morali il caso dei “senza tessera” ai quali fu impedito di entrare a Firenze

 

 

Settanta tifosi del Cesena verranno a breve rimborsati per non essere stati fatti entrare allo stadio di Firenze per assistere alla gara di calcio tra Fiorentina e Cesena. Persone “maltrattate” dalle forze dell’ordine che impedirono (a questo punto si evince illegittimamente) a tifosi muniti di regolare biglietto di entrare allo stadio Franchi: per poi essere “espulse” da Firenze.I fatti risalgono al 21 novembre del 2010 e fecero discutere. Soprattutto sul fronte delle cervellotiche decisioni prese sulle regole della tessera del tifoso e per stigmatizzare i divieti di trasferta che spesso vengono imposti in maniera difficile da prevedere ed interpretare. In quel caso iniziò la prevendita dei biglietti per la partita. Poi, a metà settimana, si seppe che solo chi aveva la tessera del tifoso avrebbe potuto andare in trasferta. Chi, senza tessera, aveva comunque lecitamente acquistato il biglietto, fu respinto ai cancelli e fu anche inutile il tentativo di manifestare dissenso recandosi in centro a Firenze a vedere la partita in un bar. Perchè la polizia fece allontanare tutti per motivi di ordine pubblico.Il caso è stato portato davanti al giudice di Pace. In 70 si sono sentiti lesi dal quella decisione ed hanno chiesto rimborso e giustizia a più soggetti. Alla Fiorentina ed al Cesena calcio in primis, per non aver saputo gestire la vicenda sotto il profilo comunicativo. A Prefettura e Questura, per aver negato la trasferta slittando a dopo l’apertura della prevendita dei biglietti la decisione, e di riflesso alla “Ticket One” che dopo aver avuto il via libera per la vendita dei tagliandi, non è stata in grado di avvertire (e rimborsare del costo, 10 euro) i possessori di quelli che comunque erano titoli nominali.In 70, tramite l’avvocato Luzi, avevano fatto appello al Giudice di pace per avere soddisfazione.«La nostra è stata e voleva essere una protesta civile contro il sistema cervellotico che regolamenta il calcio - ha spiegato l’avvocato Riccardo Luzi - A questo fine avevamo chiesto danni fisici e morali per la mancata trasferta. Non si tratta di cifre stratosferiche. Ma unendo i ricorrenti la competenza sarebbe stata economicamente maggiore e quindi del giudice monocratico. Con costi e tempi molto più lunghi della causa».I tifosi del Cesena allontanati da Firenze hanno chiesto il rimborso del biglietto, i soldi della benzina spesa per arrivare a Firenze ed il danno morale del viaggio a vuoto e del non aver potuto assistere al’evento. Alla fine, nell’udienza di due giorni fa, non c’è stato neppure bisogno di andare davanti al giudice. Prima dell’ingresso in aula la Ticket One si è resa disponibile ad una soluzione extragiudiziale. I possessori del solo biglietto che non è stato usato per entre allo stadio riceveranno un assegno di 25 euro a quietanza. Chi invece aveva conservato anche il biglietto del pedaggio autostrdale, a dimostrazione di essersi mossi con la propria auto, avrà 50 euro di rimborso.«Cifre simboliche - chiosa l’avvocato Luzi - ma che dimostrano ancora come il sistema della Tessera del Tifoso allora, e più in generale il sistema di divieto delle trasferte per i tifosi, abbia tante crepe».

[FONTE: Corriere Romagna]