No alla tessera, si al voucher!! PDF Stampa E-mail
Giovedì 26 Luglio 2012 10:17

Comunicato dei "Forever Ultras" Bologna sulle proprie scelte in merito a tessera e voucher.

 

Invitiamo tutti i “ragazzi” della Curva Andrea Costa e non solo ad aderire in massa dal 1 Agosto alla sottoscrizione del voucher per le partite casalinghe del nostro BFC, finalmente l'abbonamento senza tessera del tifoso.
Ribadiamo che continueremo ad essere in prima linea per ottenere la possibilità di tornare in trasferta liberamente e per chiedere la modifica/abrogazione dell'articolo 9 senza dimenticare la voglia di riavere i nostri striscioni e i nostri strumenti del tifo.

PERCHÉ' NO ALLA TESSERA E SI AL VOUCHER...
Quando l'ex Ministro degli Interni Maroni introdusse ufficialmente l'obbligo della Tessera del Tifoso, per abbonarsi e seguire la propria squadra di calcio, disse esplicitamente che grazie a questo strumento gli ultras sarebbero stati allontanati definitivamente dagli stadi.
Già questa premessa dovrebbe essere sufficiente a spiegare perché mai e poi mai potremmo accettare di tesserarci, a nessuna condizione, ma quando le battaglie comportano sacrifici per un lungo periodo, finisce che un po' alla volta c'è chi antepone la stanchezza e si lascia vincere dalla rassegnazione. Speriamo di rivolgerci proprio a queste persone, perché questa riflessione li aiuti a ritrovare la forza che li ha sostenuti fino qui.
Se tutti si fossero tesserati sin dall'inizio, oggi non saremmo qui a parlare di differenze tra voucher e tessera del tifoso, perché oggi non esisteremmo più, ma la ribellione delle curve, da nord a sud, ha fatto si che in due anni abbiamo vinto importantissime battaglie: eliminazione del sistema carta di credito legato ad un circuito bancario, eliminazione del sistema di controllo della persona mediante radiofrequenza a medio e lungo raggio, eliminazione dell'utilizzo dei dati personali non conforme alla legge sulla privacy. Questo solo ed unicamente grazie alla determinazione dei NON TESSERATI, che non hanno mai smesso di portare la protesta negli stadi, nelle strade, ma soprattutto nei tribunali e con ostinazione anche all'Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive e al Presidente dell'UEFA Michel Platini.
Per raggiungere il traguardo rimane un ultimo ostacolo: l'art. 9 della Legge 401/89. Il famigerato art. 9 determina in modo perentorio che chi sia stato sottoposto a DASPO, anche una sola volta, non possa mai più accedere alle partite. Attualmente l'art. 9 non è mai stato applicato, proprio in seguito alle nostre rimostranze sull'incostituzionalità del "FINE PENA MAI", ed è stata diramata alle questure un'interpretazione provvisoria e temporanea che ha ridotto a 5 anni il divieto di accesso allo stadio, dal termine della diffida. Di fatto l'art. 9 non ha subito alcuna modifica ed è ancora LEGGE e un Ministro degli Interni potrebbe in qualsiasi momento deciderne l'applicazione immediata.
La battaglia dei NON TESSERATI ha però portato, grazie all'impegno inossidabile di avvocati preparati e determinati, ad arrivare davanti a un tribunale che ha ascoltato e compreso le ragioni della protesta e che ora deve pronunciare il verdetto definitivo. Detta così sembrerebbe cosa fatta, ma da due anni viene rimandata la data per la sentenza finale e noi restiamo col fiato sospeso, consapevoli solo di poter sollecitare il nostro diritto di veder cancellare al più presto questa intollerabile violazione della libertà personale.
Quando anche l'art. 9 cadrà, la tessera del tifoso verrà sepolta per sempre nella discarica degli inutili e assurdi provvedimenti speciali contro gli ultras e molto probabilmente cominceranno a studiarne di nuovi, ma chi ha un po' di anni di stadio sulle spalle, sa che questa non è la prima volta e non sarà nemmeno l'ultima che abbiamo dovuto stringere i denti per sopravvivere.
Nello scorso campionato, ci siamo impegnati e abbiamo coordinato tutti i nostri sforzi per ottenere dalle società di calcio un voucher che consentisse di acquistare un pacchetto di partite casalinghe, senza sottoscrivere la tessera del tifoso. E' stata una battaglia importante, che ci ha consentito di dimostrare che non cambia assolutamente nulla
rispetto alla sicurezza e che già con il biglietto nominale avevano tutti i nostri dati e che il riscontro della carta d'identità all'ingresso, è l'unica forma di controllo sulla persona che è prevista normalmente di legge nel nostro paese e come tale non la contrastiamo.
Nel voucher infatti c'è la fotocopia a colori della foto della carta d'identità, NON UNA FOTO QUALSIASI, e all'atto della sottoscrizione vengono poste due firme: una sulla regolamentazione dei dati in base alla privacy (come da noi richiesto e ottenuto) e una sulla presa visione del regolamento d'uso dell'impianto sportivo (come avveniva quando in passato facevamo l'abbonamento).
Aggiungiamo, che l'operazione voucher non si effettua in banca, ma alla biglietteria in pochi minuti.
Quest'anno, di fronte ad un determinato NO e ancora NO e sempre NO alla Tessera del Tifoso, il voucher avrà la copertura di tutte le 19 partite casalinghe. Società coraggiose come la Roma hanno immediatamente venduto voucher di 19 partite, altre invece si sono soffermate a due pacchetti (uno da 10 seguito da uno da 9), perché dall'Osservatorio sono arrivate disposizioni di frazionare le offerte, anche se non vi è alcuna carta che lo imponga, né alcuna motivazione logica.
Cosa manca al voucher, rispetto alla tessera del tifoso ? La possibilità di andare in trasferta ... nodo cruciale e fondamentale.
In questi due anni il Ministero ha localizzato a Napoli una centrale di raccolta dati, alla quale confluiscono tutti i nominativi, con tutti i relativi dati personali di identificazione, provenienti dalle tessere del tifoso, dai biglietti nominali per le singole partite e anche dai nostri voucher. TUTTI siamo stati collocati in questo enorme database che è in grado di archiviare e gestire dati per le questure. Il sistema "Questura on line" è predisposto per evidenziare chi ha avuto, o è attualmente soggetto a Daspo e attivarsi alla compilazione delle black-list, sulla base dell'Art. 9.
A tutt'oggi il sistema archivia e sperimenta a campione qualche procedura, ma di fatto non è ancora stato utilizzato per il suo scopo principale.
Probabilmente la fase di stallo è dovuta anche a questo governo tecnico, che al momento non è particolarmente interessato ad entrare significativamente nei dettagli di questa situazione così complicata e potenzialmente a rischio di essere delegittimata da una sentenza di incostituzionalità, ma se tra un anno ci sarà un Ministro che vorrà applicare il "FINE PENA MAI", allora sarà tutto pronto per poterlo fare con un semplice CLICK .
A questo punto, acquistare l'abbonamento con Tessera del Tifoso, il voucher senza tessera, o il singolo biglietto potrebbe banalmente risultare una scelta indifferente. Anzi !
Tutto sembra favorire la Tessera, dal momento che è l'unico strumento riconosciuto per accedere alle trasferte ... ma non è così !

TESSERA DEL TIFOSO
- Non dimenticare che è un'imposizione del Ministero degli Interni, studiata per eliminare gli ultras.
- All'atto dell'acquisto devi sottoscrivere il Regolamento della Tessera del Tifoso e firmare, come condizione imprescindibile, di essere consapevole di ciò che implica e comporta l'Art. 9 della L. 401/89.
- Tra le molte firme che vengono richieste c'è anche l'autocertificazione dove dichiari di essere conforme ai requisiti della Tessera del Tifoso e di essere "in regola" rispetto alla DASPO. Attualmente, grazie all'interpretazione temporanea del Ministero degli Interni, si intendono 5 anni dall'ultima, ma essendoti dichiarato consapevole rispetto all'Art. 9 della L.401/89, in caso di variazioni in corso di campionato che richiedano l'applicazione integrale della legge, vieni automaticamente sospeso e inserito nella black list (la lista di chi non può più comprare alcun titolo di accesso in nessuno stadio). Stessa sorte se hai dichiarato il falso. Al momento sono stati effettuati solo controlli a campione, ma nel momento in cui "Questura on line" sarà operativa al 100%, basteranno pochi minuti per verificare tutti.

VOUCHER
- Non dimenticare che è frutto delle battaglie ultras dello scorso campionato. L'abbiamo voluto NOI ed è stata una grande vittoria, che ha scardinato fortemente il concetto di "fidelizzazione" rispetto al tifoso e ha scavalcato tutte le regole della tessera del tifoso.
- La compri in biglietteria fornendo la tua carta di identità, che passa sotto uno scanner e riporta la fotocopia a colori della fotografia del documento su un tesserino elettronico, che è appunto il voucher.
- Firmi SOLO l'autorizzazione a utilizzare, o non, i tuoi dati personali in base alla normativa sulla privacy e firmi la presa visione del regolamento d'uso dell'impianto sportivo, ovvero lo stadio.
Con il voucher non si va in trasferta ? Si, per adesso ...
Perché i nostri dati, come quelli dei tesserati e quelli che acquistano il singolo biglietto, finiscono tutti nello stesso calderone di "Questura on line" e quindi, a conti fatti dovranno spiegarci cosa cambia a livello di sicurezza. E' sufficiente discriminarci perché non firmiamo il nostro consenso all'Art. 9 ? Può darsi, ma i tanti successi che abbiamo conquistato fin qui ci spingono ad andare avanti e a credere, con ragionevole realismo, che anche quest'ostacolo cadrà.
Da parte nostra ci batteremo perché venga applicato il Protocollo d'Intesa firmato da tutte le società di calcio lo scorso anno, che comporta un accordo per far viaggiare i tifosi non tesserati in trasferta. Il Protocollo non è mai stato rispettato, o spesso è stato scavalcato illegittimamente dalla Prefettura, perciò chiederemo che venga nuovamente sottoscritto e RISPETTATO !

FOREVER ULTRAS 1974

[FONTE: urb74]