Salernitana-Nocerina: ma la tessera del tifoso a cosa serve? PDF Stampa E-mail

Tre interessanti articoli da "resport.net", "vivereascoli.it" e “calcionews24” in merito al derby tra Salernitana-Nocerina. In questi giorni si sono sentite tante voci, tante idiozie a riguardo con “giornalisti” che scrivono e inventano articoli a loro piacimento o per ignoranza o per un loro tornaconto personale. Si è parlato di minacce che però sono state prontamente smentite da altri giornalisti realmente presenti quel giorno, ma ancora una volta l’occasione per sputtanare gli ultras e sbatterli in prima pagina era troppo ghiotta per qualcuno. Questi articoli, invece, mettono ben in evidenza una cosa: perchè ai nocerini è stata vietata la trasferta visto che sono in possesso della tessera del tifoso? Perchè in Italia invece che risolvere i problemi si continua a reprimere e vietare? Perchè i tifosi di calcio (ma ormai possiamo parlare di tifosi di tanti altri sport) vengono trattati come cittadini di "serie b"??

 

 

DERBY DELLA VERGOGNA. Legale tifosi: "Tutta colpa della tessera"


«Il cuore del problema si chiama Tessera del tifoso: se tu crei uno strumento e lo spacci come l'unico valido per andare in trasferta, quando in realtà non serve a nulla, crei un corto circuito». Lorenzo Contucci è da sempre l'avvocato degli ultrà e critica fortemente chi sostiene che la colpa di quanto accaduto ieri in occasione di Salernitana-Nocerina sia soltanto dei tifosi. Contucci ha difeso decine di ultras; della Roma, della Lazio, del Livorno. E in queste ore è stato contattato da alcuni supporters della Nocerina che ieri erano davanti all'albergo dove era in ritiro la squadra. «Volevano sapere come comportarsi - dice - Mi hanno ribadito che non c'è stata alcuna minaccia ma soltanto la richiesta alla squadra e all'allenatore di un gesto eclatante, affinchè venisse alla luce l'intera vicenda». La vicenda è quella della Tessera del tifoso, contro la quale Contucci sta conducendo da anni una battaglia legale. «È evidente che se a questi tifosi, quando sono andati a sottoscrivere la Tessera, fosse stato detto chiaramente che anche con quel documento non sarebbero potuti andare in trasferta, probabilmente non l'avrebbero fatta». Perchè oggi «tutti parlano delle minacce, tutti parlano di tutto ma non del cuore del problema: una tifoseria che ha la Tessera del tifoso non ha potuto assistere ad un derby che mancava da 25 anni». Formalmente non c'è alcuna violazione nella decisione della questura di vietare la trasferta. Contucci lo sa bene e, sottolinea, è proprio questo il problema. «Loro possono fare quello che vogliono con questa legislazione, è chiaro, possono inventarsi qualsiasi fesseria per impedire le trasferte. Ed infatti - spiega - non c'è neanche più obiettività sui fattori di rischio. Ormai si vietano anche le partite di hockey su prato di seconda divisione, siamo arrivati all'estremo per cui per gestire al meglio l'ordine pubblico si è deciso di vietare e di non gestire più nulla». Paradossale, secondo l'avvocato, anche il Daspo che il questore di Salerno vorrebbe dare al pilota dell'aereo che ha sorvolato lo stadio Arechi con la scritta «Rispetto per Nocera e per gli ultras». «È l'ennesima prova dello strapotere di questa gente. In Inghilterra il Daspo viene dato da un giudice mentre qui decide la questura, che è il controllore. Ma chi controlla il controllore? Il provvedimento di Daspo viene dato ad una 'persona pericolosà: io mi chiedo quale pericolosità possa esserci in una persona che guida un aereo con uno striscione». Ma quale potrebbe essere la soluzione del problema, visto che in ogni caso tutti sapevano che la partita tra Salernitana e Nocerina era un incontro a rischio per l'ordine pubblico? «Se si volesse coniugare la sicurezza con la libertà delle persone - conclude Contucci - bisognerebbe tornare ad organizzare le trasferte, consentendo i treni speciali e facendo arrivare i tifosi in tempo allo stadio. Di tutto questo, invece, non si fa più nulla, si preferisce vietare e basta. E questi sono i risultati».

[FONTE: Resport]



Lega Pro, fa parlare il match Salernitana-Nocerina. Ma la Tessera del Tifoso a cosa serve?


Non si placano le polemiche sulla gara tra Salernitana e Nocerina, valevole per l’11ª giornata di Lega Pro Prima Divisione Girone B, quello in cui milita l’Ascoli Calcio. Il match è stato sospeso al minuto 21 dall’arbitro Sacchi di Macerata, per insufficienza del numero minimo di giocatori in campo tra le fila dei Molossi.

Il Prefetto ha considerato la partita a rischio e ha deciso di non far partecipare alla trasferta i sostenitori della Nocerina, per timore di possibili scontri tra le due fazioni, in rapporti non proprio idilliaci. Un “no” mal digerio dagli ultras rossoneri, che si sono presentati in 200 nel luogo del ritiro della squadra chiedendo di non giocare: “O ci siamo anche noi, oppure non dovete esserci neppure voi”. C’è chi assicura che i calciatori siano stati minacciati di morte, chi invece sostiene che l’incontro sia stato pacifico e senza alcuna violenza, fatto sta che la squadra ha costretto l’arbitro allo stop. Non sono bastati i tentativi del Questore di Salerno Antonio De Iesu di far svolgere regolarmente la partita. I Molossi infatti, entrati nel rettangolo di gioco senza riscaldamento, hanno effettuato tutte e 3 le sostituzioni dopo soli 50 secondi e nel corso della gara hanno simulato 5 infortuni.

Da un lato chi urla che per l’ennesima volta hanno vinto i tifosi prepotenti, dall’altra chi non accetta discriminazioni tali da impedire ad un tifoso di seguire i proprio beniamini, ma io voglio andare oltre. Nessuno si è soffermato a parlare del fallimento del sistema calcio. Si, perché seppure è vero che la realtà ultras ha spesso mostrato lati brutali ed arroganti, il circuito calcistico nazionale ha mostrato i suoi limiti.

Il “modello inglese” tanto invocato con la Tessera del Tifoso, non solo non ha dato i suoi frutti ma ha anche alimentato quel clima già di per sé ostile, fomentando maggiormente odio. L’annoso problema della Tessera e della sua utilità, ritorna quindi alla ribalta.

Per quanto possa essere difficile accettarlo, oramai si è abituati ad accogliere il divieto di trasferta per chi non si è piegato al provvedimento restrittivo di Maroni. Quello che in occasione di Salernitana-Nocerina sembra non essere stato digerito però, è l’allargamento dell’impedimento anche ai sottoscrittori. In molti si sono chiesti come questo fosse possibile, dato che la “schedatura” preventiva del tifoso sarebbe dovuta diventare uno strumento di “normalizzazione” del tifo garantendo il pieno diritto di assistere ai match. Probabilmente, nel “pentolone” accusatorio, verranno coinvolti anche coloro che in tutto ciò hanno potere decisionale.

Qualcosa, nel nefasto meccanismo delle proibizioni da stadio, è andato storto, e scommesse, Pay-Tv ed eccessivo circolo di denaro, hanno fatto il resto.

[FONTEVivere Ascoli]


Nocerina, giornalisti presenti al Park Hotel: “Nessuna minaccia di morte”

 

Secondo quanto riportato dalla testata giornalistica online Forzanocerina.it nella mattina di domenica 10 novembre al Park Hotel di San Severino non ci sono state minacce da parte degli ultras eppure fin da subito tutti i media hanno fatto propria questa tesi. Anche gli stessi tifosi con un comunicato hanno smentito questa versione ma nessuno, o quasi, ha voluto interessarsene e sembra che, come afferma anche ForzaNocerina.it, la notizia delle minacce sia “una notizia troppo ghiotta per lasciarsela scappare, che poi sia vera o frutto di fantasia o meglio ancora una distorsione mediatica della realtà, poco importa”.

Ma i giornalisti nocerini, che quella mattina lì c’erano, sono stati chiari e precisano: “Noi questa mattina all’esterno del San Severino Park Hotel c’eravamo e possiamo assicurarvi che nessuno ha minacciato di morte nessuno. È stato semplicemente chiesto al mister e alla squadra un gesto eclatante, che facesse parlare l’Italia intera, un gesto che desse voce all’ingiustizia subita dai tifosi molossi a cui preventivamente e senza alcuna prova d’appello, è stata negata la trasferta dell’Arechi”.

Insomma si continua a dare per certa una versione dei fatti senza che questi siano stati prima accertati e che probabilmente andrebbero per prima chiariti per una corretta informazione.

[FONTE: Calcionews24]