La Tessera di chi? PDF Stampa E-mail
Giovedì 05 Gennaio 2012 14:28

Finita la pausa natalizia, contornata da tante abbuffate e poco spazio per parlar di calcio, ci si rituffa a capofitto sulla seconda parte della stagione, tra ansie, speranze e passioni di ogni singolo tifoso.

 

Il 2012 calcistico della nostra Serie A, debutterà questo week-end, facendo da antipasto al derby della Madonnina che avrà luogo fra due giornate.

Inutile dire le tante e tante richieste di biglietti per questa partita che potrà ospitare “soltanto” 80000 spettatori, sicuramente un’eccezione alla miriade di altre partite che di sold-out hanno ben poco, visto la crescente moda di starsene a casa piuttosto che andare allo stadio.

Ma quali sono i veri motivi di questa “crisi da stadio”?

Chiunque, in prima battuta, penserebbe bene che si tratti di un effetto domino alla crisi finanziaria generale che influisce anche sulle tasche dei tifosi, altri invece opterebbero per la poca spettacolarità del nostro calcio accontentandosi di guardare le partite in tv, altri ancora per gli stadi fatiscenti e la mancanza di infrastrutture.

Bene, ognuna di queste cause (o tutte insieme) possono essere la vera ragione dei seggiolini vuoti, ma ce n’è un’altra che potrebbe influire più pesantemente….la tessera del tifoso!

Nata nell’estate del 2009 dopo una direttiva dell’allora Ministro dell’Interno Maroni, questa tessera aveva la funzione di fidelizzare i tifosi di ogni squadra con lo scopo di dare vantaggi al tifoso e allo stesso tempo di rendere più semplice il riconoscimento di eventuali “cattivi”.

Quello che non convince però, è più di una cosa…

Non si spiega perchè questa tessera nasca già come carta di credito, rilasciata per la maggior parte da banche o dal circuito Lottomatica, svolgendo già un ruolo diverso da quello per cui era nata.

Non si capisce per quale motivo si vietino trasferte a tifoserie, nonostante l’ingresso di questa Tessera, nata proprio a garantire l’identificazione di ogni singolo tifoso per questioni di ordine pubblico.

Non si capisce per quale motivo un tifoso, che non è abbonato alla propria squadra del cuore, per ottenere la Tessera del tifoso debba pagare 10 euro solo perchè ha voglia di andare allo stadio una volta all’anno.

E’ assolutamente incredibile vedere negli stadi italiani un gruppetto di 50 tifosi ospiti con la tessera nel proprio settore e centinaia, se non migliaia di tifosi ospiti senza tessera, mischiati a tifosi avversari con un pericolo centuplicato di possibili disordini e problemi di ordine pubblico.

E’ davvero triste pensare che se una domenica capiti in una città dove magari c’è una partita e ti viene in mente di andare allo stadio con tuo figlio, non puoi farlo perchè non hai la tessera del tifoso!

Cosi come è triste vedere ancora i bagarini davanti allo stadio, vendere e comprare biglietti, continuando il loro business imperterriti e indisturbati, fregandosene dei biglietti nominali e delle tessere del tifoso.

E allora chi ci rimette in tutto ciò?

La domanda è cosi semplice che la risposta è altrettanto scontata…il tifoso!

Urge capire davvero l’utilità di questa tessera che se utilizzata in maniera migliore e più intelligente avrebbe davvero una funzione positiva all’interno del mondo calcio.

Oggi invece crea soltanto confusione e scetticismo alla maggior parte degli addetti ai lavori, penalizzando il protagonista principale (il tifoso), demoralizzandolo ancor di più perchè stufo di tutta questa burocrazia per andare a vedere una partita di calcio.

Lo scandalo di Calciopoli, il calcioscommesse, il poco appeal del nostro campionato, rendono tutto ancora più difficile, aumentando di fatto abbonamenti a Mediaset o Sky, molto più comodi e facili da “raggiungere” rispetto ad un posto a sedere allo stadio.

Fonte: Soccer Magazine