Daspo a uno spezzino, scambiato per pratese PDF Stampa E-mail
Domenica 29 Luglio 2012 19:45

Lui, tifoso spezzino da una vita, questa non se la sarebbe mai aspettata. Ma quando gli hanno notificato un Daspo in quanto “facente parte di un gruppo di ultras pratesi” all’inizio gli è sembrato solo uno scherzo di cattivo gusto. E invece era purtroppo tutto vero e ora dovrà fare i conti con un’inibizione di 3 anni dagli eventi sportivi ed il conseguente processo penale.

 

I fatti, che toccherà poi al magistrato appurare definitivamente, dicono per adesso che l’interessato, che preferisce mantenere l’anonimato, un 41enne residente a Santo Stefano Magra, l’1° scorso aprile si reca a Prato per seguire la trasferta del suo Spezia al “Lungobisenzio”. Quel pomeriggio si trova in macchina con altri tre amici e, mentre passa nei pressi della stazione ferroviaria della città toscana, la vettura viene raggiunta da una bottiglia pericolosamente scagliata da alcuni tifosi pratesi che si trovavano nei paraggi. Al gesto sarebbe seguito un breve parapiglia subito sedato dall’intervento di alcuni agenti di Polizia.

Il tifoso spezzino in questione giura di essere sceso dalla macchina solo per constatare i danni provocati dal lancio della bottiglia senza alcuna volontà di fare a botte. Fatto sta che due mesi dopo, il 4 maggio, gli arriva a casa la notifica del Daspo triennale.

“[...] denunciato in stato di libertà poiché, facente parte di un gruppo di ultras pratesi stazionante nei pressi dello stadio in attesa del passaggio dei pullman dei tifosi ospiti, a seguito del lancio di una bottiglia da parte di un ultras pratese contro un’auto con a bordo quattro tifosi spezzini, partecipava attivamente ad uno scontro fisico tra le due tifoserie”. Insomma, secondo Massimo Lombardi, l’avvocato che oggi si occupa del suo caso «uno scambio di persona clamoroso e per giunta argomentato».

«E’ un pasticcio, e meno male che non gli è stato imposto l’obbligo di firma – continua il legale – Ora siamo in attesa del ricorso gerarchico presentato da un collega di Sarzana che si è occupato del caso prima di me. Toccherà al Prefetto pronunciarsi: se accoglierà il ricorso la diffida sarà annullata, ma il processo penale dovrà comunque essere sostenuto. Se vi sarà un rigetto bisognerà vedere con quale argomentazione, a quel punto io e Giovanni Adami del Foro di Udine prepareremo un ricorso al Tar della Toscana».

Il tifoso intanto rimane in attesa con questa spada di Damocle sulla testa ed il conforto di un testimone, anch’egli spezzino in trasferta a Prato, che ha assistito quel giorno a tutta la scena e che ha già garantito la sua deposizione. Nel frattempo non potrà fare l’abbonamento e si perderà molto probabilmente la prima partita di campionato che inizierà il 25 agosto. «Nel caso dovessimo passare dal Tar, ipotesi che spero non sia necessaria, – illustra l’avvocato Lombardi – ho già controllato il calendario e presenteremo richiesta di udienza immediatamente, in modo da essere ascoltati per gli ultimi giorni di agosto». Nel frattempo in occasioni di manifestazioni sportive, per effetto del Daspo, al tifoso spezzino sarà interdetto il passaggio nell’area tra i caselli di Prato Est e Prato Ovest, la stazione di Porta al Serraglio, Ponte Petrino e Ponte alla Vittoria. In tutta questa vicenda di sicuro l’aspetto meno pesante.

[FONTE: Città della Spezia]