Atalanta - PARMA (08-12-2012): Resoconto più foto del Gruppo. PDF Stampa E-mail
Sabato 12 Gennaio 2013 14:02

Atalanta - PARMA (2-1)

 

Sabato 8 dicembre il Parma è impegnato a Bergamo nell’anticipo delle 18 della sedicesima giornata del campionato di serie A. Dopo Torino (con il Toro) e Roma (sponda biancoceleste) riusciamo ad entrare ancora una volta senza tessera del tifoso, a dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, della sua inutilità.

 

A differenza dello scorso anno, dove provammo ad entrare nel settore ospiti ma fummo respinti, quest’anno riusciamo ad entrare senza problemi: siamo un manipolo di BOYS. Osserviamo la situazione, il solito cane sciolto lombardo, con biglietto di Curva Sud, viene respinto ai cancelli, dopo aver abilmente scartato i primi due steward. Aspettiamo che la situazione si calmi ed al momento opportuno ci avviciniamo ai cancelli, i controlli sono blandi, si fidano, ed il tornello da la x verde: siamo dentro. Appena entrati attacchiamo la pezza CURVA NORD MATTEO BAGNARESI e insieme al Coordinamento e ai Danè iniziamo a sostenere i ragazzi in campo. In totale saremo un centinaio, davvero in pochi se dobbiamo essere onesti. Lo scorso anno a Parma i bergamaschi, senza i gruppi della curva nord perché come noi non tesserati, riempirono il settore ospiti del Tardini in quasi mille unità. Niente da dire, da loro chi ha la tessera la usa per davvero non come a Parma. Nella nostra città in più di diecimila persone possiedono la card dell’ex Ministro Maroni ma alla fine le facce che vanno in trasferta sono sempre le stesse da parecchi anni: in cinquanta a Torino con il Toro, in quaranta a Roma con la Lazio e in cento a Bergamo con l’Atalanta ci sembrano veramente numeri preoccupanti. Nonostante tutto comunque onore a chi c’era, tesserati o meno. Il Parma va sostenuto sempre, comunque e in qualunque condizione: è troppo facile salire sul carro dei vincitori quando le cose vanno bene. Ma è quando le cose vanno male che si vedono i veri tifosi crociati. La curva Nord atalantina è molto carica già prima del match e risulta essere abbastanza piena; anche se rivali i bergamaschi sono una gran bella tifoseria e su questo non c’è nulla da dire. In balaustra hanno appeso gli striscioni CURVA NORD e NEGLI ANNI PIU’ TRISTI SEMPRE PROTAGONISTI; mentre nella parte alta appendono ATALANTA FOLLE AMORE NOSTRO. Il loro tifo è possente per tutto l’incontro e riusciranno a coinvolgere in varie occasioni buona parte dello stadio, soprattutto dopo i primi due gol iniziali di Denis e Peluso. Durante l’incontro accenderanno varie torce che daranno un po’ di colore alla loro curva e solo in un’occasione ci saluteranno a dovere. In Sud invece sono presenti i FOREVER ATALANTA, in parte ex membri delle Brigate. Tifano costantemente e colorano il loro spicchio con molti bandieroni. E’ incredibile il numero di scritte e murales presenti sui muri di tutta la città e località limitrofe, non solo in zona stadio, come Orio al Serio ad esempio. Dal canto nostro nonostante lo svantaggio di due reti cerchiamo di non mollare e il gol di Amauri ci da qualche speranza per il secondo tempo. Purtroppo la partita terminerà con il risultato di 2 a 1, nonostante i tanti gol sbagliati e il bel gioco offerto dai crociati nella ripresa. Speriamo di conquistare i tre punti nella prossima partita casalinga contro il Cagliari dove i crociati festeggeranno un traguardo importantissimo: i novantanove anni di storia. Terminata la gara ci incamminiamo verso casa: da una parte contenti e felici di aver dimostrato le falle del sistema ancora una volta e per essere andati a Bergamo proprio come facevano i vecchi del Gruppo negli anni ’80; dall’altra scontenti perché questa stramaledetta tessera del tifoso non ci permette di affrontare le trasferte su un pulman tutti insieme fianco a fianco come abbiamo sempre fatto negli ultimi quindici anni. Siamo una delle ultime tifoserie a non essersi piegata e a continuare, nel limite e rispetto della nostre possibilità, a viaggiare macinando chilometri dopo chilometri, cercando di entrare come clandestini  portandoci a ragionare con concetti e modi opposti da quelli con cui siamo nati, ma l'amore per la nostra maglia è troppo, la nostra presenza al suo fianco è droga per noi, senza di essa non possiam stare, prima di questa cazzo di tessera del tifoso era un concetto popolare, ora giudicate voi se è stata la violenza a ridurlo così o le scelte scellerate di chi si alterna ai piani alti dei poteri calcistico-politici.

MACINIAMO CHILOMETRI, SUPERIAMO GLI OSTACOLI, SOLO PER VOI SOLO PER VOI!