"I reati da stadio: dal daspo alla tessera del tifoso" PDF Stampa E-mail
Martedì 11 Giugno 2013 19:59

Sabato 7 giugno u.s., presso l’Aula Magna della Corte di Appello di Bari, si è tenuto l’interessantissimo convegno dal titolo “I reati da stadio: dal DASPO alla tessera del Tifoso”.

 

La potenza economica e decisionale delle Tv a pagamento hanno messo ormai un’impronta ben definita su quello che era, fino a trent’anni fa, lo stile italiano di vedere la partita allo Stadio la domenica pomeriggio. Da quando nel 1981 i diritti televisivi sono stati messi in vendita, la catena di interessi ha cominciato ad allungarsi fino ad oggi con il monopolio quasi completo su questo sport. Come se non bastasse, a tutto cio’, nel corso degli anni una repressione asfittica ed insulsa ha colpito il movimento Ultras. Si è trattato di un convegno nel quale alcuni Avvocati più sensibili alle tematiche riguardanti i conflitti del calcio moderno ed impegnati in prima linea nella lotta contro la repressione contro il mondo del Tifo hanno dibattuto problemi di comune interesse in comunità d’intenti offrendo interessanti orientamenti giuridici e non solo a tutti gli Operatori del Diritto presenti ed a quanti guardano con crescente interesse e preoccupazione nei confronti di un clima persecutorio di caccia alle streghe nei confronti del mondo Ultras. L’Avvocato Lorenzo Contucci del Foro di Roma, ha parlato de “I profili di dubbia costituzionalità del c.d. daspo giudiziario”. Il Suo intervento è stato, come sempre, di alto spessore tecnico-giuridico ed ha fornito indicazioni costruttive avendo sempre un unico comun denominatore: aspirare ad una giustizia giusta contro la sclerosi della repressione, ponendo l’accento sui profili di dubbia costituzionalità del c.d. Daspo giudiziario. L’Avvocato Giovanni Adami di Udine, che come il Suo collega Avv. Contucci si è sempre distinto nella difesa degli Ultras, ha trattato il tema “L’impugnazione dell’ordinanza di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive: il sistema del c.d. doppio binario”, fornendo spunti molto interessanti dopo una lunga stagione legislativa di dura repressione nel mondo del Tifo. Dei conflitti del calcio moderno e di misure repressive come il DASPO e della “Tessera del Tifoso” hanno poi parlato l’Avvocato Luca Maggi del Foro di Bari, il quale ha posto l’accento su di un tema molto scottante e cioè quello del divieto indiscriminato dell’art.9 della Legge n.41/2007 che considera il daspato come “tifoso indesiderato vita natural durante” , e poi l’Avvocato Alessio Spatafora del Foro di Catanzaro ha toccato il tema “Dalla tessera del Tifoso a quella del manifestante” denunciando il malaffare e gli interessi mascherati da necessità di ordine sottesi all’operazione mascherata dietro il come di “Tessera del Tifoso” il cui intento maroniano è – come ha ricordato l’Avv. Spatafora – quello di “destrutturare” le tifoserie al loro interno più che offrire la fatidica legalità… Infine, intervento applaudito da tutta la sala quello dell’Avv. Milli che ha allargato l’interesse dal tema squisitamente tecnico-giuridico concentrando l’attenzione in merito alla questione “intra moenia” e cioè dal di dentro dello studio legale dell’avvocato oggi impegnato nella Difesa di un tifoso. L’Avv. Milli ha tratteggiato il suo intervento analizzando le varie fasi processuali (procedura di convalida dell’obbligo di presentazione dinanzi alla p.g. nel daspo, indagini preliminari del Pm e contestuali della difesa, fase dibattimentale nel processo penale) citando anche uno dei casi pratici che hanno caratterizzato il Suo impegno professionale in materia. Il convegno ha offerto davvero interessanti ed importanti spunti di riflessione tencico-giuridici e non solo. Esprimere il proprio pensiero, specie se questo coincide con la verità, è proibito nello Stato del “pensiero unico” dove la corruzione ed il malcostume dominano incontrastati a tutti i livelli istituzionali e dove il sistema calcio moderno costituisce una sorta di acqua putrida che tutto insozza ed ingoia. Quando si pensa all’allontanarsi del pubblico dagli stadi la colpa va sempre agli Ultras, mentre non ci si sofferma mai a guardare quali effettivamente siano i veri motivi, come il caro biglietti, la repressione sempre più dilagante attraverso misure come il DASPO e, infine, quell’obbrobrio giuridico che va sotto il nome di “Tessera del Tifoso”. Certo, non è possibile, dopo tanti anni di SILENZIO POLITICO pensare di avere per ogni problema la soluzione pronta ed ottimale. In tutto questo gli unici che ancora si fanno sentire sono, come al solito, i tanto bistrattati Ultras, mentre i “normali” tifosi sembrano ormai rassegnati a questo cambiamento assecondando i soliti interessi e puntando il dito su chi ancora lotta tacciandoli come violenti e ignoranti tanto per mettersi la coscienza a posto ed allinearsi alla linea del calcio business. Accanto al Mondo degli Ultras e del Tifo in generale, per fortuna, ci sono ancora Uomini di Diritto validissimi sul piano giuridico e tecnico come gli Avvocati Contucci, Adami, Milli, Spatafora, Maggi che lottano non solo nelle Aule giudiziarie ma si fanno sentire, grazie al confronto delle Idee, da essi stessi esposte nel corso di questo interessante convegno, e non ci stanno a questa “commercializzazione” di un mondo che un tempo voleva dire passione e aggregazione e, con grande onestà intellettuale, pongono l’accento su un processo di ampia e profonda maturazione giuridica da parte di chi legifera per porre un argine nei confronti di tutti quei problemi di esagerata repressione della vita da stadio che da troppi anni si accumulano inaffrontati, oltre che insoluti.

Franco Scomodo

[FONTE: Dalla parte del torto]