Tifosi "a rischio estinzione". Meno settimila presenze all'Arena Garibaldi di Pisa PDF Stampa E-mail

Pisa resta tra i quattro stadi più frequentati ma la media di spettatori è scesa da 4.631 a 3.952. Ma Pisa non è l’unica a calare.

 

Pisa, 28 febbraio 2011 - PIU’ DI SETTEMILA in meno nelle prime undici partite giocate in casa. E’ un’emorragia di presenze neppure troppo lenta quelle che emerge mettendo a confronto i dati relativi agli spettatori che hanno assistito alle prime undici partite casalinghe del Pisa edizione 2011/12 (tutte quelle disputate fino ad oggi) con quelli riferiti ai tifosi che avevano seguito dagli spalti le prime undici della stagione scorsa: quest’anno, infatti, le gare interne disputate finora da Favasuli e compagni sono state seguite da 43.474 spettatori contro i 50.947 dello scorso anno.

La qual cosa sta a significare che da una media di di 4.631 presenze si è scesi ad una di 3.952 perdendo, sempre in media, 679 tifosi a partita. La spirale del disinteresse, che potrebbe acuirsi ulteriormente se - come scritto nell’edizione di ieri - andrà a regime la riforma che dovrebbe ridurre a tre soli gironi da venti squadre ciascuno i campionati della Lega Pro, dunque, è già una realtà che, ovviamente, interessa tutta la categoria ma che Pisa sta pagando più di altre piazze.

PER RENDERSENE conto basta confrontare la media spettatori dei trentasei club di Prima Divisione realizzata fino ad oggi con quella fatta segnare alla fine del campionato scorso. Numeri che evidenziano come siano ben ventuno le piazze caratterizzate da una flessione nella media presenze fra la stagione 2010/2011 e i primi ventiquattro turni (di cui, però, solo circa la metà giocati in casa) di questo torneo. Quella più pesante in assoluto riguarda Foggia dove l’effetto Zeman si è decisamente fatto sentire dato che il pubblico sugli spalti dello «Zaccheria» è passato dalle 5.663 presenze medie dell’anno scorso, con il tecnico boemo in panchina, ai 2.817 di questo campionato: in pratica ben 2.846 spettatori persi nello spazio di una stagione.

A Piacenza e Portogruaro, le due società di Prima Divisione che seguono a debita distanza il Foggia nella «graduatoria» dei club maggiormente penalizzati dai propri tifosi in relazione alla stagione precedente, invece, evidentemente ha pesato parecchio la retrocessione dalla B e il fatto di non essere fra le protagoniste del torneo: sta di fatto che sia nella città emiliana che in quella veneta i tifosi allo stadio sono diminuiti di circa settecento unita (783 a Portogruaro e 766 a Piacenza).

DIETRO queste tre, però, c’è un nutrito plotoncino di città e tifoserie che hanno registrato una diminuzione media di circa cinquecento tifosi a partita, guidato proprio da Pisa che con -574 spettatori rispetto alla media del campionato scorso, si colloca davanti anche a piazze importanti come Trieste (-514), Frosinone (-506) e Reggio Emilia (-521).

GUAI, però, piangersi troppo addosso. Perché, nonostante l’evidente flessione di pubblico, l’Arena Garibaldi rimane comunque uno dei quattro stadi più frequentati della Prima Divisione: una media spettatori più elevata di quella di Pisa (3.952), infatti, si è registrata finora solo a Taranto (5.202), Terni (4.579) e Spezia (4.543), tutte piazze in lotta per la promozione. Il patrimonio di interesse e passione per i colori nerazzurri, insomma, è ancora cospicuo e ha bisogno solo di essere coltivato a dovere per tornare a crescere.

[FONTE: La Nazione]