Lettera del "Caddo" a www.boysparma1977.it PDF Stampa E-mail
Martedì 06 Novembre 2012 16:31

Pubblichiamo qui di seguito la lettera inviataci dal "Caddo" uno dei vecchi della Nord che spiega come dovrebbe essere la maglia del Parma.

 

 

Da parte mia sempre e solo la MAGLIA CROCIATA. E' quella che per prima mi ha fatto innamorare quando da ragazzino scavalcavo il muro dei condomini dietro alla curva nord, o quello del cortile delle scuole dietro alla sud, per vedere il Parma, perchè allora anche le poche centinaia di lire del biglietto erano troppe per vedere una partita, e mi aggrappavo alla rete per scrutare i movimenti dei giocatori e sopratutto per gioire con loro quando la palla finiva in rete. E' l'unica ed inconfondibile, che ci rappresenta in tutto il mondo in modo inequivocabile, almeno nei confronti di chi sa cosa vuole dire tradizione e storicità. E non importa se allora, nei primi anni '70, intendo, gli avversari si chiamavano Arrezzo (si, con due erre, come era stato scritto sui gradoni della curva sud, allora covo della tifoseria crociata, prima di quell'altra parola di scherno che ben conosciamo...) oppure Olbia o Sangiovannese anziché Milan Inter o Roma, l'importante era la maglia crociata e quello che rappresentava per chi allora, alla mia età, non aveva tante alternative o possibilità come i dodicenni di oggi... E' quella per la quale ho iniziato a frequentare coloro che ancora oggi sono al mio fianco in curva nord, è quella per la quale ho iniziato a incontrarmi (o scontrarmi...) con le tifoserie delle opposte fazioni quando i biglietti nominativi, le scorte, i settori ospiti non erano nemmeno nelle menti di chi doveva gestire il disordine pubblico. Oggi invece abbiamo magliette variamente variopinte che cambiano ogni anno per le note esigenze di marketing e merchandising ma gli stadi sono desolatamente sempre più vuoti. E' evidente che le motivazioni per cui io sono propenso per la maglia crociata sono le stesse per cui, ad esempio, un coetaneo di mio figlio che ha iniziato a tifare il Parma all'epoca di Chiesa, Crespo e Veron può stravedere per la maglia a righe orizzontali gialla e blu (che anche a me piace per altro) però ogni cosa ha un suo peso specifico che le deriva da ciò che rappresenta e non da ciò che ha portato in dote. Abbiamo tutti goduto delle vittorie nelle coppe e degli anni in cui vedevamo campioni vestire la nostra maglia, e abbiamo in serbo ricordi bellissimi di trasferte in posti che fino a qualche anno prima ammiravamo solo in televisione, ma il nostro patrimonio deve essere un altro ed esula dai risultati che in epoche diverse, complici tanti fattori per elencare i quali ci vorrebbero molte altre righe, abbiamo conseguito. Ribadisco,  sempre e solo la MAGLIA CROCIATA.

Ciao a tutti,

CADDO.

 

Massese - PARMA (1976 - 1977)


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