Tessera del tifoso o fidelity card: ora bisogna fare chiarezza! PDF Stampa E-mail
Sabato 17 Marzo 2012 09:39

Oltre un milione di tifosi, dalla A alla Lega Pro, hanno sottoscritto quest'anno la tessera del tifoso. Lo hanno fatto con convinzione, un buon numero sicuramente, ma anche perché costretti a farlo, visto che la tessera è obbligatoria per chi vuole fare l'abbonamento (e in questi tempi di crisi conviene) oppure andare in trasferta a certe condizioni (non sempre agevoli).

Ora, come detto, la tessera si trasformerà (dovrebbe, almeno) in fidelity card, una carta fedeltà più facile da ottenere e con maggiori servizi e agevolazioni per i tifosi. Ma questo passaggio ha scatenato non solo violenti attacchi politici (vedi Maroni contro il ministro Cancellieri) ma anche l'ira del capo della polizia, Antonio Manganelli. Che è stato di una durezza estrema: ''Non ci sarà - ha spiegato - nessuna nuova tessera del tifoso, io non so quale imbecille ha messo in giro la voce. La tessera del tifoso resterà esattamente quella che è oggi. Noi l'abbiamo detto fin da subito che è uno strumento di fidelizzazione. Non ho capito come è uscita questa imbecillità della nuova tessera del tifoso. Di certo non dal Dipartimento. Chi l'ha fatta uscire è un imbecille, quello che viene presentato come un nuovo vestito della tessera altro non è che la caratteristica base che abbiamo costruito anche con il ministro Maroni. Il ministro Cancellieri ora è sulla stessa linea. Non ci sono novità. Non ho capito i titoli sui giornali né chi ci marcia e vuole inserire falsità''. Ci permettiamo  di fare notare al Prefetto Manganelli che l'Osservatorio del Viminale con la determinazione numero 12 dell'8 marzo di quest'anno parlava del progetto della fidelity card. "Per fidelity card - è scritto nel verbale che sicuramente il capo della polizia conosce bene - si deve intendere qualsiasi card-tessera realizzata nell'ambito del programma tessera del tifoso". Ancora: "Il rilascio delle fidelity card vede avvenire in tempo reale e comunque, in caso di impedimenti tecnici, senza ritardo". Ancora: "I titoli di accesso caricati sulle fidelity card, compresi quelli contenuti nell'abbonamento, possono essere sempre ceduti (a titolo gratuito) ad altro possessore di fidelity card, nei limiti imposti dai singoli club...". Insomma, un percorso di passaggio dalla tessera del tifoso alla carta fedeltà, con un impegno sempre maggiore da parte dei club. Impegno che in questi anni a volte è mancato: ma il Viminale su questo tema non può (e nemmeno vuole) fare polemica con le società di calcio. Anche se l'ex ministro Roberto Maroni aveva richiamato tempo fa le Leghe Calcio ad una maggiore attenzione nei confronti dei loro tifosi. Il ministro Anna Maria Cancellieri intanto oggi ha replicato a Maroni:"Non era stato informato pienamente dei reali cambiamenti". E ha spiegato: "Dal punto di vista dei controlli di polizia non cambia nulla. Cambia solo quell'aspetto che il Consiglio di Stato ci aveva chiesto di cambiare per problemi di concorrenza". Il giorno prima, un altro ministro, Piero Gnudi, che ha il dicastero dello sport e del turismo, aveva detto: "Il problema della violenza c'è ed è quello che ha fatto vuotare gli stadi". Non credo proprio che al Viminale la pensino come lui, almeno stando a quello che hanno detto di recente sia la Cancellieri che Manganelli. Ma ci vuole maggiore chiarezza sulla tessera-fidelity. Non polemiche (politiche). I tifosi devono sapere come potersi regolare dalla prossima stagione: è necessario che l'Osservatorio faccia una riunione (urgente) con la Figc e tutte le Leghe per chiarire i vari passaggi, ed evitare quindi quello che è successo, sta succedendo, in questi giorni. Ma la circolare dell'8 marzo resta e parla chiaramente del progetto fidelity card. All'Osservatorio del Viminale, tolto Roberto Massucci che ormai è (quasi) un "veterano", ci sono stati ultimamente molti, troppi, avvicendamenti. Roberto Sgalla, ad esempio, ha resistito solo un mese, prima di essere destinato alla prestigiosa direzione della Scuola superiore di polizia, l'Università dei poliziotti. C'è bisogno di continuità all'Osservatorio e c'è bisogno soprattutto che i club facciano (finalmente) la loro parte. All'estero esiste il "dipartimento tifosi", qui siamo ancora all'età della pietra. E poi ci stupiamo se gli stadi sono vuoti e in trasferta non ci va più quasi nessuno... 

 Fulvio Bianchi

[FONTE: Spy Calcio]