Bologna - PARMA (22-01-12): Resoconto più foto del Gruppo PDF Stampa E-mail
Lunedì 30 Gennaio 2012 13:35

Il derby si sa, ha un appeal particolare, quel sapore di vecchie dispute irrisolte e quel senso di “dovere” verso la propria squadra e la propria città.  

Insomma, un' occasione cui la coscienza non consentiva di mancare e che obbligava a salire in macchina alla volta di Bologna. In una cinquantina ci siamo spostati verso il capoluogo, biglietti alla mano, con un unico obbiettivo: entrare al Dall'Ara. Nessuno di noi aveva in mente di creare disordini e di mettere a ferro e fuoco la città; ciò che ci animava, anche se agli esterni risulterà molto difficile da credere, era la mera voglia di vedere giocare il nostro Parma, e di essergli a fianco anche in questa occasione di derby. Ma una volta arrivati a destinazione, l'amara, quanto prevista, sorpresa: ingresso vietato a forza, e nel mentre si cercava di capirne il perché, ci si è trovati in men che non si dica circondati e “sequestrati” dalla Polizia. L'unica maniera per uscire da questa situazione era consegnare i tagliandi in nostro possesso, esponendoci all'identificazione e a riprese personalizzate, il tutto condito dalle solite minacce. Tutto questo, parrebbe, per diretta conseguenza del nostro ingresso a San Siro, perché dovevamo essere fermati. C’è il biglietto nominale, i controlli on-line dicono, la Tessera del Tifoso, l’Osservatorio e fior di controlli e nessuno si è accorto che i biglietti potevano essere venduti liberamente? O forse qualcuno ha voluto che arrivassimo a Bologna comunque, per poi poter dare una lezione a chi comunque ci prova ancora? Se fosse così sarebbe abbastanza grave, visto che le conseguenze, gli effetti di tutte queste inutili e deliranti norme, le vanno a pagare sempre e comunque le ultime ruote del carro, a volte i tifosi, a volte i rivenditori. Avevamo messo tutto in preventivo, comunque, e sapevamo a cosa potevamo andare incontro, la cosa che forse ci ha più infastidito, dopo i dubbi che abbiamo espresso sopra, sono gli articoli usciti sulla stampa, dove si parla di “intemperanze verbali” (siamo a scuola? Dateci una nota sul diario…) e di tensione. Tensione voluta e generata non dagli Ultras però! Perché si tende ad accettare tutto come perfetto così come viene? E non è solo per la Tessera che si fa controinformazione, non ci muoviamo solo per i nostri personali interessi, solo per il terrore di non poter andare più allo stadio per le nostre terribili colpe. Da una vita ci battiamo contro chi per esempio confeziona stadi-ecomostri, o contro chi ha trasformato per tutti il calcio in uno sterile business! Sembra tuttavia più facile etichettare il nostro comportamento come scorretto a prescindere, e da una società basata sul pregiudizio, non ci si può aspettare di meglio. Ma noi continueremo sempre e comunque a muoverci, a informare, a comunicare il nostro pensiero, perché in fondo in fondo ci speriamo che presto o tardi tutti si accorgano che quello che ci è successo è frutto di follia e negligenza! Noi andiamo avanti per la nostra strada!

TRASFERTE LIBERE PER TUTTI!

BOYS PARMA 1977