Siena - PARMA (07-04-2013): Resoconto più foto del Gruppo PDF Stampa E-mail
Lunedì 22 Aprile 2013 20:06
Siena-PARMA (0-0)

Trovare i biglietti sta diventando sempre più difficile, i sistemi sono sempre più automatizzati, ed ogni stadio ha una storia  a se.  

 

A Siena poi senza tessera non è mai entrato nessuno, ad esclusione lo scorso anno, di qualche Novarese e degli Avellinesi, ma giocava l'Udinese ed erano quindi fuori regione, mentre quest'anno sono riusciti ad entrare solo gli Ultras dell'Udinese residenti a Pordenone. Lo scorso anno eravamo una trentina con i biglietti in mano, ma eravamo attesissimi dalla questura locale, dopo 4 trasferte senza tessera, con tanto di schieramento di poliziotti davanti al settore nel quale avevamo fatto i biglietti, inutile ogni vano tentativo di mediazione, ci toccò tornare a casa dopo avere girato mezza toscana, e non solo, per procurarci i biglietti. Anche quest'anno sembrava quindi impossibile, il primo giro di tabacchini fuori regione non da buoni esiti, le banche nemmeno.... Monte Paschi... e alla fine quasi per miracolo riusciamo a fare solo 4 biglietti di tribuna. Decidiamo così di partire per provare ad eludere l'ennesimo divieto, dove quasi nessuno è riuscito. Partiamo quindi in macchina, il viaggio scorre tranquillo, per strada non vediamo i milanisti che giocavano a Firenze alle 12:30, e in meno di due ore e mezzo raggiungiamo la destinazione. Vuoi perché si mangia bene, vuoi perché i padroni di casa storicamente non hanno mai mostrato interesse ad una rivalità accesa nei nostri confronti, Siena è sempre stata una piazza tranquilla, dove il tifoso crociato medio non mancava mai, e tra tutte le trasferte questa era di sicuro una delle più gettonate. Incontriamo infatti nostre vecchie conoscenze, già in pista dalle 5 di mattina per godersi al massimo la scampagnata. Altresì notiamo la presenza di vecchie facce ultrà parmigiane, che sorridono al nostro arrivo, forse perché preferiscono il  nostro modo di tifare a quello dei tifosi tesserati e dunque sono felici di averci con loro. Proviamo quindi a entrare nel settore ospiti e alla fine convinciamo la dottoressa di turno a farci entrare, naturalmente ci segnano i nomi sul solito quaderno, il tornello da rosso, ma alla fine entriamo anche oggi, attraversiamo il vecchio dedalo di tunnel che fa scendere in quella buca che in città chiamano stadio. Riaffiorano alla mente dei più giovani i ricordi della recente serie B, dove quei tunnel  coperti di eternit rimbombavano al nostro passaggio, e dove il filo spinato separava il settore dal campo di gioco. Ora invece è molto più triste, comunque non siamo lì per piangersi addosso ma per essere ultras, perciò appendiamo la nostra bandiera al di là della vetrata (non senza fatica vista l’altezza di queste ultime), e diamo uno sguardo alla curva di casa, dove sventolerà per tutta la partita il bandierone “vecchi ultras”, ultimo gruppo nato nella Curva Robur. Accanto a questo, vediamo lo striscione ROBUR ed un altro a scacchi bianco e nero con la scritta Boys in rosso, e quest’ultimo ci sembra pressoché sconosciuto, più lo striscione Guaspa, ragazzo recentemente scomparso. Sarebbe doveroso aprire una parentesi sul tifo di questa giornata, ma come  si immagina facilmente la situazione non era delle migliori. Gente seduta, gente avvinazzata, gente ingessata, pochi colori, poche bandiere. Un mortorio insomma! Si nota l'assenza degli Ultras, l'assenza dei Boys, il nostro territorio perde le sue caratteristiche, senza il nostro presidio non si avverte il dovere di tifare, l'obbligo di soffrire, anche i semplici tifosi che vorrebbero cantare notano questo e si adeguano, quasi rassegnati alla situazione. Addirittura gli unici cori spontanei che sono partiti erano quelli rivolti a giocatori ex-gialloblu che ora militano nel Siena, all’insegna di una sorta di fair-play ipocrita che non ci ha mai riguardato proprio. Ad un certo punto, notiamo nella tribuna di fronte il nostro settore, la presenza di 4 “Boys” fuori sede, che espongono la pezza “Noi senza tessera”, e con i quali scambieremo gli ultimi saluti prima di girare le macchine e tornare verso casa. Una giornata di tifo da dimenticare, resta solo la soddisfazione di avere eluso l'ennesimo divieto, di essere riusciti ad entrare ancora una volta, per continuare a fare quello che abbiamo sempre voluto fare... seguire il Parma....anche senza tessera.