In tuo nome andiamo avanti PDF Stampa E-mail
Venerdì 27 Agosto 2010 19:38

Ed eccoci qua, ci siamo arrivati, sipario sulle amichevoli estive, inizio ufficiale della stagione 2010/2011, come chiamarla se non la “stagione della Tessera del Tifoso”.
La Tessera, questo mostro, incomincia a muovere i primi passi e chissà in quale direzione. Fino ad ora non ha portato a nulla se non a disagi, proteste ed un’ulteriore fuga dagli stadi italiani. Se l’obiettivo era aumentare gli abbonati alle tv (avete notato che massiccia pubblicità?), forse la Tessera ha aiutato veramente. Che sbadati! Ci stavamo dimenticando dei vantaggi: “menù del tifoso” all’Autogrill e sconti per i tifosi sui treni Trenitalia. Peccato che la maggior parte di quelli che andavano in trasferta questa Tessera non l’han fatta…
Inizia la nuova stagione, ed inizia col punto interrogativo. Impossibile avere le idee chiare quando niente è chiaro, quando non si sa come si evolveranno le cose, perché accadrà e statene certi, non in meglio.
Si archivia un’estate caratterizzata da messaggi subliminali quasi, di quelli nascosti fra le righe: da una parte i contrari alla Tessera, ultras e non, che cercavano di informare i tifosi, dall’altra parte chi questa Tessera la vuole imporre che ha cercato di far passare il messaggio che chi è contrario è un ultras, probabilmente violento, in ogni caso non l’ha capita. Si, forse sarà così, non l’abbiamo capita: ce la rispiegate per favore? Dall’inizio: a cosa serve, che non era obbligatoria, che non ci sarebbero stati più divieti ecc ecc…
Un’estate caratterizzata, dopo il nostro chiaro e limpido (a noi non piacciono gli ambigui) annuncio di non volerci tesserare-abbonare, dalle voci più incredibili, degne di Studio Aperto: che in realtà l’avessimo fatta, cene con Ghirardi, accordi segreti, nostri spostamenti in altri settori e altre sul genere. Divertenti. Ma noi abbiamo tenuto la linea, non per principio, ma per convinzione. Ovvio, il non schierarsi del Parma (almeno non subito, quando scriviamo ancora tutto tace), il silenzio, le ambiguità di altri tifosi organizzati o meno, hanno avuto il loro effetto, hanno convinto qualcuno a piegarsi. Avevamo detto che avremmo accettato qualsiasi presa di posizione e così sarà. Certo che qualcuno, che magari pure legge queste righe, qualche conto con la coscienza dovrà farlo, dopo averci consegnato il vecchio abbonamento (per protestare contro la Tessera) ed essere andato a tesserarsi-abbonarsi di nascosto. Passatecelo: la faccia come il culo, ecco cos’hanno queste persone. Contenti loro. Intanto in Italia la Tessera non prende piede, decine di migliaia di abbonati si sono persi, e non sta più in piedi neanche sui giornali che la colpa è solo degli ultras. Anche a Parma, a pochi giorni dalla prima giornata mancano molti affezionati, per ora l’adesione più bassa con il Parma in A. Non ci interessa il numero, noi non facciamo statistiche: abbonamenti di gente che segue il Parma da 20-30 anni, sempre ed ovunque, non hanno valore, non han prezzo. O sono uguali a quelli omaggio, o a quelli che vengono usati 5 volte l’anno contro le grandi, se non piove?
In tutto questo contesto i Boys vivono una delle pagine più dure della loro storia, ma d’altronde ne eravamo coscienti. Per questo a te che leggi queste righe, se ci tieni, chiediamo un aiuto, un appoggio concreto: presenza e sacrifici.
“In tuo nome andiamo avanti”: nel nome di Parma, nel nome dei Boys, nel nome del Bagna e della curva che ha preso il suo nome. Soprattutto quest’ultima cosa: te l’avevamo promesso, avremmo continuato a fare quello che ti piaceva.
Fino alla fine.

 

 Segui il Parma! Segui i Boys! Senza Tessera!

 

 

Curva Nord Matteo Bagnaresi