Trasferta: la solita mentalità perdente PDF Stampa E-mail
Martedì 21 Febbraio 2012 09:11

Guardando la classifica della Serie A sembra un po’ come seguire una gara di formula 1, ora come ora, fra una o più partite rinviate, recuperate e non, si fa fatica a capire qual è la reale posizione delle squadre.

La neve, che è tornata a farsi vedere anche in questi giorni, ha influito parecchio sul campionato, anche se ci ha fatto riflettere un paragone che abbiamo sentito fra quest’anno e il 1985, anno in cui, in condizioni simili, pochissime partite furono rinviate. Forse allora il calcio era ancora uno sport, forse c’era più genuinità e non bastava qualche decina di centimetri di neve per mandare in tilt un paese (ovviamente non parliamo delle zone coperte da metri di neve).
Come sempre c’è chi ha sfruttato la situazione per richiedere la legge sugli stadi, puntuale come la Gazzetta di Parma e una sua giornalista che han dedicato l’ennesima pagina sui disagi creati dal Tardini in occasione del recupero con la Juve, a loro dire, secondo noi da chi decide su blocchi del traffico, orari, divieti ecc ecc.
Ognuno si fa i propri interessi e tira l’acqua al suo mulino, noi sicuramente non per motivi economici. Così da più società e presidenti si è sentita la richiesta della “Legge sugli Stadi”, una legge ad hoc che permetterebbe di costruire nuovi impianti, privati, in pratica con soldi pubblici. Insomma, una porcata all’italiana dove dietro ci sono interessi che vanno ben al di la del calcio. Ed è ancora più vergognosa questa cosa se si pensa al momento di crisi che sta passando l’Italia e l’Europa, speriamo che l’attuale Governo tecnico faccia come le Olimpiadi 2020, dove ha rifiutato la candidatura di Roma proprio per questioni economiche. Noi lo diciamo da sempre, gli stadi devono rimanere pubblici e aperti a tutti, senza discriminazioni di Tessere o cavolate varie. Molti impianti italiani sono stati costruiti o ristrutturati per i mondiali del 1990, dunque non c’è bisogno di rifarli, basta una sana manutenzione, spesso mai fatta.
La settimana scorsa c’è stata anche la sentenza della Cassazione per Luigi Spaccarotella, l’agente della Polizia che uccise Gabriele Sandri, giudicato colpevole di omicidio volontario e condannato a 9 anni e 4 mesi di carcere. Per una volta possiamo dire che, soprattutto se si considera la prima condanna per omicidio colposo (come se avesse preso la mira per errore), giustizia è stata fatta, e grazie anche alla pressione della famiglia si è rotto un muro di omertà e bugie. Speriamo questo possa accadere anche per altri casi, troppi casi.
Ed è stata fatta giustizia anche su un caso che coinvolse un membro del nostro gruppo, arrestato prima di Lazio-Parma in quanto trovato in auto con un tifoso laziale e diversi oggetti atti ad offendere nel baule dell’auto. Lunedì è arrivata la piena assoluzione per “non avere commesso il fatto”, cosa che avevamo sostenuto dall’inizio visto che eravamo nei pressi dell’Olimpico per consegnare uno striscione di commemorazione per Gabriele Sandri e il Bagna. Purtroppo allora la notizia fece abbastanza scalpore, la Gazzetta di Parma gli dedicò molto spazio, addirittura condendo il fatto di cronaca con fantasiose ipotesi (unione fra tifoserie per scontrarsi con le Forze dell’Ordine): non ci resta che aspettare che la notizia dell’assoluzione abbia lo stesso spazio. Anche se siamo un po’ scettici… Adesso però, visto che non ha commesso fatto, al nostro compagno di curva ci aspettiamo venga tolto anche l’anno di Daspo: o la diffida si può prendere e scontare anche se innocenti?
Parlando di calcio giocato, invece, il Parma dopo il bello e combattuto pareggio contro la Juve è stato sconfitto domenica a Roma, contro i giallorossi, per uno a zero con gol di Borini, giovane talento venduto proprio da noi alla società capitolina. Purtroppo abbiam visto il solito Parma da trasferta, che non scende quasi in campo, con poche idee, poca decisione. Perdere a Roma ci sta, ma questo atteggiamento, l’abbiam detto più volte, è ormai insopportabile. Speriamo che il vero obiettivo della società per la prossima stagione, ma anche per questo girone di ritorno, sia risolvere questo problema che ci accompagna da anni. Come speriamo che per il futuro si punti molto sui giovani, come Borini, lasciando giocatori finiti e eterne scommesse ad altre squadre.
All’Olimpico la squadra è stata seguita da un centinaio di tifosi, fra tesserati e gente non residente in Emilia-Romagna. Anche se inutile, abbiam chiesto al Parma di fare richiesta anche per i non tesserati, ma la risposta è stata che la Roma “non ha predisposto un settore ad hoc”. La Lazio si, la Roma, che ha fatto molto per “aggirare” la Tessera, no. Misteri…
Noi continuiamo a portare avanti la nostra proposta, qualche altra tifoseria si sta informando, qualche dirigente delle Forze dell’Ordine ci ha chiesto informazioni in quanto da Roma, no, non erano interessati alla beneficenza, erano preoccupati che le firme fossero “legali” e non simboliche. Per ora continua dunque il muro contro muro su questo fronte, si prendono decisioni senza sentire i tifosi, che continuano ad allontanarsi, a disgregarsi, a preferire la televisione allo stadio. Speriamo che il Parma Calcio ed altre società, invece, siano interessate nei fatti e portino la proposta a chi di dovere, perché noi possiamo proporre e continuare le iniziative ma devono essere società ed istituzioni a finalizzarle.

 

BOYS PARMA 1977