Intervista ai Boys sez. Fornovo (tratta dalla fanzine n°3, anno 3 del 2 Ottobre 1994 ) PDF Stampa E-mail
Giovedì 02 Maggio 2013 17:30

Un'altra intervista recuperata da una fanzine del passato, rivolta ai Boys sez. Fornovo.

Buona lettura!

 

 


BOYS FORNOVO


Tratto dalla fanzine n°3, anno3

2 Ottobre 1994


Dopo Medesano la nostra missione conoscitiva delle succursali periferiche del gruppo si qualche chilometro più in su, sempre in zona collinare, a Fornovo Taro. Qui la sezione sorge ufficialmente nell’aprile del 1993, anche se già una decina di anni prima, agli albori degli anni ’80, c’erano ragazzi che seguivano assiduamente, in Curva, le vicende del Parma Calcio. Prima in modo disorganizzato, poi cominciarono ad identificarsi con due striscioni, 'Eagles' e 'North Boys'. Intanto nascevano e si formavano le nuove leve.


"Siamo noi. Quelli che hanno deciso di affiliarsi definitivamente ai Boys. Della vecchia guardia sono rimasti in tre – rispondono i responsabili della sezione fornovese – e ci hanno dato il loro appoggio, anche se il collegamento diretto con il direttivo centrale è tenuto da noi."


-         Quante persone vi seguono? Siete in molti?

"Contiamo una ventina di iscritti, anche se siamo in pochi ad essere presenti sempre e ovunque e a portare il nostro vessillo in tutti gli stadi d’Italia e d’Europa che vedono impegnato il Parma. Si potrebbe fare di più."


-         In che senso?

"Gli iscritti, come sottolineavamo, sono quel che sono, ma i ragazzi del paese e dei dintorni che vengono al Tardini a tifare per il Parma sono tantissimi. Li invitiamo a contattarci al numero telefonando al numero 0525/39473; chiedendo di Gian Maria. Insieme possiamo rafforzare il gruppo, diventare più organizzati."


-         A proposito, la vostra struttura e la vostra attività come sono congegnate?

"Una sede vera e propria non l’abbiamo. Le riunioni le svolgiamo, a turno, a casa di qualcuno di noi. Anche di materiale esclusivamente nostro, con il marchio della sezione, siamo privi. Il motivo? Semplice, essendo in pochi mancano i soldi."


-         I vostri rapporti con gli altri tifosi gialloblu-crociati di Fornovo?

"L’abbiamo già rimarcato. I giovani potrebbero avvicinarsi a noi. La nostra apertura è totale verso chi, magari anche non più giovanissimo, si sente addosso la mentalità e lo spirito degli ultras. A Fornovo esiste pure un Parma Club, che è la branca del Centro di coordinamento, di cui, pur nel rispetto delle persone, non condividiamo l’impostazione ed il metodo di lavoro. Rapporti con questo gruppo, quindi, non ne sono mai nati."


-         Iniziative o prerogative particolari che vi contraddistinguono?

"Il nostro concetto caposaldo, da quando ci siamo costituiti, è di essere sempre, in ogni luogo, al fianco del Parma. Anche a costo di sacrifici. Finora non siamo venuti a meno di questa sorta di… giuramento d’amore. L’ultimo esempio è recente. Risale alla scorsa settimana, quando il direttivo si è visto costretto, per il numero esiguo di adesioni, a far saltare il pullman per Perugia. Nessun problema, per noi. Siamo scesi in macchina in Umbria con altri amici e, allo stadio “Curi”, eravamo gli unici tifosi crociati. Oppure due anni fa, quando era in corso lo sciopero del tifo per gli incidenti accaduti a Praga, fummo i soli ad andare ad Ancona, in tre, con un treno di linea. Una cosa di cui andiamo molto fieri è di aver creato con le nostre mani lo stendardo “Fornovo Ovunque”, che affianca il nostro striscione ufficiale. In mezzo a questo vessillo campeggia il simbolo del nostro comune. E’ stato disegnato appositamente per avere qualcosa di tutto nostro, che nessuno potrà mai imitare."


-         Ci risulta che avete instaurato un intenso dialogo con alcune tifoserie gemellate?

"Sì, soprattutto con i ragazzi di Empoli, di La Spezia e di Lugo di Romagna. Questi ultimi sono una sezione delle WSB del Cesena. Sono diventati tutti ottimi amici, grazie alle frequenti visite reciproche. Quando abbiamo un attimo di tempo e quando il Parma riposa in campionato, andiamo spesso a trovarli."


Infine, prima di congedarsi, i ragazzi di Fornovo vogliono lanciare un messaggio all’intera Curva Nord: “Condividiamo pienamente la decisione assunta dal direttivo di non cantare più per i giocatori. Anzi, invitiamo chi si considera vero ultras a mostrare totale indifferenza nei loro confronti, finché il loro atteggiamento, verso di noi non  cambierà. Il nostro tifo dovrà essere rivolto esclusivamente alla maglia. Meriteranno il nostro rispetto solo quando si comporteranno da undici crociati animati dall’animus pugnandi dei leoni, secondo i valori che ancora oggi la mitica maglia crociata porta con sé.”


 

 

 

Alessandria-Empoli 1993/94

Serie C