Ridicolo insinuare che il risarcimento per la morte di Gabriele sia dovuto alla paura per gli ultras PDF Stampa E-mail
Martedì 06 Novembre 2012 09:55

Sulla pagina facebook ufficiale di Giorgio Sandri, padre di Gabbo, è apparso questo messaggio, evidentemente indirizzato ad alcuni giornalisti che hanno insinuato che il risarcimento ricevuto dalla famiglia Sandri per la morte di Gabriele sia stato ottenuto in relazione al timore di un’eventuale reazione degli Ultras di tutta Italia.

 

Mi trovo oggi a dover commentare una notizia BECERA, apparsa su alcuni quotidiani. Non abbiamo risposto con un comunicato ufficiale,per non offendere la memoria di Gabriele,la sua famiglia,ma anche l’intelligenza degli italiani, lo stato stesso. Apprendere che quanto ci e’ stato riconosciuto, come risarcimento per l’uccisione di mio figlio, sia la conseguenza della paura degli Ultra’ e’ veramente ridicolo! Non mi dilungo oltre sull’argomento,ma mi limito ad evidenziare,alcuni punti ben descritti nel fascicolo,che giustifica le richieste risarcitorie della famiglia al ministero dell’interno,premettendo,che la somma inizialmente lamentata,era MOLTO SUPERIORE 1)il danno da ” uccisione”dalla suprema corte di cassazione e’ INQUANTIFICABILE tramite tabelle. Per determinare il quantum, per la perdita del congiunto ,ci sono nel fascicolo,purtroppo,dettagliate perizie,medico-legali,sulle conseguenze dirette fisiche,psichiche subite,dai componenti della famiglia,successive alla morte di Gabriele. E’ anche dettagliatamente rappresentato,tramite altrettante perizie,il danno causato all attività di’ famiglia,che plausibilmente”QUALCHE” ripercussione ha subito. Credo che la corte dei conti di Firenze,oltre alle temibili orde Ultra,avra’ ottime ragioni per giustificare,il risarcimento del danno dovuto ,per la morte di mio figlio INERME, sparato da un agente, su un’autostrada italiana, circostanza che,fortunatamente, non avviene con frequenza….tanto era dovuto a quella SOLERTE comunicazione che mistifica,edulcora e non approfondisce la verita’ dei fatti……Giorgio Sandri.

[FONTE: Dalla parte del torto]