La trasferta è morta PDF Stampa E-mail
Lunedì 07 Maggio 2012 14:04

Dopo 5 vittorie consecutive, l’ultima delle quali bellissima ed entusiasmante contro l’Inter al Tardini, e la salvezza conquistata la trasferta di Siena doveva essere una festa, ancor di più col senno di poi, considerando che è arrivata anche la sesta di vittorie, proprio contro i toscani.

 

Siena da sempre è una trasferta che attira la gente, vuoi perché abbinabile a una gita nella splendida città e magari una bella “beccata” a base di fiorentina e Chianti. E’ sempre stata una trasferta da centinaia di tifosi, e in questo momento di entusiasmo, tenendo comunque presente i nostri numeri fuori casa, sarebbe stata numerosa, colorata e rumorosa.

Ma, con nostro immenso dolore, noi che l’abbiamo tanta amata, prendiamo atto che: la trasferta, dall’arrivo della Tessera del Tifoso, è morta. Non lo diciamo noi, “contestatori della Tessera”: lo certificano i numeri, lo testimoniano le foto, lo dicono i fatti. In trasferta la gente non ci va più, chi perché senza Tessera del Tifoso, chi, anche se tesserato (in 9.000 potevano andare a Siena), perché manca il tifo, manca il clima da trasferta. Siena era l’ultima della stagione, ma il copione è stato lo stesso di tutto l’anno, con il solito centinaio di persone quasi sempre presenti a sostenere i Crociati. Che dire: almeno la Tessera del Tifoso l’hanno sfruttata, loro.

I Boys, come a Roma (Lazio), Novara, Milano (Inter), Bologna, Catania, Bergamo, Cesena, Udine, Palermo e Lecce, a Siena c’erano, ma nonostante il biglietto (pagato 25 euro più prevendita) nominativo non sono stati fatti entrare, come prevede il Protocollo d’Intesa sulla Tessera del Tifoso. Trasferta vietata ai residenti in Emilia Romagna sprovvisti di Tessera, in pratica discriminazione territoriale, la stessa cosa che loro condannano se sono i tifosi a farla. Perché al contrario di dirigenti, giocatori, allenatori, forze dell’ordine: i tifosi pagano sempre!

E così a Siena non è stata festa, come poteva essere almeno. Per fortuna abbiamo un’ultima gara, il derby col Bologna al Tardini, per salutare e ringraziare la squadra per questo incredibile finale di stagione. Ma quale futuro ci attende?

Mentre qualche mese fa il vento sembrava cambiare, avendo provato la via del dialogo in questi mesi ci siamo trovati al solito punto: a sbattere contro un muro di gomma. Niente da fare, i lor signori di Osservatorio, Lega Calcio, Viminale e chi più ne ha più ne metta, da quell’orecchio non ci sentono, continuano a sventolare falsi successi (l’unico successo evidente: aver svuotato gli stadi) e a rendere impossibile la vita a chi vuol liberamente tifare.

Ma che cavolo di gente è quella che si inventa l’”Albo degli striscioni autorizzati”?!? Sembra una barzelletta ma purtroppo non lo è. Gli striscioni, per entrare negli stadi, dovranno essere iscritti all’apposito albo, come succede ai notai, per esempio. Sicuramente ci vorrà anche un organismo, fatto dalla solita gente magari strapagata, che autorizzi gli striscioni. Che ne sappiamo, tipo il C.I.S.A., il Comitato Italiano Striscioni Autorizzati?

Il futuro è alle porte, ma non ci offre via di uscita. Ci penseremo non prima di aver celebrato e festeggiato, come piace a noi, i nostri 35 anni.

E pensare che per tifare liberamente ci siam dovuti inventare una partita delle vecchie glorie, il 18 maggio al Tardini, dove si uniranno nostalgia, tifo, beneficenza, allegria: tutte cose che non si possono classificare in un albo. Una serata dove tutti sono invitati, tranne chi sta uccidendo tutto questo. Si, proprio voi, che state uccidendo il tifo o che coprite questa cosa non parlandone: state a casa, non sentiremo la vostra mancanza.

 

BOYS PARMA 1977

 


si pr1 0809

SIENA-PARMA 2008/2009

 

si pr 0809

SIENA-PARMA 2008/2009

 

SI PR 1112

SIENA-PARMA 2011/2012